Bitetto abbatte rifiuti indifferenziati, la sindaca Pascazio: “Cittadini virtuosi”

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“Questo è un 
modello innovativo di tariffazione puntuale che abbiamo introdotto a partire dal 2019 e applicato di fatto sulla Tari ai cittadini nel 2020. Il primo bilancio, che facciamo grazie al progetto LIFE-REthinkWASTE, ci porta dei risultati estremamente incoraggianti“. Così la sindaca di Bitetto (Bari), Fiorenza Pascazio, parlando del sistema di tariffazione Tarip misto progressivo-premiale che coniuga elementi quantitativi e qualitativi dei conferimenti. Il modello parte dal Payt “pay as you throw”, paga per quello che butti, per evolverlo negli ultimi due anni in Kayt “know as you throw”.

In occasione della presentazione dei dati alla stampa a cui hanno preso parte anche l’amministratore unico dell’ente di gestione Navita, Francesco Roca, e l’Ad di Innova, società fornitrice del sistema informatico di gestione della raccolta Innovambiente, Andrea Di Pasquale, la prima cittadina ha spiegato che “è diminuita la percentuale di indifferenziato, primo obiettivo che l’Unione europea ci pone, e per contro sono aumentate le percentuali virtuose della raccolta con vetro e carta. Ed è anche in diminuzione la plastica. I cittadini di Bitetto sono stati veramente virtuosi“.

Sul sistema KAYT si è espresso anche Roca: “È sinonimo di raccolta intelligente. Il suo punto di forza è rendere consapevole l’utente del rifiuto prodotto, coinvolgendolo nella gestione integrata dello stesso con trasparenza e partecipazione. Migliorare qualità e quantità di rifiuti generati vuol dire essere sempre più vicini all’obiettivo della Smart Green City”.

“La tariffazione puntuale – ha rimarcato Rosa Occhiogrosso, assessora Bilancio, Tributi, Patrimonio del Comune di Bitetto – è una novità introdotta nel nostro Comune e viene applicata sulla parte variabile della Tari, quindi a quei cittadini che si sono comportati in maniera virtuosa accumulando un punteggio positivo che così hanno diritto ad una decurtazione. Chi non ha fatto correttamente la differenziata avrà un aumento della Tari. Per i punteggi neutri, invece, non sono previsti né aumenti né decurtazioni. È stato un grande incentivo a fare la raccolta differenziata nel modo giusto”.

Per Di Pasquale “quanto avviene a Bitetto è la dimostrazione delle elevate performance, della duttilità e semplicità operativa del nostro sistema in cloud di gestione dei servizi di igiene urbana. Con il contributo del nostro software si tende ad una distribuzione dei costi più equa per i cittadini”.

Nel corso della mattinata, prima della conferenza stampa, c’è stato spazio per la visita al centro di raccolta differenziata comunale. “Ai cittadini – ha sottolineato Nancy De Nicolò, operatrice del centro – spieghiamo se c’è qualcosa che non va nella raccolta e quindi li ‘educhiamo’ a differenziare i rifiuti“.

La quantità di rifiuto differenziato (organico, carta, plastica/metalli, vetro) ha superato questo settembre – è emerso dagli interventi – la percentuale dell’80,28%, con un residuo di indifferenziato pari al solo 18,7%. Il dato, proiettato statisticamente sull’ultimo trimestre dell’anno, indica un volume complessivo di conferimenti differenziati collocati in una forchetta tra l’80,12% e il 79,12%. Tutto ciò si traduce in una produzione procapite di rifiuto indifferenziato di 76,39 kg anno. Un risultato che pone Bitetto tra i comuni italiani maggiormente virtuosi e attenti ai temi di sostenibilità ed economia circolare.

All’interno del progetto è stata avviata una iniziativa premiale dedicata ai cittadini (solo utenze domestiche): “Riciclo e Vinco”. In base a frequenza d’interazione, risposte corrette e comportamenti virtuosi nei conferimenti ogni partecipante ha raccolto il punteggio finale: l’amministrazione comunale ha assegnato 113 premi (valore complessivo 9.300 euro) in buoni spesa da utilizzare nelle attività commerciali di Bitetto.

“Ci siamo adeguati subito e – ha spiegato uno dei vincitori dell’iniziativa, Giuseppe Grasso – ci troviamo bene, così anche i nostri figli. Non abbiamo difficoltà a separare i materiali. In qualche caso ci siamo accorti che producevamo troppo indifferenziato e quindi ci siamo dati una sorta di regola: acquistare prodotti con imballaggi che possano essere facilmente suddivisi. Così con piccoli accorgimenti produciamo meno rifiuti“.
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