Proscenio, Giulia Fiume: il teatro è artigianato. L'intervista di Fattitaliani

Fattitaliani


In scena dal 5 al 16 ottobre con la regia di Federico Le Pera "MADDY- Evitare la paura davanti la Fine" di Giulia Fiume che inaugura la stagione del Teatro Lo Spazio. Fattitaliani ha intervistato l'autrice per la rubrica Proscenio. 
In che cosa "MADDY-Evitare la paura davanti la Fine" si contraddistingue rispetto ad altri suoi testi?
Nasce da un’urgenza diversa dalle altre, dunque temi ed atmosfere sono decisamente distanti. 

Quale linea di continuità, invece, porta avanti?
La continuità è stilistica, per cominciare. Non mancano mai cinismo, ironia e “sprofondi”nell’animo umano. In secondo luogo, la regia. Io e Federico Le Pera ci riconfermiamo per la seconda volta e con gioia in questo progetto. 
Com'è avvenuto il suo primo approccio al teatro? Racconti...
Attitudine che incontra il caso e genera l’occasione. Così è che tutto è cominciato.
Quando si scrive un testo nuovo può capitare che i volti dei personaggi prendano man mano la fisionomia di attrici e attori precisi?
Attore e testo si contaminano vicendevolmente, di continuo e non solo fino al debutto, ma fino all’ultimissima replica. Diventano un ‘fatto’, insieme e non potrebbero diversamente. La buona riuscita dello spettacolo è determinata da questa combinazione. 
È successo anche che un incontro casuale abbia messo in moto l'ispirazione e la scrittura?
La mia storia, gli incontri, la famiglia, le origini, le proiezioni… sono nei miei testi. Dunque sì, continuamente. 
Per un autore teatrale qual è il più grande timore quando la regia è firmata da un'altra persona?
“Purtroppo” quando scrivi vedi. Nella mente hai come un film che procede nel dettaglio. Quando affidi quel pezzetto di te (perché così è!) a qualcuno, capita che si trasformi in qualcosa di diverso che non sempre è come lo hai immaginato, appunto. MA, è magico assistere ai mille modi in cui le stesse parole possano essere tradotte da un’anima diversa dalla tua. Stupefacente davvero! 
D'accordo con la seguente affermazione: "La scrittura: unire una parola all’altra con la speranza di unire un uomo all’altro" di Fabrizio Caramagna? 
Assolutamente d’accordo
Il suo aforisma preferito sul teatro... o uno suo personale...
Il teatro è puro artigianato! 
L'ultimo spettacolo visto a teatro?
Ne ho visti tantissimi la scorsa stagione, abbastanza da perdermi. I migliori in teatri off. 
Tendo a dimenticare il brutto. 
Degli attori del passato chi vorrebbe come protagonisti ideali di un suo spettacolo?
Ne conosco di talmente bravi nel presente che non faccio fatica ad immaginare i prossimi che faranno la storia. Gli artisti del passato non sono più ‘castabili’ per cui mi sollevo dal dispiacere !
Il miglior testo teatrale in assoluto qual è per lei?
C’è da perdersi nella bellezza dei testi del passato. Amo follemente Shakespeare, lui è da sempre di grande ispirazione.
La migliore critica che vorrebbe ricevere?
Mi nutro di critiche sane e ben esposte. Ho tratto enormi insegnamenti di ciascuna di queste. E grazie a queste ho potuto mettere a fuoco cosa mancasse per migliorarmi come attrice ed autrice. Un passetto per volta. 
La peggiore critica che non vorrebbe mai ricevere?
“Linguaggio povero”. Le parole sono così belle. Abbiamo un vocabolario così ricco. Utilizzarne poche e male sarebbe un peccato mortale. 
Dopo la visione dello spettacolo, che cosa Le piacerebbe che il pubblico portasse con sé a casa?
Appagamento. Come avessero fatto una scorpacciata del cibo preferito! (Sono una mangiona)
C'è un passaggio, una scena che potrebbe sintetizzare in sé l'essenza e il significato di "MADDY-Evitare la paura davanti la Fine"? 
Il finale. Dunque non posso dire assolutamente nulla. Venite a vederci (ride, ndr). Giovanni Zambito.
Foto di Pino Le Pera
LO SPETTACOLO
Gianni, stilista in crisi, attende l’esito della biopsia, sorseggiando un martini sulla terrazza  condominiale, quando si ritrova a dover salvare la vita ad una ragazza, dal look improbabile, che si direbbe prossima al suicidio. Il salvataggio decreta l’inizio della loro convivenza, in cui si evidenziano le criticità della giovane, che pare non avere memoria di nulla, persino del proprio nome. A questo duo, ben presto si aggiungerà la sorella di Gianni, Anita, che reduce da un insospettabile tradimento, si trasferisce dal fratello in attesa che si consolidi una fusione aziendale che genererebbe un guadagno tale da lasciarsi tutto alle spalle e cambiare vita. Nel frattempo, in Europa è in corso la guerra, ed è sempre più vicina al confine. L’incognita MADDY, così rinominata da Gianni, diventerà ben presto, dal punto di vista di Anita, una “questione da risolvere”; a maggior ragione da quando Lorenzo, affabile e tourettico, annuncia loro di voler prendere in affitto l’appartamento di fianco. Di lì a poco i tg ufficializzeranno l’ingresso dell’Italia in guerra. Sarà l’arrivo del nuovo vicino, a stravolgere i precari equilibri familiari, non solo per le riflessioni che avanzerà durante gli intimi dialoghi con ciascuno dei due fratelli, ma anche perché, si scoprirà non essere lì per caso, ma in cerca del suo unico grande amore: Serena.
Fattitaliani

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