Il regista Marco Cerilli parla del 1° film "La casa del sabba". L'intervista di Fattitaliani

Fattitaliani



Con il suo primo film, 
l’horror La casa del sabba (trailer), il regista romano Marco Cerilli ha appena varcato i confini italiani. Prodotto dalla LuPa Film di Luigi Pastore, infatti, a partire dal 27 dicembre 2022 il film è disponibile in formato blu-ray in Canada, negli Stati Uniti e nel Regno Unito, distribuito da BayView Entertainment e VIPCO con il titolo The salamander house. Fattitaliani lo ha intervistato.

Esordire alla regia con un horror: perché questa scelta?
Ho sempre amato il mondo del cinema horror, guardo questo genere di film dall'età di 8 anni, ed essendo un appassionato di cinema, ho sempre sognato di poterne girare uno.
La casa esiste davvero? o l'ha immaginata da sempre?
La casa esiste davvero, è sita a Taranto ed è di proprietà del produttore Luigi Pastore, il quale aveva già il soggetto. Mostrandomi le foto di essa, ho iniziato a scrivere un trattamento basandomi su quelle prima di iniziare con lo stesso Luigi la stesura della sceneggiatura.
Quali pensieri, emozioni e preoccupazioni hanno accompagnato il primo giorno delle riprese?
Emozioni sicuramente contrastanti visto che in passato, in 7 anni avevo girato oltre 60 cortometraggi, ma tutti in stile amatoriale per mancanza di mezzi. Trovandomi di nuovo alla regia dopo quasi 15 anni, con il ruolo anche di attore, insieme a dei veri professionisti l'emozione è stata bella forte e soprattutto il primo giorno c'è stata la paura di non potercela fare anche perché eravamo piuttosto stretti con i tempi, avevamo solo nove giorni a disposizione. Paura che alla fine si è rivelata vana perché tutto è andato come doveva andare sin dal primo giorno, anzi, si sono susseguiti anche una serie di eventi, quasi sovrannaturali, che hanno aiutato.

Quanto di inizialmente concepito e organizzato a livello di regia è 
cambiato durante la lavorazione? quanto ha influito il Covid?
Fondamentalmente da quanto concepito non è cambiato molto, anche perché con Luigi Pastore avevamo le idee e il progetto era fresco in quanto lo abbiamo scritto in due settimane, dopodiché abbiamo avuto una settimana per curare nel dettaglio l'organizzazione tecnica, e subito siamo partiti con i nove giorni di riprese. Quindi tra la sceneggiatura e il primo ciak erano passati solo pochi giorni. In fase di lavorazione poi sì, ci sono state delle modifiche seppur minime, come il taglio di un paio di sequenze (comunque girate) che ai fini rallentavano la trama e di cui si poteva benissimo fare a meno.
Per quel che concerne il discorso Covid, quello è stato il tassello più delicato che se vogliamo ha un po' rallentato il tutto, in quanto per lavorare in sicurezza dovevamo attenerci ai vari protocolli, visto che quando abbiamo iniziato le riprese eravamo praticamente appena usciti dal lockdown.
"La casa del sabba " potrebbe già avere una cifra in cui pubblico e addetti ai lavori potranno riconoscere la sua personale impronta?
Beh, in quanto a cifre possiamo solo incrociare le dita e sperare, io la mia impronta personale ce l'ho messa, e mi auguro che pubblico e addetti ai lavori possano apprezzare. E' ancora un po' presto per farsi riconoscere.
Come si è mosso nella scelta del cast?
Per la scelta del cast, mi sono mosso insieme alla produzione. In tre giorni abbiamo arruolato il cast sia tecnico che artistico, e tutti hanno subito accettato con entusiasmo. E' stata proprio questa la carta vincente per riuscire a girare un film in nove giorni: l'affiatamento che si è creato con il gruppo, lo spirito di squadra, uniti alla professionalità e all'impegno soprattutto dei protagonisti Marco Aceti e Corinna Coroneo.
Se dovesse pensare al suo percorso e fissarne un momento particolare come in una dettagliata inquadratura, quale momento della sua carriera sceglierebbe?
Sicuramente il momento particolarmente determinante è stato quello in cui ho iniziato a mettere in pratica quello che scrivevo, girando i miei primi cortometraggi, che ahimè si rivelarono dei piccoli pastrocchi nonostante avessero un buon soggetto; purtroppo quando si vuole girare qualcosa di grosso e impegnativo, ma a disposizione come mezzo si ha solo una videocamera, l'impresa è un po' ardua. Ad oggi però non li ripudio perché comunque fanno parte della mia "storia", ed è grazie agli errori fatti in quei lavori e alle persone che mi sono state dietro allora, se col tempo mi sono perfezionato. Giovanni Zambito.


IL FILM
Robert Santana, famoso scrittore italoamericano di romanzi dell’orrore, giunge in Puglia per trascorrere alcuni giorni in una vecchia casa abbandonata vicino al mare. Una fama sinistra aleggia su quei luoghi, a causa dei fatti inquietanti accaduti anni prima e di uno strano video che circola in rete. L’agente immobiliare cerca di convincere Robert ad acquistarla, ma lo scrittore vuole trascorrerci dentro solo qualche giorno per trovare la giusta ispirazione. La memoria della casa inizia a manifestarsi con allucinazioni, che lo scrittore annota come spunti per il suo romanzo. Conosce poi alcuni abitanti della zona che gli raccontano la storia di una setta giunta sul posto negli anni Settanta per edificare un tempio dedicato al culto satanico. Lo scrittore, quindi, scoprirà presto che la setta continua ad esistere.

Girato nella drammatica era del Covid-19, La casa del sabba è una rivisitazione del filone sulle case maledette e sulla possessione diabolica, in cui però la figura del demone assume un aspetto volutamente alternato tra il grottesco e l’inquietante.

Sono interpreti del film Marco Aceti (Lettera H), Corinna Coroneo (Reverse), Marco Cerilli, Franco Nacca, Chiara Pavoni (Violent shit: The movie), Nicole Stella, Fiorella Franco e Matteo Pastore.

Le musiche sono firmate dal bluesman e attore Clive Riche, che ha inoltre prestato la sua voce al personaggio del professor Vassago, vicino di casa dello scrittore.

La colonna sonora originale è stata composta da Javè, nome d’arte di Simone Pastore, ex componente del duo Da Blitz.

Luigi Pastore, in veste di produttore per la LuPa Film, oltre ad aver curato la supervisione artistica del progetto è direttore della fotografia, montatore, autore del soggetto e, insieme a Marco Cerilli, co-sceneggiatore del film.

Gli effetti speciali sono stati realizzati dalla Scuola Fantastic Forge di Sergio Stivaletti, prediligendo la tecnica artigianale utilizzata nei classici dell’horror.

L’uscita del blu-ray The salamander house è anticipata dai preordini sulla multinazionale statunitense Walmart, la più grande catena al mondo nel canale della distribuzione organizzata: https://www.walmart.com/ip/The-Salamander-House-Blu-ray/1539012114?

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/lacasadelsabba/


SCHEDA TECNICA:

Durata: 93’

Master: Prores422HQ_1920x1080p25_Mix51_V2.mov DCP Cinema

Audio: 5.1 e  Mix Stereo, disponibile anche traccia internazionale

Sottotitoli: Inglese

Extra: Backstage; Trailer

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top