di Andrea Giostra - «Nella mia esperienza scrivere è liberatorio, è lasciar andare un fiume in piena che dal mio inconscio sale e trabocca, m’inonda e mi trasporta fuori… È sentimenti, ricordi, esperienze, condivisioni, vita mia e altrui, osservazioni, riflessioni, corpo, mente, anima, cosmo, stelle, luci, ombre… è tutto e niente assieme!» (Emanuela Maria Marrone)
Ciao Emanuela Maria, benvenuta e grazie
per aver accettato il nostro invito. Come ti vuoi presentare ai nostri lettori
che volessero sapere di te quale scrittrice, docente, sceneggiatrice e regista?
Ciao,
grazie per avermi invitata a rispondere alla tua intervista. Ci sono sempre
molte cose che uno vorrebbe dire e poi si deve scegliere… Voglio innanzitutto
fare una dedica. Voglio dedicare questo libro a mio padre, che ha sempre
apprezzato i mie scritti e con il quale attendevamo impazienti la sua uscita e
che purtroppo è venuto improvvisamente a mancare un mese fa.
Posso
parlarvi un pochino di me come mi richiedi e certamente dei miei scritti per
far conoscere meglio sia la persona che sta dietro alle parole che si leggono,
che per renderle più concrete, per dargli una forma con più strati, e per dare
un affaccio su quelle finestre di mondi… “Da grande” vorrei fare la scrittrice
e la sceneggiatrice affinché sia i miei libri che i miei film siano rispettivamente
letti e visti, per poter raccontare, condividere vissuti, emozioni e poter
essere magari di stimolo per riflessioni, azioni… vita! Perché siamo qui, ora e
domani chissà… La mia passione per lo scrivere risale alle elementari, pensa!
Sai quando ti facevano la solita domanda “tu cosa vuoi fare da grande?” beh, io
non volevo certamente fare l’astronauta o neppure la vigilessa (la mia compagna
di banco era fissata con questa idea per il suo futuro…), io volevo raccontare
storie alle persone. Non sapevo neppure bene ancora cosa o in che modo, ma
attendevo con impazienza le giornate dei temi
in classe per far fluire liberamente le parole, che diventavano frasi,
pensieri e racconti riempiendo senza aver mai conosciuto la “paura del foglio
bianco”, le pagine di quei temi che spesso venivano poi letti in classe.
Ho
studiato poi psicologia, pedagogia, lingue e comunicazione all’università,
fatto molti anni di teatro e studiato in varie scuole recitazione prima di
condurre io corsi. Nello stesso tempo mi sono dedicata anche alla sceneggiatura
seguendo un’ottima scuola con i grandi maestri del cinema italiano Ugo Pirro e
Massimo Felisatti prendendo il diploma di sceneggiatrice e imparando molto da
questi due “pilastri” che mi hanno anche tanto incoraggiata a proseguire… Ho
preso il diploma professionale di segretaria di edizione cinematografica che mi
ha condotto a fare un film con Paolo Benvenuti e diverse altre esperienze che
ora non sto a elencare. Comunque ho scritto molti romanzi, soggetti
cine-teatrali, serie tv molti dei quali sono rimasti ancora chiusi in cassetti
in attesa di rivedere la luce del sole. Infine, quando i miei genitori
(professoressa e preside), premevano affinché seguissi le loro orme nella
scuola, ritenuta un “buon posto” specialmente perché statale, ho fatto (seppure
affatto convinta), un concorso e vinto. Mi sono così ritrovata stupefatta nel
mondo delle supplenze, delle supplenze e della precarietà scolastica… Quando faccio
le mie lezioni di materie umanistiche nel liceo di scienze umane e parlo quindi
di psicologia, pedagogia, dell’educazione nell’antica Grecia o Roma, oppure dei
filosofi che hanno attraversato i nostri secoli cavalcando l’onda del tempo,
cerco di trasmettere la mia passione e di stimolare gli adolescenti alla
conoscenza attiva e positiva…
Ci
sono oggigiorno fin troppi esempi negativi che fanno vedere quanto sia “facile”
andare avanti come ignoranti ma “furbi” in una società che sta uniformando a
imprudenti modelli di “superficialità confusa e aggressiva”. Nell’ambiente
scolastico tra i professori, quella degli educatori è chiamata mission che
alcuni ironicamente o meno, definiscono impossible.
