L’icona pop Anastacia , con il suo I’m Outta Lockdown - The 22nd Anniversary European Tour, farà tappa a Roma, al Teatro Brancaccio, il 22 settembre 2022, concerto organizzato da Ventidieci.
Con mega hits multi-platino come “I’m Outta
Love” e “Left Outside Alone” Anastacia è una delle voci più riconoscibili del
nostro tempo. Questo tour di Anastacia è il suo primo da quello a supporto
dell’album “Evolution” del 2018.
A Ottobre 2021 Anastacia ha partecipato e vinto
a “The Masked Singer Australia”. Ad oggi Anastacia ha venduto più di 30 milioni
di dischi in tutto il mondo.
ANDREA PUCCI
IL MEGLIO DI…
di e con ANDREA BACCAN
con la
partecipazione della ZURAWSKI LIVE BAND
regia di DINO PECORELLA
30 SETTEMBRE – 1 OTTOBRE 2022
Il nuovo one-man show di Andrea Pucci sarà
un work in Progress ripercorrendo FUORI DAGLI SCHEMI TEATRALI gli sketch che lo hanno reso
celebre in questi anni fino ad oggi rendendo partecipe il pubblico in sala,
il tutto accompagnato dalla Zurawski live band.
Andrea Baccan (in arte Pucci) è nato a Milano
il 23/08/1965 dove a tutto oggi vive.
Pucci è un cabarettista, monologhista attento
osservatore della quotidianità, ama dialogare e scontrarsi con il pubblico
improvvisando situazioni grottesche. In origine Andrea Baccan svolgeva la
professione di gioielliere a Milano. Partecipò poi come concorrente
barzellettiere nella trasmissione La sai l’ultima? (stagione 1993-94). Da lì è
partita la sua gavetta; PUCCI si esibisce con monologhi e satira su sfondo di
costume (non ama quella a sfondo politico) e società moderna, coinvolgendo il
pubblico, datosi che le storie si basano sull’interpretazione in chiave comica
di verità attuali e quindi che potrebbero anche essere vissute dal pubblico
nella quotidianità. Spesso rievoca grotteschi episodi dell’adolescenza, sia
quella vissuta da lui che quella in genere. In televisione è su Mediaset,
soprattutto nel programma di cabaret Colorado, dove riscuote grande successo
con i suoi monologhi e il tormentone «È cambiato…tutto!», in cui ironizza su
quelli che possono essere i problemi di coppia e parla di situazioni bizzarre e
assurde in cui lui si sarebbe trovato quasi esclusivamente a causa di sua
moglie
DIANA DEL BUFALO e BAZ
SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI
libretto di LAWRENCE KASHA & DAVID LANDAY | liriche di JOHNNY MERCER
musica di GENE DE PAUL | Canzoni
aggiunte di AL KASHA e JOEL
HIRSCHHORN
traduzione di MICHELE RENZULLO
scene ITALO GRASSI | costumi SILVIA AYMONINO
direzione musicale PEPPE VESSICCHIO
con 22 INTERPRETI (DANZATORI, CANTANTI, ATTORI)
ORCHESTRA DAL VIVO
regia e coreografia LUCIANO CANNITO
produzione di FDF ENTERTAINMENT | ROMA
CITY MUSICAL |
ART VILLAGE
11 – 30 OTTOBRE 2022
Sette Spose per sette Fratelli è uno dei titoli di musical più amati dal
pubblico italiano, tratto dall’omonimo film prodotto da MGM e diretto da
Stanley Donen, un cult riproposto da sempre in tv con grandi ascolti.
FDF Entertainment con la compagnia Roma City
Musical e la regia di Luciano Cannito portano in scena una nuova e
divertentissima edizione di 7 Spose per 7 Fratelli ispirata al celebre
film di Hollywood, con uno sguardo ai personaggi ed alle ambientazioni del
mondo ironico dei western di Quentin Tarantino. Il grande impianto scenografico
firmato da Italo Grassi e i meravigliosi costumi di Silvia Aymonino
sono stati progettati e creati secondo i canoni estetici e spettacolari di
Broadway e di West End.
Un cast di 22 interpreti, orchestra dal vivo con la direzione musicale di Peppe Vessicchio e con protagonisti Diana Del Bufalo e Baz, nuovissima coppia del teatro musicale italiano, esplosivi, divertenti, vulcanici, dal talento vocale dirompente.
Siamo nell’Oregon del 1850, in una fattoria tra le
montagne vivono i sette fratelli Pontipee: Adamo, Beniamino, Caleb, Daniele,
Efraim, Filidoro e Gedeone. Adamo il fratello maggiore, si rende conto che è
arrivata l’ora di trovare una moglie che si occupi della casa e della cucina.
Un giorno si reca in città per vendere pelli e conosce Milly, la cameriera
della locanda del villaggio. Tra i due scocca il colpo di fulmine. Adamo e
Milly si sposano e partono per la fattoria. Arrivati a casa Pontipee, Milly ha la
sgradita sorpresa, scopre che dovrà prendersi cura non solo del marito, ma
anche dei suoi fratelli, sei rozzi montanari rissosi e refrattari all’igiene
personale e alle buone maniere.
Dopo una certa fatica iniziale, Milly comincia a
mettere in riga i sei ragazzi e vedendoli migliorare grazie alle sue cure,
Milly comincia segretamente a progettare di unire i sei cognati con le sue
amiche del paese. L'occasione propizia si presenta nel corso di una festa
annuale in cui durante il ballo i sei fratelli Pontipee, puliti e ben vestiti,
danno prova della loro abilità nella danza alle amiche di Milly. La festa vedrà
opposte le squadre dei cittadini e dei montanari, degenerando ben presto in una
violenta rissa. I cittadini, gelosi per il successo dei fratelli Pontipee con
le ragazze, provocano costantemente i boscaioli fin quando non cedono.
