Francesco Di Giovanni presenta in anteprima il suo progetto sul mandolino con l’Orchestra Costantino Bertucci

Fattitaliani

 


Il mandolino può essere uno strumento straordinariamente contemporaneo nella sua classicità.

Ne è assolutamento convinto Francesco Di Giovanni che da anni sta lavorando ad un vasto progetto per orchestra di mandolini e chitarra complice il rapporto musicale ormai collaudato con l’Orchestra di strumenti a plettro Costantino Bertucci. Un progetto che a breve confluirà in un cd e che verrà presentato in anteprima venerdì 25 novembre alle ore 17:45, presso la Sala Concerti (Via Paolo di Dono 31/33 (RM) - ingresso libero). Con loro tre splendide soliste Olena Kurkina e Sonia Maurer mandolini e Gabriella De Nardo a clavicembalo e pianoforte. Oltre, ovviamente, allo stesso Francesco Di Giovanni alla chitarra. L’Orchestra è diretta con passione e dedizione dal Maestro Alvaro Lopes Ferreira

Questo primo assaggio prevede in programma la Fantasia per orchestra di plettri nei movimenti Allegro, Andantino, Rondò, Allegro; a seguire Tema con Variazioni per mandolino solista e orchestra di plettri, Preludio e Fuga per due mandolini solisti e orchestra di plettri e, infine, il Concerto per clavicembalo e orchestra di plettri nei movimenti Moderato, Adagio non troppo, Moderato, Allegro.

Sul palco ci saranno ai secondi mandolini Raimondo Accardo, Giuliano Latini e Rosaria Vecchione; alla mandola Sergio Napolitano, alle chitarre Francesco di Giovanni e Angelo Schietroma; Eva Csuthi al violoncello, Maria Olga Greco all’arpa celtica e Stefano Guerra alla chitarra contrabbasso.

La collaborazione tra Francesco Di Giovanni e l’Orchestra Mandolinistica intitolata al mandolinista e compositore Costantino Bertucci è iniziata nel 2012 con l’entrata del compositore e chitarrista romano nella fila delle chitarre. Frankie, nome d’arte di Francesco Di Giovanni, si è subito appassionato al linguaggio e alle sonorità del mandolino.

Da questo incontro è nata l’idea di scrivere brani originali per questo tipo di ensemble che ben corrisponde alla scrittura di Di Giovanni, sempre in perfetto equilibrio tra elementi di derivazione sia classica che jazzistica, che nascono e si confermano in ogni istante, intimamente e indissolubilmente fusi.

L’orchestra mandolinistica, nella sua struttura, ricalca infatti perfettamente quella d’Archi. Il mandolino infatti è, sia come intonazione che come estensione, di fatto la versione a plettro del violino. Le note lunghe che il violino produce con l’arco, nel mandolino sono prodotte con il tremolo, una velocissima pennata che consente alla nota di prolungarsi a piacere, ben oltre il limite del suo attacco, che è squillante ma tende a cadere velocemente. Esattamente come nell’Orchestra d’Archi, si hanno dunque file di strumenti e strumentisti all’unisono, diversificati in ordine di ruoli ed estensioni. Si avranno dunque Primi Mandolini, Secondi Mandolini, Mandole, volendo anche Mandoloncelli, ed altri strumenti aggiuntivi, sia per accompagnare, che per caratterizzare la timbrica complessiva.

Le chitarre, anch’esse all’unisono, sono tradizionalmente presenti, in quanto creano un supporto armonico su frequenze più basse e, per la qualità del suono discreto e morbido, legano particolarmente bene con i vivaci strumenti a plettro, spesso, come i violini, svettanti verso l’acuto. Altro strumento d’obbligo è un basso a corde, che può essere indifferentemente un contrabbasso, suonato prevalentemente pizzicato, oppure una chitarra contrabbasso. Il suono dell’Orchestra Bertucci non a caso è arricchito della presenza di un’Arpa Celtica, arpa leggera, con intonazione limitata ma modificabile e di un Violoncello. In organico, infine, il Clavicembalo, che appare particolarmente indicato al contesto di cordofoni, assieme al più consueto pianoforte.
Fondata dal mandolinista romano Aldo Arbusti, nel tempo l’orchestra si è arricchita di due figure femminili d’eccellenza: la mandolinista ucraina Olena Kurkina, nota a livello internazionale per la sua abilità virtuosistica e la pianista e clavicembalista romana Gabriella De Nardo.

Le opere di Francesco Di Giovanni per mandolino

La prima opera, del 2013, è la Fantasia per Orchestra di Plettri in quattro movimenti: Allegro, Andantino, Rondò, Allegro Vivace. Nel secondo e quarto tempo di quest’opera il primo mandolino di Olena Kukina si cimenta anche in soli prettamente jazzistici mostrando le doti di questo strumento alle prese con un linguaggio per lui nuovo ed insolito.

Del 2018 il Tema con Variazioni è un Concerto per Mandolino solo ed Orchestra, costruito appunto nella forma del Tema con Variazioni in omaggio al virtuosismo proprio della Kurkina.

Del 2016, il Preludio e Fuga vede due mandolini concertanti, rispettivamente quello di Olena Kurkina e quello di Sonia Maurer, dialogare amabilmente alternandosi e unendosi all’Orchestra. Anche qui sono presenti soli di carattere jazzistico per entrambe le soliste.

Infine, il 2019 è l’anno di composizione del Concerto per Clavicembalo e Orchestra di Plettri, un’opera in quattro movimenti: Moderato, Adagio non troppo, Moderato, Allegro.

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