Ti assicuro comunque che non è la passeggiata che dall’esterno si crede! È veramente
un “campo di battaglia” dove la trincea è segnata da cattedra e banchi e i
colpi di artiglieria sono da un lato il lancio di nozioni e dall’altro di
sbadigli… Fortunatamente le mie materie sono tra le più pratiche per la mente e
specialmente alcuni argomenti di psicologia suscitano parecchio interesse nelle
menti di persone in formazione che stanno sperimentando le loro prime
esperienze e seppur per capire le relazioni con i loro simili, si avvicinano
allo studio della psiche e dei comportamenti umani e relazionali… Durante i
miei anni di insegnamento, non ho mai comunque abbandonato la mia necessità e
propensione allo scrivere e ho iniziato a convogliare i miei testi in varie
rappresentazioni teatrali (come ad esempio La
Precaria e La Precaria 2 la vendetta),
che ho portato in scena, diretto e recitato assieme ad altri attori, durante 10
anni, prevalentemente a Teatro Trastevere di Roma ed anche altri teatri della
provincia romana, specialmente a Bracciano dove da ormai 20 anni risiedo.
Per
quanto riguarda poi un altro aspetto che ha fortemente contribuito alla mia
formazione e che ritengo parte importante della mia visione del quotidiano,
devo ringraziare la filosofia orientale, in particolare lo Zen. A 18 anni ho
conosciuto un maestro orientale che mi ha trasmesso una conoscenza molto diversa
della realtà rispetto a quella occidentale e cattolica della quale ero stata
permeata ed educata. Questo approccio, assieme a delle pratiche, è stato per
me, non solo molto interessante, ma mi ha permesso di aprire la mia visione a
livelli dei quali ignoravo l’esistenza.
La scrittura è
sempre stata un forte impulso che nasceva e nasce da dentro in me… fin da
bambina quando ancora non avevo dei veri “modelli” o autori da stimare e apprezzare,
vedevo e vivevo la realtà, sentivo emozioni, scrivevo… Mi ha sempre dato un
senso di serenità lo scrivere, un appagamento profondo, un senso di completezza
che cerca il suo compimento…
Noi tutti siamo
esseri sociali, il “branco” può ricevere stimoli positivi o negativi.
I libri sono
stati fin dai tempi dei tempi, i mezzi attraverso i quali le generazioni si
trasmettevano il sapere (quando non in forma orale), si davano modelli da
seguire, si narravano le gesta eroiche, si scrivevano favole, opere teatrali… Tanta
vita in varie forme che veniva in qualche modo spartita, consegnata e
tramandata, perché in fondo è questo, no? Per cui come per la televisione credo
ci vorrebbe maggiore attenzione a quel che viene trasmesso…
Ad ogni modo io ho molto apprezzato e tanto per citarne solo i primi che in questo momento mi vengono in mente, Stefano Benni, geniale, ironico, intelligente… del quale consiglio il romanzo Terra, e di Mumonkan Zenkei Shibayama, La porta senza porta, tanto per indicare anche un autore orientale e avere una differente visione che possa, come ha fatto con me, aprire nuove possibilità di comprensione, nuovi modi di vedere la stessa realtà… accrescendo la consapevolezza e la sensibilità.
Chi sono i destinatari che immagini mentre
scrivi i tuoi libri?
Tutti gli esseri umani e anche alcuni altri animali
molto intelligenti…
Ci parli del tuo ultimo romanzo, “Effetto virtuale”? Come nasce, qual è l’ispirazione che l’ha generato, quale
il messaggio che vuoi che arrivi al lettore, quali le storie che ci racconti
senza ovviamente fare spoiler? E perché
i nostri lettori dovrebbero comprare “Effetto
virtuale”? Prova a incuriosirli perché vadano
in libreria o nei portali online per
acquistarlo.