I fratelli Pontipee tornano sconsolati alla loro
fattoria e Milly scopre che i sei ragazzi si sono innamorati delle sue amiche.
Sanno però che i genitori delle ragazze non acconsentiranno mai alle nozze,
così organizzano un rapimento, proprio come fecero i romani con il ratto delle
sabine.
Una valanga impedisce ai parenti di raggiungere le rapite, così passa l'inverno. Quando padri, fratelli ed ex fidanzati le raggiungono a primavera, le ragazze ormai sono a loro volta innamorate. Non resta così che un matrimonio generale.
REGIA
Luciano
Cannito firma la regia e le
coreografie dello spettacolo. Ha creato circa 80 spettacoli rappresentati nei più grandi teatri del mondo, dal
Metropolitan di New York, all’Orange
County di Los Angeles, alla Scala di Milano, al Bolshoi di Mosca, al Teatro Nazionale
di Hong Kong, all’Opera di Bordeaux, all’Opera di Avignon, al teatro Nazionale
di Tallin in Estonia, a Tel
Aviv, a Taiwan, all’Opera di Nizza. Ha diretto il Teatro San Carlo di Napoli e il teatro
Massimo di Palermo,
ha realizzato un film per il cinema (La lettera), diretto opere
liriche, musicals, spettacoli di prosa e grandi eventi come La Notte della
Taranta, show live e televisivo con 200 mila persone di pubblico.
Ha collaborato con
grandi nomi della cultura e dello spettacolo come Roberto De Simone, Carla
Fracci, Maya Plisetskaya, Lucio Dalla, Maria De Filippi, Altan, Franco
Zeffirelli, Mistilav Rostropovich.
SCENE E COSTUMI
Le scene sono firmate da Italo Grassi, artista
che lavora nei maggiori teatri d’opera del mondo. Ha una carriera
straordinaria ed è stato Direttore degli allestimenti scenici del Teatro
Comunale di Bologna e del Maggio Musicale di Firenze.
Silvia
Aymonino, geniale artista con
un curriculum infinito, firmerà i costumi di questa nuova produzione. Oltre a lavorare per il cinema e nei maggiori
teatri del mondo, ha anche collaborato
ai costumi per le olimpiadi di Londra, Rio de Janeiro e quelle invernali di
Sochi. Ha al suo attivo diversi film e tantissimi spettacoli di Opera e Balletto.
DIREZIONE MUSICALE
Peppe Vessicchio, direttore d’orchestra e
arrangiatore, non ha bisogno di presentazioni e la sua straordinaria
professionalità ed esperienza è una garanzia della qualità musicale di tutti
gli interpreti cantanti e dell’orchestra dal vivo di questa nuova edizione di
SETTE SPOSE PER SETTE FRATELLI.
PRODUZIONE
FDF Entertainment, fondata da Fabrizio Di Fiore,
produce Roma City Musical, la nuova compagnia italiana di musical che ha come
base Art Village, polo culturale a Roma tra i più grandi d’Europa con 4 mila e
500 mq, 16 sale, 1 auditorium, sale di registrazione e campus per artisti e
studenti fuori sede.
MACY GRAY
THE
RESET TOUR
produzione di VIVO CONCERTI
18
OTTOBRE 2022
La straordinaria interprete del Neo Soul MACY GRAY si esibirà martedì 18 ottobre al Teatro Brancaccio, accompagnata dalla band The California Jet Club.
Natalie Renee McIntyre, in arte Macy Gray, è nata a Canton, in Ohio, il 6 settembre 1967. Appassionata di musica fin da bambina, ha sempre coltivato il sogno di diventare una cantante. Si trasferisce a Los Angeles e inizia a esibirsi in alcuni locali jazz. Notata da alcuni discografici, viene messa sotto contratto nel 1999 e pubblica subito un album che diventerà un classico del neo soul: On How Life Is, che contiene la hit mondiale I Try, vincitrice nel 2001 ai Grammy Awards nella categoria “Best Female Pop Vocal Performance” e nominata nelle categorie “Record of the Year” e “Song of the Year”.
Continua
a riscuotere successo con la pubblicazione nel 2001 del suo secondo album, The
Id, prodotto da Rick Rubin e ricco di grandi collaborazioni, come quella con
Erykah Badu. Nel corso del decennio resta una delle voci più importanti del pop
soul e del contemporary R&B; la sua carriera continua nel 2016 , quando
torna alle radici soul jazz con l’album Stripped, un’antologia completa di
brani inediti, cover e remake.
Nel 2022 Gray è stata confermata
fra i 56 artisti che parteciperanno all'American Song Contest in rappresentanza dello stato dell’Ohio.
GIORGIO MONTANINI
UNDICEXIMO
regia di GIORGIO MONTANINI
produzione di ALTRASCENA / STAND UP COMEDY LIVE
23 OTTOBRE 2022
Undiceximo è il
titolo del nuovo monologo di Giorgio Montanini: un titolo che, oltre il
banale riferimento alla produttività artistica, nasconde un messaggio ben
preciso e contiene anche la consapevolezza di aver chiuso un percorso per iniziarne
un altro. Lo spettacolo, nato nel contesto di un evento epocale - il coprifuoco
per combattere la pandemia di Covid 19 –, racconta la consapevolezza che, oltre
a un percorso personale, c’è anche un cambiamento a livello universale. Per la
prima volta l’essere umano è realmente in balia degli eventi e incapace di
affrontare un fenomeno banalissimo, seppure nella sua straordinarietà.
