Avvincente come un vero viaggio nello spazio: arriva in libreria Wormhole (Mursia, pagg. 296 Euro 17,00) il romanzo di fantascienza scritto a quattro mani nientemeno che dall’astronauta Umberto Guidoni, primo europeo a salire a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, e dall’ingegnere Donato Altomare, presidente della World Scienze Fiction Italia, l’associazione degli operatori della fantascienza e del fantastico. Un binomio d’eccellenza che unendo dati scientifici, amore per la fantascienza, una profonda conoscenza dello spazio e un’innata curiosità verso l’ignoto ha saputo dar vita ad un romanzo talmente travolgente da far perdere la gravità al lettore che viene catapultato nello spazio e nei suoi misteri.
“Da adolescente amavo la fantascienza che mi faceva viaggiare nello spazio con la fantasia. Molti anni dopo, ho davvero lasciato la Terra e provato emozioni incredibili che ho cercato di raccontare in diversi saggi sul volo spaziale e sull’esperienza di astronauta. Tuttavia, la mia aspirazione è sempre stata quella di scrivere un romanzo di fantascienza, un obiettivo che si è rivelato difficile da realizzare, quasi come quello di avventurarsi in orbita!”, dichiara Umberto Guidoni, “Non avrei mai affrontato questa sfida senza il prezioso contributo di Donato Altomare e della sua grande esperienza di scrittore. È stato grazie a lui che Wormhole è diventata una storia ricca di colpi di scena, coinvolgente fino all’ultima riga. Mentre rileggevo le pagine che stavamo scrivendo, mi sono emozionato come quando ero ragazzo, un chiaro segnale che avevamo centrato l’obiettivo: partendo da dati scientifici ed elementi reali, la nostra opera era capace di far sognare…”
La narrazione prende le mosse da un evento reale: la scoperta dell’asteroide ‘Oumuamua proveniente da un altro sistema stellare. Cinquant’anni dopo, un’astronave aliena entra nel nostro Sistema Solare. La notizia crea scompiglio soprattutto quando si capisce che è la testa di ponte di un wormhole. Di fronte al pericolo, gli abitanti della Terra provano a combattere, ma si ritrovano impotenti: potrebbe essere la fine dell’umanità. Luca, uno scienziato della base lunare Amundsen, riesce a inviare un messaggio che potrebbe salvare il mondo…
“Sapete, certe cose devono accadere per forza. Specie se si ha a che fare con un personaggio della levatura di Umberto Guidoni che, al contrario di molti personaggi importanti, è sempre disponibile e in grado di affascinare ragazzi e adulti con le sue storie che narrano di lanci verso il cielo e visioni spaziali e pulsazioni accelerate di fronte alla bellezza della Terra ammirata dallo spazio. Ho scritto centinaia di pagine di spazio. Nulla in confronto a quello che ho imparato dalla sua esperienza. Ecco perché, come detto qualcosa doveva nascere. Guidoni si è anche preoccupato di dare una logica a tutto quello che noi scrittori di fantascienza spesso non conosciamo dello spazio, quello vero. Abbiamo discusso lungo la trama sulla evoluzione della storia, superando scogli asperrimi, come la velocità dei mezzi spaziali, o la vita nelle basi lunari e marziane, o la situazione della Terra tra cinquant’anni, o il tipo di alieni e di robot evitando scopiazzature, e così via. Pensiamo di esserci riusciti.”, commenta Donato Altomare.
Umberto Guidoni (Roma 1954) è astronauta, astrofisico e scrittore. Selezionato come astronauta dalla NASA, il suo battesimo nello spazio è nel 1996, seconda esperienza nel 2001, primo europeo a salire a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Donato Altomare (Molfetta 1951) è ingegnere e scrittore. Dal 2013 è presidente della World SF Italia, l’unica associazione legalmente costituita che annovera i migliori operatori italiani della Fantascienza e del Fantastico.