Leon De Donno, scrittore ebreo americano, autore di romanzi storici ambientati a Venezia, viene assassinato apparentemente senza un perché. Conquistato dal fascino della città lagunare, De Donno aveva deciso di prendervi casa acquistando un lussuoso palazzo sul Canal Grande.
Il commissario Enzo Fellini, debilitato sul piano fisico e psichico, si ostina a indagare, a ricercare, a vivere. Riuscirà a scopri- re l’identità del Mostro che sovraintende a una perfida trama intessuta di morte? È Kippur, il “Giorno dell’espiazione”. La comunità ebraica di Venezia, chiusa nei suoi spazi sacri, celebra la festività più importante. Al mondo della morale, della preghiera e della fede, fanno da contraltare gli istinti e le pulsioni che scaturiscono dal lato buio dell’essere umano. Con sublime ironia, Morte di un ebreo a Venezia apre gli occhi a una visione inedita dell’ebraismo, del dramma della Shoah, della vita stessa. Offre prospettive e metafore che vanno oltre le consuete tautologie alla Schindler’s List.Nathan Marchetti ha maturato esperienza più che ventennale nell’editoria italiana. Ha studiato moltissimo ma non per collezionare pezzi di carta (custodisce l’agognata laurea in garage). Dopo Giallo Venezia, Requiem Veneziano e Ultimo Carnevale a Venezia, ecco Morte di un ebreo a Venezia: la nuova indagine del commissario Fellini. Nathan Marchetti pubblica tutti i suoi romanzi e racconti, nessuno escluso, con Fratelli Frilli Editori (Genova).