Siamo venuti fuori realmente per quello che siamo:
inconsapevoli, inadeguati, indifesi. Una delusione come popolo, una delusione
come individuo. Una resa incondizionata che non risparmia nessuno e non
contempla eccezioni.
Questo
monologo è la presa di coscienza di esserci arresi come cittadini e corrotti
come persone. Uno schiaffo che ci ridimensiona come specie, ma che,
soprattutto, mi ha ridimensionato come persona. Credevo fossimo meglio, credevo
di essere meglio.
FRANCESCO RENGA
INSIEME TOUR 2022
produzione di FRIENDS&PARTNER
14
NOVEMBRE 2022
Francesco Renga torna live con Insieme Tour. «Mai come questa volta programmare un nuovo tour mi provoca così tante emozioni - racconta Francesco Renga - tanta è la voglia di tornare a cantare per la mia gente, con la mia gente! Finalmente sperare di poterli abbracciare tutti e magari non solo con lo sguardo. È un po' come tornare a vivere, una vera e propria epifania».
LA FAVOLA MIA
regia di GIORGIO PANARIELLO
produzione di FRIENDS&PARTNER
Tante risate, un pizzico di irriverenza,
attualità e grandi classici del suo repertorio: saranno questi gli ingredienti
di questo nuovo spettacolo in cui Panariello racconta e si racconta ripercorrendo
in una veste inedita e attuale i 20 anni che lo hanno visto protagonista tra
teatro, cinema e televisione.
FELICISSIMO SHOW
produzione di FRIENDS&PARTNER
21 NOVEMBRE 2022
Felicissimo show raccoglie l'eredità di
"Felicissima sera", lo show televisivo che ha visto protagonisti Pio
e Amedeo lo scorso anno su Canale 5 e che ha regalato al duo pugliese oltre il
27% di share con picchi di oltre il 29% per 5.549.000 milioni di
telespettatori.
FABRIZIO ALOISI | EMANUELE CERIPA | CECILIA FIORITI
FRANCESCO LANCIA | ANDREA LAVIOLA | FABRIZIO LOBELLO
TANIA MATTEI | FULVIO MAURA | SIMONA PETTINARI
MAURO SIMOLO
B.L.U.E.
il musical completamente improvvisato
direttore musicale FABIO PAVAN
piano FABIO PAVAN, ALESSIO GRANATO | contrabbasso GIACOMO DALL’ONGARO
batteria & percussioni DAMIANO DANIELE
disegno luci ed effetti MARIA ELENA FUSACCHIA, GIACOMO CAPPUCCI
supervisione audio SIMONE EMPLER | vocal coaching SILVIA GOLLINI
scenografie FABRIZIO MONACO, ROBERTO RONCACCIA
produzione ALTRASCENA
24 NOVEMBRE 2022
Sembra l'apertura di un musical
come tanti altri... il buio in sala, la musica che inizia il suo ritmo
incessante, le luci che si alzano. L’atmosfera si fa elettrica,
i ballerini prendono posto e gli attori guadagnano il palco.
Sembra davvero l’inizio di un
musical come tutti gli altri. Sembra. Ma non lo è.
B.L.U.E. il musical completamente improvvisato è uno spettacolo di improvvisazione
ispirato alle atmosfere, alla musica e alla narrazione tipica dei musical
di Broadway.
Ogni sera viene chiesto al pubblico di suggerire un luogo dove ambientare il musical, e il titolo del musical che vogliono vedere. Con questi soli suggerimenti, gli attori in scena creeranno all’istante il musical suggerito dal pubblico, supportati dalla band che improvviserà insieme a loro.
Storie emozionanti, personaggi memorabili, battute esilaranti,
canzoni appassionanti e coreografie… decisamente coraggiose: ogni cosa
sarà creata sul momento o, come dicono gli
anglosassoni, “out of the blue”.
Questo singolare mix tra musical e spontaneità e comicità è stato
rappresentato con enorme successo a Roma in tre stagioni premiate
da continui sold out in ogni serata, di cui l’ultima nel settembre
2015 al Teatro Sette, sotto la direzione artistica di Michele La
Ginestra, e in numerosi teatri sul territorio nazionale.
Il
musical improvvisato è un genere molto diffuso e affermato nei paesi
anglosassoni. I Bugiardini, forti di una lunga esperienza nel campo
dell'improvvisazione teatrale, hanno deciso di raccogliere in Italia la funambolica
sfida di essere contemporaneamente attori, cantanti, compositori e
ballerini.
Il
risultato è B.L.U.E. – il musical completamente improvvisato, attraverso il quale
uscirete dal teatro cantando canzoni che prima non esistevano!
Da
allora hanno creato e prodotto numerosi format originali di improvvisazione teatrale,
tra cui "Shhh - an improvised silent movie", presentato nelle
edizioni 2013 ("Must See Show 2013" - FringeReview),
2014 e 2016 (“Sell out Show” – Fringe Society) del Fringe Festival di
Edimburgo.
Attenti
all'apertura internazionale, sono stati ospiti presso i principali poli
mondiali d'eccellenza dell'improvvisazione, quali il Loose
Moose Theatre (Calgary, Canada) e il Second City (Chicago, USA). Si
sono esibiti in USA, Canada, Portogallo, Belgio, Gran Bretagna,
Francia, Germania, India.
