Intervista a Barbara Bet, l'imprenditrice che attacca il no show

Fattitaliani



di Laura Gorini

Il no show è una cosa che fa male a tutti, proprietari, chef, personale di sala e anche alla clientela stessa

Barbara Bet, imprenditrice nel campo della ristorazione, nonché restaurant management consulting  e proprietaria di vari ristoranti in Italia (e non solo!) ci parla della tristissima tendenza del no show.  Ma di che cosa si tratta? E lei come pensa di contrastarlo?

Barbara, ultimamente è sempre più imperante la Moda, del No Show. In pratica persone che prenotano ai ristoranti, non si presentano e non avvertono nemmeno della loro mancanza presenza. Ma tu come stai vivendo da ristoratrice questa situazione? I tuoi pensieri in merito?

Allora, io dico da dimenticanza gestibile a fenomeno di massa che rovina servizi e rapporti con clientela è un attimo perché lo show è diventato una triste, tristissima tendenza, che sta veramente dilagando. Basterebbe dire “Buonasera devo disdire la prenotazione a mio nome, non posso più venire!”, quindi una semplice frase di cortesia per rassicurare un ristoratore difronte a un imprevisto che coinvolge anche diversi altri fattori,e ci sta che uno possa anche avere un problema e non presentarsi al ristorante. Ma in no show, ovvero prenotare un tavolo e non presentarsi, è proprio da persone che non hanno nessun tipo di educazione, ed è molto frequente perché ormai sembra diventato, come hai giustamente detto tu, una moda.

Che cosa provi quanto ti capita?

È veramente molto ma molto fastidioso perché è fonte di nervosismo e preoccupazione e poi la mattina devi richiamare tutti i clienti, farti mandare la mail, etc... Insomma è un triplo lavoro che c'è da fare, assumere persone per fare questo lavoro, ed è una cosa che fa male a tutti, proprietari, chef, personale di sala e anche alla clientela stessa.

Perché farebbe male anche ai clienti?

Perché a causa di tante prenotazioni che non vengono onorate certa gente non riesce a trovare un tavolo per mangiare, perché noi- a onor del vero-  mandiamo via un sacco di persone per via delle prenotazioni. Eppure sarebbe una regola di cortesia, insomma, in caso di mancata possibilità di presentarsi a cena o a pranzo si disdice la prenotazione, con una telefonata, una mail, un semplice WhatsApp. Ormai ci sono milioni di estensioni del customer per fare questo no? E allora, usiamole!E invece no! Si decide di non presentarsi o addirittura fare prenotazioni finte! Perché esistono anche quelle, gente invidiosa che ti fa del male. E a poco servono tutte le regole e i sistemi di autotutela che io adotto, per fare fronte a questa maleducazione  di tanta clientela...

Ma, in base alla tua esperienza, sono maggiormente gli italiani o gli stranieri a comportarsi male?

Diciamo che  lo show è soprattutto tra gli italiani, i no show tra gli stranieri sono molto più bassi rispetto a quelli italiani, perché sapendo di muoversi in un territorio non proprio ci vanno per davvero a mangiare fuori. Inoltre- e lo dico senza tanti problemi-certamente io non penso che il Covid-19 abbia influito in tale maleducazione, io penso proprio che la gente non stia bene a questo punto!

E ora tu che cosa pensi di fare per cercare di tutelarti?

Io ho osservato con attenzione due mesi questo fenomeno, dopodiché io ha  deciso di prendere provvedimenti, ho litigato anche con The Fork, perché non mi tutela assolutamente su questo fenomeno, non fa niente, insomma, sei il cliente non si presente è no show e stop, ma non è proprio così!

Io vorrei disincentivare questa cosa ma non sono come fare a questo punto introdurrò la prenotazione con carta di credito, e lo combatterò imponendo nella prenotazione una caparra che il cliente perderà nel caso che non si presenti.

Ma qui ci può generare una forma di sconforto nei confronti della brava clientela...

Hai ragione ed è proprio per questo motivo che sia io che sia il mio staff cercheremo di fare una bella distinzione fra chi è un cliente storico e chi -invece- non lo è.

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