di Emanuela Del Zompo.
Astolfo è un professore in pensionato che dalla vita non si aspetta più niente. Viene sfrattato dal suo appartamento romano e decide di trasferirsi in un paesino del centro Italia. E’ un luogo a lui conosciuto, se non familiare. Difatti, appena arrivato, ripara nella vecchia casa di famiglia, un rudere che era stato, un tempo, un palazzo nobiliare. Si lascia alle spalle la vita vissuta nella capitale. Astolfo si adegua alla vita in provincia, si arrangia, vivacchia, si azzuffa con il sindaco, ritrova un vecchio amico, prende in casa un paio di scapestrati come lui. Per non parlare dell’antipatia col prete, entrambi si guardano in cagnesco. Poi incontra Stefania, interpretata dalla Sandrelli, una donna della sua età. Ed è qui che il personaggio interpretato dal regista Gianni Di Gregorio mostra a sé e al mondo la tenerezza dei suoi anni e la cavalleria di un uomo che ha lasciato da sempre uno spiraglio aperto per l’amore. Perché amare si può a qualunque età.
“Credo che Astolfo sia il film più allegro e spensierato che ho fatto. Sicuramente il lungo isolamento dovuto alla pandemia e un acciacco di salute hanno scatenato una reazione straordinaria e incontrollata, considerando il fatto che mi sono messo a parlare d’amore alla mia età. Ma in effetti l’amore non ha età, e lasciare aperto uno spiraglio all’amore, all’empatia e all’amicizia è importante per la qualità della nostra vita. Ho trovato degli attori formidabili con i quali è nato un profondo rapporto. E poi l’incontro con la meravigliosa Stefania! Ogni film è faticoso, ma stavolta devo dire che ci siamo tutti molto divertiti”.