Attivi
anche nel campo della formazione, oltre a tenere regolarmente corsi e workshop
per attori e improvvisatori, progettano e realizzano interventi di formazione in
aziende e istituzioni; tra i principali clienti: Virgin Active, Luiss, Elis/Telecom, Gruppo
L'Espresso, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
è Gothel
RAPUNZEL il musical
con CAST da definire
musiche originali DAVIDE MAGNABOSCO | ALEX PROCACCI | PAOLO BARILLARI
scene ALESSANDRO CHITI | costumi FRANCESCA GROSSI
direzione musicale e arrangiamenti DAVIDE MAGNABOSCO
coreografie RITA
PIVANO
direttore di produzione CARLO BUTTÒ
supervisione artistica ALESSANDRO LONGOBARDI
scritto e diretto da MAURIZIO COLOMBI
produzione ALESSANDRO LONGOBARDI per VIOLA
PRODUZIONI
2 DICEMBRE 2022 – 8 GENNAIO 2023
Questa fiaba, scritta dai fratelli Grimm, risale al 1812.
Nove anni fa, nel
2014, fu pubblicata una versione “musical”, inedita, messa in scena per la
prima volta in assoluto, al Teatro Brancaccio di Roma e poi in tour in tutta
Italia, con oltre 150.000 spettatori.
La sfida è diventata
un grande successo, grazie alla produzione, alla regia, agli effetti speciali,
agli attori, e anche al ritorno in teatro di Lorella Cuccarini.
Dopo nove anni in cui il mondo è cambiato radicalmente, Alessandro Longobardi, per Viola Produzioni, insieme al suo staff creativo, riporta in scena questo magnifico spettacolo dedicato al grande pubblico che ama sognare.
Gli effetti scenici,
che caratterizzano fortemente questo musical, impiegheranno nuove tecnologie ma
saranno percepiti in modo semplice e romantico,
in armonia con l’essenza
della storia. Dal
Le imponenti scenografie
di Alessandro Chiti rappresentano una rilettura in chiave moderna dei luoghi
e delle ambientazioni della classica favola medievale. L’impianto scenico
mostra oltre 15 quadri in continuo movimento grazie al lavoro di uno staff esperto
di tecnici.
Tra gli effetti
speciali non mancheranno la lunga chioma intrecciata di Rapunzel e le suggestive
lanterne che voleranno sul pubblico. I costumi sono stati ideati da Francesca
Grossi.
Nella storia ci sono personaggi assolutamente inediti, come “Rosa e Spina”, i due fiori parlanti con cui Rapunzel può confidarsi quando è rinchiusa nella torre; Segugio”, la guardia reale che si esprime solo in “Grammelot” e lo specchio “Spiegel”, che riflette la coscienza di Rapunzel e dà voce ai suoi desideri.
Rapunzel è una
storia di amore, amicizia, potere e magia che aiuta a riflettere
sull’importanza delle cose semplici che la vita ci regala.
Gothel, principessa
di un regno, a causa di una salute compromessa, comincia a vivere nell’ombra
della sorella Gretel che, bella e sana, viene designata regina al suo posto. Sentendosi
rifiutata e dominata dall’ossessione per la bellezza e la giovinezza, con le
sue arti magiche crea un fiore dallo straordinario potere: un raperonzolo
capace di donarle nuovo splendore.
Gretel, divenuta
regina, non riesce ad avere figli e il re chiede alla sorella un rimedio che
aiuti la moglie a procreare. Gothel prepara così un filtro con il fiore, in
cambio di una promessa: la figlia dovrà essere allevata e cresciuta da lei.
Nasce una bambina
chiamata Rapunzel, dai lunghi capelli biondi che posseggono lo stesso potere
magico del fiore. Rapita e richiusa in una torre da Gothel, la bimba cresce
senza alcun contatto con il mondo esterno. Ma nel giorno del suo diciottesimo
compleanno, un ladro scanzonato di nome Phil, si imbatte nella torre e i due
scappano inseguiti da Gothel. Durante la fuga, tra battaglie, inganni e
briganti, Rapunzel scopre il mondo al di fuori.
Quando la storia
sembra volgere al peggio l’amore trionfa per volgere ad un lieto fine.
Tale ossessione non
è frutto di malvagità fine a se stessa, come spesso accade nelle storie di pura
fantasia, ma ha un’origine ben precisa: a causa di una salute malferma, vive
all’ombra della sorella minore, bella e sana, che viene designata regina al suo
posto.
E così che i capelli
magici di Rapunzel, diventano la sua medicina per restare eternamente giovane.
“La mia vita è lei” è il pezzo che canta Gothel esprimendo il suo sentimento
materno ma nello stesso tempo maligno e morboso, verso la principessa.
I CARTA BIANCA
SIAMO POSITIVI
con la partecipazione di SARA SANTOSTASI
aiuto regia SONIA
MERCHIORRI
costumi VALENTINA
GIURA | Scene NAZARENO
MATTEI
testo e regia di DANIELE GRAZIANI e LUCIO
DAL MASO
produzione
GIANLUCA CASSANDRA per OPERA
7 DICEMBRE 2022
Finalmente, dopo due anni di costrizione e chiusura a causa
della Pandemia Covid-19, si è tornati alla riapertura. La voglia di tornare a
vivere la nostra quotidianità si fa sentire. Oltre a questo, anzi, ancora di più,
si fa sentire la voglia di tornare a quella spensieratezza e a quella gioia
che, per due anni, ci è stato impossibile vivere. Ed è proprio questo lo
spirito con cui I Carta Bianca tornano sul palco, con il testo inedito
"Siamo Positivi”. Il titolo può risultare ingannevole, in quanto
sembrerebbe ricatapultarci all’interno di quel momento buio per il mondo che
tutti vogliamo lasciarci alle spalle. Ma il significato è ben altro. Lo
spettacolo è un inno al ritorno alla nostra quotidianità, a quelle piccole cose
che abbiamo sempre dato per scontate, ma che ci sono state tolte. È un inno
alla risata, al non prendersi troppo sul serio, e all’acquisire quella capacità
di ironizzare, senza svilire, anche su quanto di più grave possa capitarci
nella vita. Con il chiudersi della situazione di allarme, molte sono state le
proposte di spettacolo riguardo l’emergenza sanitaria. Ma “Siamo Positivi”
propone una veste nuova, grazie all’imprinting inconfondibile di Daniele
Graziani e Lucio Dal Maso, che, nei loro spettacoli, sono sempre in grado di
trovare l’equilibrio perfetto tra la tenacia delle cose antiche, per dirla con
Gaber, e tutte le novità e la freschezza che il progresso e il futuro ci
possono portare.
