Il videoclip del brano è un’opera di visual art realizzata dal collettivo siciliano Calisea per la regia di Claudia Bonomo. Usando materiali di riciclo, gli artisti hanno creato un set surrealista in cui si muove un puppet animato in stop motion. Il suo moto perpetuo verso un’unica direzione è l’interpretazione di un percorso di vita già segnato, a cui non sembrano esserci alternative; lo stesso destino che è riservato ai protagonisti del brano, quei “pupazzi del calcetto” che puntano alla porta avversaria senza accorgersi di non essere i veri giocatori della loro partita. BIO Paolantonio, classe 1983, è un cantautore catanese, da qualche anno a Milano. Nel 2018 è finalista al Premio Bindi. Nel 2019 è tra i vincitori di Musicultura, con il brano “Questa Assurda Storia”. Dopo una gavetta tra festival, live e opening act (ha aperto i concerti di Simone Cristicchi, Fabrizio Moro, Ornella Vanoni), nel 2020 produce il suo primo album dal titolo “Io non sono il mio tipo” grazie a una fortunata campagna di crowdfunding. L’album, realizzato con la collaborazione di Taketo Gohara e Giuliano Dottori, è pubblicato a febbraio 2021 per Candischi. Nel 2022 Paolantonio vince il premio InediTO - Colline di Torino per il testo del brano “I pupazzi del Calcetto”, prima traccia dell’album. All’attività cantautorale Paolantonio affianca diversi impegni nel sociale: insegna italiano a minori migranti, tiene laboratori musicali nelle periferie milanesi, suona negli ospedali e collabora con Fondazione Giorgio Gaber per diffondere la conoscenza del cantautorato italiano presso le giovani generazioni. Queste esperienze inevitabilmente influenzano la sua scrittura: uno storytelling di eroi inconsapevoli e mondi decadenti ma autentici, interessanti, profondamente umani. |