Antonio Magi, presentato il volume ‘Medici Specialisti, situazione al 2021- previsioni al 2030’

Fattitaliani



In occasione del 54° Congresso nazionale del Sumai Assoprof, dal titolo ‘Pnrr, Missione 6, specialista dove sei?’, che si chiude oggi a Roma, è stato presentato il volume ‘Medici Specialisti, situazione al 2021- previsioni al 2030’, scritto dal segretario generale del Sumai Assoprof, Antonio Magi. Edito dal Centro Studi di Sumai Assoprof, il testo ha l’obiettivo offrire un quadro ampio e dettagliato della situazione della medicina in Italia.

Attraverso un puntuale lavoro di analisi, il libro ‘Medici Specialisti, situazione al 2021- previsioni al 2030’, ricostruisce la situazione attuale della sanità, da un punto di vista delle risorse umane, con i numeri dei medici chirurghi, degli odontoiatri, di quanti sono specializzati e quanti no, fotografa la distribuzione per genere e per fasce d’età, la distribuzione sul territorio per ripartizioni, per regioni e per comuni, evidenziando quanti lavorano nel Ssn e quanti non vi lavorano, quanti sono pensionati e, infine, il rapporto numerico tra medici e gli abitanti.

A questo quadro, sempre in una logica di rigorosa analisi, si affianca una previsione di quanto potrà accadere nel 2030, valutando il numero di giovani che si iscrivono alla Facoltà di Medicina e Chirurgia e alla Facoltà di Odontoiatria, quanti di questi completino il percorso di studi laureandosi in Medicina, quante siano le borse specialistiche a disposizione e quanti poi si specializzano.

Il volume offre anche una prospettiva relativa ai giovani medici (quanti rimangono a lavorare in Italia e quanti invece scelgono l’estero), confronta le retribuzioni con gli altri Paesi della comunità europea ed extra-europea e calcola il fabbisogno medico in genere, ma soprattutto quello di tipo specialistico sia territoriale che ospedaliero.

Partendo da dati certi e certificati relativi all’Italia, le cui fonti sono Fnomceo, Enpam, Aran, Sisac, ministero della Salute, ministero dell’Università e della Ricerca e Corte dei Conti, il volume offre un’analisi comparata con quelli degli altri Paesi, le cui fonti sono Oms, Comunità Europea, Eurostat e Oecd.

Con le sue tabelle e i suoi grafici, il testo si offre come uno strumento di lavoro insostituibile per istituzioni, organizzazioni di categorie, giornalisti, aziende e per tutti gli stakeholder della filiera sanitaria, rappresentando una precisa prima analisi delle risorse umane di cui si avvale il Servizio sanitario nazionale, articolato regione per regione e finalizzato specificamente all’analisi della componente medica, che permette di comprendere come attualmente e in futuro i dati salienti relativi alla professione medica potranno condizionare il Ssn.

La conclusione cui giunge il lavoro è che la carenza di personale medico attualmente in servizio e quella futura (considerando che siamo nel pieno di una importante ‘gobba pensionistica’ associata a un calo di vocazioni dei medici, specialisti e non specialisti che scelgono di lavorare nel Ssn) impedirà il raggiungimento degli obiettivi della Missione 6 del Pnrr e di quanto previsto nel DM 77, in assenza di giusti ed urgenti correttivi.
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