ELIO
CI VUOLE ORECCHIO
ELIO CANTA E RECITA ENZO
JANNACCI
drammaturgia
GIORGIO GALLIONE
arrangiamenti
musicali PAOLO SILVESTRI
con ALBERTO TAFURI
pianoforte | MARTINO MALACRIDA batteria
PIETRO MARTINELLI basso e contrabbasso | SOPHIA TOMELLERI sassofono
GIULIO TULLIO trombone
light
designer ALDO MANTOVANI | scenografie
LORENZA GIOBERTI
costumi ELISABETTA MENZIANI
regia GIORGIO GALLIONE
produzione AGIDI - International Music and Arts
8
DICEMBRE 2022
Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente.
Jannacci è anche
l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle
periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro
dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi
picareschi e borderline, ai confini del surreale.
“Roba minima”,
diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma
anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente.
Un Buster Keaton
della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato,
reinterpretato e “ricantato” da Elio.
Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora: Alberto Tafuri al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra.
Uno spettacolo
giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.
“Saltimbanco non guardare, saltimbanco non toccare, non cercare di
capire, che un sorriso dalla terza fila non arriva mai. E il teatro non si
tenta, e la vita non si inventa, saltimbanchi si diventa si... ma poi...
saltimbanchi si muore. Opla!”
Enzo Jannacci
Uno spettacolo un po’ circo un po’ teatro canzone, dove una band di
cinque musicisti, grazie agli arrangiamenti di Paolo Silvestri, permetterà ad
Elio, filosofo assurdista e performer eccentrico, di surfare sul repertorio
dell’amato Jannacci, nume tutelare e padre putativo di quella parte della
storica canzone d’autore che mai si è vergognata delle gioie della lingua e del
pensiero o dello sberleffo libertario, e che considera il Comico, anche in
musica, non come un ingrediente ciecamente spensierato ma piuttosto un potente
strumento dello spirito di negazione, del pensiero divergente che distrugge il
vecchio e prepara al nuovo. Sovversione del senso comune, mondo alla rovescia,
ludica aggressione alla noia e ai linguaggi standardizzati e che, contemporaneamente,
non teme di creare disagio o generare dubbi.
Così, nel panorama infinito delle figure che abitano l’universo
Jannacci trovano posto anche personaggi dolenti, clown tristi e inadeguati che
spesso inciampano nella vita. Il nostro spettacolo sarà perciò un viaggio in
questo pantheon teatralissimo, dove per vivere “ci vuole orecchio” e dove, da
saltimbanchi si vive e si muore… Opla!
“Ci
vuole orecchio” non è un omaggio, ma una ricostruzione di quel suo
mondo di nonsense, comico e struggente (…)
È un
viaggio dentro le epoche di Jannacci, perché non è stato
sempre uguale: tra i brani c’è La luna è una lampadina, L’Armando, El
purtava i scarp del tennis, canzoni che rido mentre le canto. Ne
farò alcune snobbate, Parlare con i limoni, Quando il
sipario calerà. Perché c’è Jannacci comico e quello che
ti spezza il cuore di Vincenzina o Giovanni
telegrafista, risate e drammi. Come è la vita: imperfetta. E
nessuno meglio di chi abita nel nostro paese lo sa.
(…)
Una
volta ci siamo incrociati negli studi Rai. Lui ha
bofonchiato qualcosa, io pure, lui non ha capito, io nemmeno.
Sono un timido. Mai avrei avuto il coraggio di dirgli “sono un tuo fan”.
Questo è il solo contatto che ho avuto con Enzo Jannacci. (…) Ma una
curiosità c’è: mio papà era stato suo compagno di classe, me ne parlava,
me lo faceva ascoltare e mi faceva già ridere. Da adulto mi
ha affascinato la dignità del comico che ha portato nella
canzone d’autore e lo stile surreale della sua risata, che poi era il
clima del Derby, il cabaret di Milano, che per ragioni
anagrafiche ho mancato. Col senno di poi rimpiango di non avere avuto dieci
anni di più: gli anni 70, dilaniati dal terrorismo, sul piano artistico sono
stati tra i più liberi e rivoluzionari. In quegli anni ci sono tutti i miei
dèi, uno di questi è proprio Enzo Jannacci.
(dall’intervista ad Anna Bandettini,
su Repubblica)
GLORIA
FOREVER IL TOUR
produzione
FRIENDS&PARTNER
14
DICEMBRE 2022
Considerato come uno dei più grandi cantautori del panorama musicale italiano, dopo aver venduto oltre 80 milioni di copie ed essersi esibito sui palchi di tutto il mondo, Umberto Tozzi annuncia al suo pubblico “GLORIA FOREVER il tour”, che lo porterà al Teatro Brancaccio il 14 dicembre 2022
Nel corso dell’anno verrà celebrato l’incredibile catalogo di un artista che ha
fatto la storia della musica italiana: dalle sue più famose e intramontabili
hit, fino ad arrivare a quei brani meno noti al grande pubblico, tutti da
riscoprire.