Effetto Virtuale nasce da un mix tra un sogno, la realtà scolastica,
una visione profetica (ricordo che è stato scritto ben 2 anni prima del
lockdown!), la vita vissuta, la fantasia, le emozioni, i ricordi… Un cocktail
che ha generato questo romanzo come diversi altri miei scritti… dai sapori
diversi così come differenti sono gli stati d’animo, le situazioni, i tempi e
gli “attori” che si alternano come i protagonisti o personaggi minori nelle
nostre vite.
Effetto Virtuale narra di un futuro rivelatosi attuale, di realtà a
4D, scenari virtuali che sostituiscono il passato di una realtà rinchiusa
fuori… fuori dai monolocali nei quali sono relegati gli umani dopo quel che è
successo a livello mondiale… Ci sono colpi di scena, avventura e sentimenti… È
un vero viaggio prima in virtuale e poi nel reale… I messaggi sono diversi e il
recupero del valore di quello che abbiamo vicino, concreto e che diamo così per
scontato quando non lo è, è uno di questi. Cerchiamo troppo spesso la bellezza
su un video, attraverso un mezzo che la ritraduca in pixel e la riproponga
quanto più fedelmente possibile e raramente ci soffermiamo a guardare una
nuvola sopra alla nostra testa e ad apprezzarne la sua impalpabilità…
Se il canto di un
gallo diventasse solo la suoneria per cellulare di un animale ormai estinto? Se
un fiore diventasse solamente l’immagine di un desktop riferita a un vegetale
del quale nessuno ricorda più il profumo perché inesistente sulla Terra da
anni? Siamo immersi in un mondo ancora variopinto, variegato, meraviglioso e lo
barattiamo troppo facilmente con immagini artificiali forniteci dai mezzi di
comunicazione che hanno ormai catturato tutta la nostra attenzione e dei quali
ci nutriamo quasi inebetiti.
«…Mi sono trovato più volte a riflettere sul
concetto di bellezza, e mi sono accorto che potrei benissimo (…) ripetere in
proposito quanto rispondeva Agostino alla domanda su cosa fosse il tempo: “Se
nessuno me lo chiede, lo so; se voglio spiegarlo a chi me lo chiede, non lo
so.”» (Umberto Eco, “La bellezza”, GEDI gruppo editoriale
ed., 2021, pp. 5-6). Per te cos’è la bellezza? La bellezza letteraria e della
scrittura in particolare, la bellezza nell’arte, nella cultura, nella
conoscenza… Prova a definire la bellezza dal tuo punto di vista. Come si fa a
riconoscere la bellezza secondo te?
Bellezza secondo me è riuscire a essere
soddisfatti di sé stessi perché secondo ciò che ho imparato, quando una persona
è soddisfatta è contenta e quando è contenta brilla ed è spontaneamente anche ben predisposta verso gli altri
(sempre parlando dei così chiamati “sani di mente”…). Insomma se si riuscisse
ciascuno nel suo piccolo a essere più felici per ciò che di bello si ha, a
donare un sorriso invece che un gesto rabbioso, si costruirebbe molta bellezza!
La bellezza è il benessere condiviso, l’amore, la gioia e la carità… Prima di
tutto un buon cuore e buone azioni che rispettino la vita di tutti gli esseri
viventi. La conoscenza è immediatamente dopo a quello che dovrebbe essere il
naturale propendere alla propria serenità nel rispetto dei limiti altrui, in
una naturale quanto utopistica società di Esseri Umani Sensibili.
«Appartengo
a quella categoria di persone che ritiene che ogni azione debba essere portata
a termine. Non mi sono mai chiesto se dovevo affrontare o no un certo problema,
ma solo come affrontarlo.» (Giovanni Falcone, “Cose di cosa nostra”, VII ed., Rizzoli libri spa, Milano, 2016, p.
25 | I edizione 1991). Tu a quale categoria di persone appartieni, volendo
rimanere nelle parole di Giovanni Falcone? Sei una persona che punta un
obiettivo e cerca in tutti i modi di raggiungerlo con determinazione e impegno,
oppure pensi che conti molto il fato e la fortuna per avere successo nella vita
e nelle cose che si fanno, al di là dei talenti posseduti e dell’impegno e
della disciplina che mettiamo in quello che facciamo?
