I Vocal Blue Trains ci raccontano la loro “Cry me a river”

Oggi vi parliamo dei Vocal Blue Trains un gruppo vocale polifonico di 30 cantanti e musicisti, fondato e diretto da Alessandro Gerini, cantante, vocal coach e arrangiatore Italo-Polacco. Una realtà poliedrica che sposa l'impronta corale del gospel e della polifonia tradizionale con le moderne sonorità della musica elettronica e dell’ambient house.

In cinque anni hanno attirato l'attenzione a livello nazionale e internazionale grazie a importanti collaborazioni con artisti italiani e internazionali come Ultimo, Paul Phoenix componente del gruppo a cappella vincitore dei Grammy King’s Singers, l'attore e presentatore Gigi Proietti, il cantante soul americano Sergio Sylvestre, ed il gruppo Modà.

Il progetto conta oltre 100 concerti in Italia, Europa e Asia, e vanta prestigiose partecipazioni ad alcuni tra i più importanti festival internazionale come il Wien International Festival for Choirs and Orchestras (Austria), il Jeju International  Choir & Symposium (Corea del Sud), il Concerto di Gala al Pantheon (Roma, Italia), il Pistoia Blues Festival (Italia) e il Moscow Sounds Festival (Mosca, Russia), dove sono stati il primo coro straniero a vincere il premio "Best Overall Performance".

Ecco l’intervista che hanno rilasciato a noi di Fattitaliani.

Parliamo del vostro nuovo singolo “Cry me a river”. Com’è nato? Cosa rappresenta per voi?

CRY ME A RIVER è stato l'ultimo singolo ad essere aggiunto all'album quindi un certo senso rappresenta il completamento della prima parte di un percorso. Volevamo un brano che ci rappresentasse, che esprimesse la nostra sensibilità e la nostra identità musicale, difatti è un arrangiamento polifonico scritto per 7 voci ma completato con l'utilizzo di strumenti elettronici ed in parte digitalizzato grazie alla tecnica del cut up.

Quali sono le vostre influenze musicali?

Una miriade, le nostre influenze arrivano da luoghi molto diversi e, apparentemente, lontani. Dalla grande scuola corale tradizionale di Monteverdi, Palestrina e Gesualdo Da Venosa passando per i più moderni King's Singers e Vocal Line e arrivando fino all'attuale scena musicale rock ed elettronica di artisti come Alt J, Low, Childish Gambino, Bon Iver, XX, Jacob Collier e Cinematic Orchestra.

Come e quando è iniziata la vostra passione per la musica?

Il nostro coro è formato per la maggior parte da cantanti che hanno scelto di fare della musica il proprio lavoro, come progetto potremmo quindi dire che la passione è stata lì fin dal primo momento.

Con quale artista vi piacerebbe collaborare e perché?

Oltre agli artisti già citati ci piacerebbe poter crescere come performers oltre che come musicisti, il nostro spettacolo vorremmo fosse una grande esperienza visuale oltre che musicale sperimentando al massimo le possibilità delle proiezioni e dei più modern visual design e led screens. FragmentNine è un team di artisti che ha curato l'allestimento dei tour di Alt J e Usher, sarebbe un sogno collaborare con loro.

Progetti futuri?

È appena uscito il nostro album ma abbiamo già molte idee per nuovo materiale. C'è anche un nuovo video in programma ma quello che al momento sentiamo di più è la voglia di stare sul palco.

 

Guarda il videoclip di “Cry me a river”

 

Fattitaliani

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