BLU NOTTE presenta
CASANOVA OPERA POP
il Musical di Red Canzian
musiche RED CANZIAN | lyrics MIKI PORRU
story MATTEO STRUKUL
con
GIAN MARCO SCHIARETTI | ANGELICA CINQUANTINI | GIPETO
MANUELA ZANIER | PAOLO BARILLARI | JACOPO SARNO
ROBERTO COLOMBO | ANTONIO ORLER | SILVIA SCARTOZZONI
ROSITA DENTI | ALICE GRASSO
regia originale EMANUELE GAMBA
resident director, direzione canti CHIARA CANZIAN
coreografie ROBERTO
CARROZZINO e MARTINA NADALINI
progettazione costumi DESIRÈE COSTANZO
realizzazione costumi ATELIER STEFANO NICOLAO
produzione esecutiva RETROPALCO
10
- 22 GENNAIO 2023
Dopo
la serie di date in anteprima in sole 6 città, con le quali ha voluto riaprire
la stagione dei teatri all’inizio di quest’anno, Casanova Opera Pop torna
da dicembre 2022 con un tour di oltre 60 repliche, che lo porterà per la prima volta a ROMA, nella nuova
stagione del Teatro Brancaccio, dove andrà in scena dal 10 al 22 gennaio 2023.
Dice Red Canzian: “Ho cullato a lungo l’idea di comporre un’opera musicale dedicata alla Città di Venezia, forse l’unica al mondo di tale notorietà a non avere un ‘suo’ musical, e a Giacomo Casanova, uno dei personaggi italiani universalmente conosciuti, ma finora raccontato in una chiave sempre un po’ monotematica, quella del libertino impenitente, mentre io volevo rappresentarlo nelle tante sfumature che fanno di lui una delle figure storiche più interessanti che l’Italia e Venezia in particolare possono vantare. Poeta, alchimista, libertario, diplomatico e “occhi” della Repubblica di Venezia, una figura chiave ai tempi della Serenissima”.
Casanova Opera Pop, con la regia originale di Emanuele
Gamba - la cui esperienza va
dalla prosa (è Direttore Artistico del Teatro Goldoni di Livorno), all’Opera
(con Claudio Abbado), al teatro musicale (Spring
Awakening, I Promessi Sposi di
Guardì) - racconta Giacomo Casanova in un’età intorno ai 35 anni, al
rientro dall’esilio e strenuo difensore di Venezia dai giochi di potere che la
vorrebbero venduta allo straniero.
Casanova Opera Pop è prodotto da Blu Notte, ovvero dallo stesso Red
Canzian, che in questo ruolo segue la Direzione Artistica, e da sua moglie Beatrix Niederwieser, che dello
spettacolo segue tutti gli aspetti operativi, avvalendosi della collaborazione
di Retropalco alla
produzione esecutiva. Completa il team operativo Chiara Canzian, resident director in tour, vocal coach e walk-in
cover di tre personaggi. Un irrinunciabile apporto alla messa a punto dello
spettacolo deriva dal coinvolgimento del guru
riconosciuto nel teatro musicale mondiale, Nick
Grace produttore o consulente di tutti i più grandi successi internazionali
(per citarne solo alcuni: Mamma Mia!,
Cats, Blue Man Group, Walking With
Dinosaurs, Tina e decine di
altri), insieme ai suoi fidati e altrettanto stimati collaboratori, ovvero il
coreografo Anthony Van Laast (Sister Act, Mama Mia!, Tina-The Tina
Turner Musical, alcune produzioni fra le tante che gli sono valse
nomination e Awards) e della regista associata/coreografa Caroline Canters (Cats).
A loro si
affianca Gian Pietro Muraro, già
stilista di riferimento per alcuni dei marchi di moda italiana di maggior prestigio
in ambito internazionale, specializzato nella creazione di costumi in maglia.
Dice ancora Red Canzian: “Ho pensato a Casanova Operapop con lo sviluppo dell’opera all’Italiana, nella quale la storia e i personaggi prendono forma attraverso la musica e le parole delle canzoni, scritte da Miki Porru, e dove i dialoghi punteggeranno il racconto in pochi momenti, seppur importantissimi. Per rendere lo spirito epico delle composizioni, arrangiate magistralmente da Phil Mer, abbiamo registrato l’Orchestra Sinfonica di Padova e del Veneto, diretta dal Maestro Carmelo Patti, fusa con i suoni moderni di una band“.
Con loro in scena, a dipingere il
quadro di una Venezia la cui storia e salvezza si giocano fra i bácari popolati
da varia umanità e i ricchi Palazzi del potere, una serie di personaggi dalle
sfaccettature diverse. Quindi un pacioso e brontolone Frate Balbi, interpretato da Paolo
Barillari; il fidanzato offeso Alvise
pronto a sfidare Casanova a duello e il nobile Mocenigo entrambi interpretati da Jacopo Sarno; il perfido Zago
al quale Roberto Colombo presta il
volto e una fisicità trasformata dalla perfidia; il Doge Loredan e il nobile di lignaggio e di cuore Bragadin, entrambi interpretati da Antonio Orler; fino al vasto mondo
femminile tanto affascinato da Casanova, quanto indispensabile a sciogliere i
nodi della storia. Quindi Elena da
Padova, la cortigiana favorita di Casanova interpretata da Silvia Scartozzoni; la bella Rosa, padrona della Cantina Do Mori e
capace di interpretare i segnali che nascondono le oscure trame, nelle cui
vesti troviamo Rosita Denti; infine
la malinconica e sfortunata Gretchen,
con il volto di Alice Grasso,
cameriera della Contessa e vittima predestinata della perfidia dell’Inquisitore
e dell’asservito Zago.
