Una novità, il concerto a colazione

Fattitaliani

 


Battesimo sotto l’acqua nel finire per il primo appuntamento dei concerti a colazione in Piazza Carmine con la fiaba musicale “Pierino e il lupo” del compositore russo Sergej Prokofiev.

 

Siamo a Taranto, domenica ore 9 e 15, in piazza a fare colazione offerta da Cafè Costantino, Ninfole, Centrale del Latte Puglia e Associazione Panificatori Taranto, mentre si ascolta la favola musicale.

 

“Abbiamo assistito a concerti prima e dopo cena, al tramonto, all’alba, ora li sperimentiamo a colazione con un valore aggiunto, quello per cui si può dormire di più!...ci resteranno quelli a pranzo” ha riferito scherzosamente Fabiano Marti, assessore alla Cultura di Taranto.

 

Sono lusingato di ospitare la promozione di una iniziativa – ha detto Antonio Costantino, titolare del Cafè omonimo – della quale io stesso, insieme con il mio staff, mi sento pienamente partecipe, in qualità di sostenitore del “Concerto a colazione” in piazza Carmine, elegante veduta sul quale si affaccia il mio locale, e di spettatore di un evento straordinario”.

 

Alessio Giannone, in arte Pinuccio, famoso per i suoi servizi su “Striscia la notizia” (Canale 5) e per le sue dissacranti “telefonate” ai politici diventate virali suoi social network, è stata la voce narrante che ha portato a termine senza musica sotto la pioggia improvvisa, la favola musicale eseguita dall’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Piero Romano; tutti in abiti casual, pratici e disinvolti.

 

“I concerti a colazione intendono far riscoprire la vita di quartiere, il senso di comunità e la socialità fra vicini di casa, in una parola sono concerti fra la gente” ha riferito il Maestro.

 

Il concerto ha permesso a Pinuccio di poter mettere in mostra tutta la sua creatività, tutta la sua istrionicità perché in queste situazioni esce veramente il personaggio, l’improvvisazione, l’irriverenza diventando veramente ironico, esilarante e simpatico.

 

Messo a dura prova ancora di più sul finire, quando i musicisti hanno dovuto lasciare la scena per mettere al coperto gli strumenti, portando a termine la favola coinvolgendo il Maestro Piero Romano, che si è dovuto improvvisare in una nuova veste di accompagnatore ed esibire ai timpani, unico strumento rimasto in piazza, per simulare gli spari dei cacciatori.

 

“L’orchestra è stata meravigliosa - è sempre il Maestro che parla - perché è rimasta fino al limite possibile per evitare che gli strumenti si rovinassero, per questo abbiamo fatto più della metà dell’opera. La città che ha risposto benissimo, anche sotto la pioggia è rimasta ad ascoltare divertendosi. Penso che l’Orchestra Magna Grecia ha una specificità importante, un grande cuore, siamo una grande squadra fatta da tantissime persone motivate che si sentono parte di un progetto”, ricordiamo a tal proposito che questa orchestra festeggia trent’anni di concerti eseguiti in Europa e oltre.

 

“Peccato per la pioggia però insomma alla fine siamo riusciti a concludere, portare la musica classica per strada sembra un’operazione strana ma in realtà sono le operazioni culturali queste, perché la musica classica è la musica per approcciare i bambini, ma non solo, anche i più grandi con una favola come Pierino e il lupo che è semplice, è un bel messaggio - ha osservato Pinuccio- io ho la passione di fare satira politica quindi di seguire la politica che è una sfortuna e quindi ho sempre immaginato e immagino quando sento della musica che personaggio può rappresentare, politico o no, e quindi ho voluto inserire nel contesto della fiaba alcuni personaggi politici.

Inoltre, Pinuccio nella sua rilettura ironica del racconto, ha voluto contestualizzare il tutto in una discarica in cui il bambino Pierino gioca non riconoscendo i pericoli che possono essere quelli del lupo, ma anche quelli ambientali.

da sinistra Fabiano Marti, Antonio Costantino, Piero Romano

 

Secondo Pinuccio, un bambino in una discarica gioca innocentemente, perché si trova in un campo aperto, sono gli adulti in questo caso, il nonno che dovevano vigilare, i genitori non ci sono nella favola.

 

Però il bambino nel suo essere spensierato risolve comunque il problema della favola ovvero riesce a catturare il lupo quindi forse il messaggio è la speranza da riporre nei bambini: che facciano loro quello che gli adulti non riescono a fare.

Vito Piepoli

 

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