La preparazione e l’impegno sicuramente e non
la fortuna o la conoscenza dei famosi amici
di amici che fanno favori a destra e manca, facendo arrivare prima o poi i nodi al pettine… Credo che ci vorrebbe
più serietà e più reale preparazione per tutti e in maggior modo per certe
categorie di persone che pretendono di essere in ruoli decisionali… Capita di
vedere nel nostro tempo, che persone messe, per esempio, anche in settori quali
la scuola non risultano essere in grado, proprio per loro lacune nella conoscenza
diretta delle questioni alle quali sarebbero preposte a legiferare…
Se d’altra parte mettiamo a operare un
delicato paziente quale l’Italia, chirurghi che hanno fatto esperienza solo sull’allegro chirurgo, quali potranno
essere gli attesi risultati?
Come
dev’essere letto un libro, secondo te, cercando di identificarsi liberamente
con i protagonisti della storia, oppure, lasciarsi trascinare dalla scrittura,
sminuzzarla nelle sue componenti, per poi riceverne una nuova e intima
esperienza che poco ha a che fare con quella di chi l’ha scritta? Qual è la tua
posizione in merito?
I sentimenti, positivi o negativi, in questa
nostra vita umana scandiscono gran parte delle nostre emozioni e conseguenti
azioni, bisognerebbe credo riuscire a esserne più utilmente consapevoli per non
farsi dominare da quelli dannosi e la differenza tra il dire e il fare è una
delle grandi tematiche irrisolte dei discorsi con i miei amici…
Non ritengo utile lo sminuzzamento… ma
piuttosto il lasciarsi andare in senso possibilmente gaudente all’insieme delle
parole che possono portare a una esperienza di vissuto auspicabilmente
accresciuta.
Ci
parli dei tuoi imminenti e prossimi impegni culturali e professionali, dei tuoi
lavori in corso di realizzazione? A cosa stai lavorando in questo momento? In
cosa sei impegnata che puoi raccontarci?
Sto
sempre scrivendo, a volte di notte a volte di giorno, senza orari… quando ho l’impulso
e posso appuntare su carta bene, altrimenti (purtroppo il più delle volte), i
racconti, le immagini, le frasi… restano a vagare nella mia mente finché non
trovano rifugio in qualche angolo recondito in me.
Ho
tantissime idee, progetti, romanzi, copioni, sceneggiature, storie che ho già
scritto e tanti altri che sono in attesa di tempo e persone interessate ad
ascoltarli…
Vorrei
scrivere ed essere ricordata… Vorrei potermi dedicare interamente alla
scrittura perché avrei tanto da dire e ancor dipiù mi piacerebbe vedere i miei
scritti tramutati in film (dei quali potrei curare, avendo anche il diploma, la
sceneggiatura)… specie oggigiorno perché sai bene quanto la realtà sia quasi
interamente visiva!
Mi
vuoi incontrare? Vuoi ascoltare qualche pagina di Effetto Virtuale letta dal vivo e capire meglio di cosa parla? Domenica
23 ottobre 2022 la casa Editrice PandiLettere, ha organizzato a Roma presso il
Caffè Letterario Horafelix in via Reggio Emilia n.89 alle ore 17.30, la presentazione
del mio libro Effetto Virtuale con
letture, risposte dell’autrice alle domande ecc… per cui, ti aspetto!
https://www.facebook.com/ElakinSkyWalker
Il libro:
Emanuela Maria Marrone, “Effetto virtuale”, PandiLettere
edizioni, Roma, 2022
https://www.pandilettere.com/inostrilibri/effetto-virtuale
https://www.amazon.it/Effetto-virtuale-Emanuela-Maria-Marrone/dp/B0B6X96SPJ/ref=sr_1_1
Andrea Giostra
https://www.facebook.com/andreagiostrafilm/
https://andreagiostrafilm.blogspot.it
https://www.youtube.com/channel/UCJvCBdZmn_o9bWQA1IuD0Pg