EMILIANO LUCCISANO
BOOM
produzione GIANLUCA CASSANDRA per OPERA
scritto, diretto ed interpretato da EMILIANO
LUCCISANO
produzione GIANLUCA CASSANDRA per OPERA
16
GENNAIO 2023
GIORGIO
ADAMO | MARCO STABILE
ANTONIO MELISSA | VALENTINA NASELLI | PAOLO GATTI
JACOPO SICCARDI | RICCARDO SARTI
VLAD DRACULA il Musical
canzoni originali di
SIMONE MARTINO | ARIO AVECONE e MANUELA SCOTTO PAGLIARA
drammaturgia e dialoghi di ARIO AVECONE e MANUELA SCOTTO PAGLIARA
musiche di scena di ARIO AVECONE e SIMONE MARTINO
ensemble
GIOVANNI QUARANTA | ARIANNA RICCIARDI | CASSANDRA PEPE
aiuto regia
e dinamica scenica ANTONIO MELISSA
scenografie
DARIO MATRONE / Costumi MYRIAM SOMMA
luci ALESSANDRO CASO
vocal coach
ADRIANO SCAPPINI
/ acting coach ANTONIO
SPERANZA
amministrazione
di compagnia ROSSELLA MASSARI
scenotecnica DIETRO LE QUINTE
booking e
marketing GIOVANNA GATTINO
Coordinamento
Tecnico ALESSANDRO CASO
direzione
tecnica di compagnia ANTONIO BUONINCONTRI
Direzione
Audio e Fonica ENZO SIANI
Foto in
studio EOLO PERFIDO /
Foto di scena VALERIO DE FELICIS
Video GUGLIELMO LIPARI / Studio di registrazione TREES STUDIO
scritto e diretto da ARIO AVECONE
produzione WORKINMUSICAL
24 - 29 GENNAIO 2023
Protagonista di una serie
infinita di adattamenti teatrali e cinematografici e fonte inesauribile di
ulteriori opere letterarie, che l’hanno fatto conoscere anche ad un pubblico
per il quale non era stato inizialmente pensato, ha resistito nel tempo,
immortale, un po’ come il suo personaggio.
La colonna sonora in stile
hollywoodiano, strizza l'occhio ai grandi compositori da film. Le canzoni
originali attraversano con eleganza tanti generi musicali, dal pop al rock,
alla modern ballad, senza mai perdersi in inutili virtuosismi e lasciando che,
insieme alle musiche, siano sempre funzionali alla storia.
L’allestimento scenico
curato da Dario Matrone e l’uso
delle luci di Alessandro Caso sono
in stile post-industriale ed evocano da un lato i miti della filmografia, come
Mad Max, dall'altro le più recenti rivisitazioni dei romanzi di fine ottocento,
come lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie o la saga di Twilight.
La cura degli abiti e dei dettagli, ideati da Myriam Somma, tutti in stile ma perfettamente avulsi da qualsiasi
periodo storico di riferimento, sono segno di una ricerca personale e
innovativa che cerca di conformarsi allo scorrere della storia e del tempo.
Una strana nebbia attanaglia un piccolo paese a nord dell’Inghilterra in
una morsa di paura a causa di inspiegabili morti e sparizioni. Il Prof Van Helsing (interpretato da
Christian Ginepro - “Charlie e la
fabbrica di cioccolato”, “Cabaret”, “A qualcuno piace caldo”, “Rocco
Schiavone”), alchimista fiero e razionale da sempre alla ricerca di un nesso
tra scienza e occulto, cerca un metodo logico per dare senso a tutti questi
misteri.
Sotto osservazione il paese di Whitby, luogo ameno e blindato in cui si
muovono strani personaggi ma soprattutto il luogo in cui sorge la dimora del misterioso magnate
straniero, il Conte Vlad Tepes
(interpretato da Giorgio Adamo - “Jesus Christ Superstar”,
“We Will Rock You”, “Siddharta”).
Lui è il male ma è anche
l'uomo che cerca l'amore in ogni modo e con tutti i mezzi possibili. Lui è
l'uomo che perse la sua sposa nel passato a causa della sua assenza e,
obbligato all'eternità, cerca nella società che lo circonda altre donne che
possano colmare quel vuoto, destinandole ad una vita dannata e senza amore. Fin
quando casualmente viene a conoscenza dell’esistenza di una donna, Mina Murray (interpretata da Arianna Bergamaschi - “La Bella e la
Bestia”, “Pinocchio”, “Il Mago di Oz”, “Murder Ballad”), in cui Vlad
rivede la reincarnazione della sua amata Elizabeth.
A Vlad si accompagna la figura della Contessa Justina, personaggio non presente
nel racconto di Stoker, che apre e chiude lo spettacolo, ed è il simbolo delle
spose dimenticate nel tempo dal Conte. Dal suo
dolore di donna ferita nasce la storia. Una storia che racconta del suo
incontro con il giovane giornalista Jonathan
Harker (interpretato
da Marco Stabile - “Kinky Boots”, “Jersey
Boys”, “Dirty Dancing”,
“Grease”, “Colorado”, “Domenica In”), che per brama di
successo rischia di perdere l'amore della moglie Mina Murray. L’ambizioso
giornalista d’assalto, giunto alla fabbrica di Vlad Tapes deciso ad occuparsi
del più grande scoop giornalistico della sua
carriera, sparisce nel nulla e sulla sua scomparsa indagano il Dottor John Seward (interpretato da Paolo Gatti - “Un Medico in Famiglia
6”, “I Cesaroni 4”, “Siddharta”, “Canto di Natale”), e il suo collaboratore Strattford, (interpretato da Jacopo Siccardi
- “Hair”, “A Christmas Carol”, “Murder Ballad”, “Amalfi 839AD”).
Ma la storia racconta di un
altro incredibile incontro, quello con l'inventore Renfield (interpretato
da Antonio Melissa - “La Divina Commedia”, “Uomo tra gli uomini", “Rosso
Napoletano”, “Actor Dei”) un uomo che per raggiungere i suoi sogni professionali di
scienziato abbandona la figlia Lucy Westenra, (interpretata da Valentina Naselli - “Jesus Christ
Superstar”, “Mamma Mia”, “Sister Act”, “Murder Ballad”) e per questo
cade nella solitudine e nella depressione. Un uomo dalla doppia personalità, la cui anima
oscura, ombra ed ispirazione, è interpretata da Riccardo Sarti (“La Duchessa di Chicago”, “Artemisia”, “Al
cavallino bianco”, “Titanic”).
L’opera piacerà sicuramente agli appassionati del genere, ma ammicca
anche a chi ama indagare, a chi ama capire e svelare piano piano i dettagli di
un intrigo ricco di suspense, dove il tempo gioca un ruolo fondamentale ed
esiste solo in relazione ad un luogo, ad una emozione ad un incontro.
“Durante la prima pandemia decisi di rileggere dopo anni alcune opere. Tra questi attirò particolarmente la mia attenzione il noto romanzo epistolare Dracula, sia nella
versione di Bram Stoker che in quella scandinava. Da questa esperienza letteraria
e dalle sensazioni di angoscia che stavamo attraversando,
è nata l’ispirazione per creare e raccontare una nuova storia sul
vampiro più famoso del mondo: rivisitata,
attualizzata e resa in forma di musical.
Quello che stavo vivendo, le
paure, le inquietudini, la rabbia, la solitudine che l’animo umano può provare in quello
stato di difficoltà pandemica, hanno fatto emergere un senso di abbandono e allo stesso tempo una forza di
reazione a quello che ci circondava. Così ho ripreso il testo originale,
trovando tanti spunti ed elementi da approfondire, in particolare l’eterno
scontro tra il bene e il male.
Questo dualismo
è l’anima della riscrittura del testo e della regia di Vlad Dracula, dove ogni
personaggio è curato nei minimi particolari. Le loro anime si rivelano spesso contaminate, ambigue e impure pur presentando una loro fragilità
di base. Su questo si gioca il grande scontro tra
luce ed ombra, dove la magia, la scienza e soprattutto l’amore e la passione
sono i veri protagonisti.
Un altro grande tema che ho
voluto affrontare è il rapporto tra l’uomo e il
tempo. La sua relatività e variabilità,
che rende ognuno di noi capace di allargare i momenti belli e stringere quelli
brutti, e viceversa. Un modo per esorcizzare forse l’impossibilità che abbiamo
di rallentarlo davvero.
La mia speranza non è tanto di fornire risposte, ma piuttosto
di far emergere domande tra gli spettatori. Il modo
migliore per rendere un’opera allo stesso tempo spunto
di riflessione, ma anche momento di
divertimento e di puro intrattenimento”.
Ario Avecone
SUPERMAGIC 2023
Festival internazionale della Magia - 19ª edizione
INCANTESIMI
testi di REMO PANNAIN
disegno luci di PAOLO M. JACOBAZZI | organizzazione
di SIMONE
ANGELINI
31
GENNAIO - 12 FEBBRAIO 2023
Torna a Roma il migliore
spettacolo di grande magia dal vivo Supermagic 2023 Incantesimi, la
diciannovesima edizione del più applaudito festival internazionale della magia.
Un evento teatrale unico che approda al Teatro Brancaccio con i più grandi
artisti prestigiatori, illusionisti, manipolatori e trasformisti, provenienti
da tutto il Mondo, per far vivere al pubblico un’indimenticabile esperienza.
Uno spettacolo ancora più magico
dei precedenti e un nuovo cast di artisti tra i più famosi al mondo, campioni e
talenti dell’arte magica per far entrare il pubblico nella dimensione dove
l’ordine naturale delle cose è stravolto, dove le certezze sono sospese, dove è
possibile vivere il fantastico e sognare ad occhi aperti.
Uno straordinario viaggio in
un mondo sospeso tra logica e fantasia, in cui ogni esibizione racconta il
desiderio di evasione e di superamento della realtà per entrare in una
dimensione dove tutto può accadere. Supermagic è l’evento magico dell’anno. Uno
spettacolo pensato per risvegliare la capacità di lasciarsi sorprendere degli
adulti, ma anche per coinvolgere e affascinare i bambini che sono già nel mondo
della meraviglia.
Sorprendenti effetti speciali,
scenografie mozzafiato, musiche originali e inedite illusioni renderanno anche
questa diciannovesima edizione di Supermagic un evento memorabile da non
perdere.
Supermagic si è aggiudicato il riconoscimento come “Migliore spettacolo di magia” assegnato dalla “Fédération Internationale des Sociétés Magiques” in quanto offre l’eccellenza dei prestigiatori e illusionisti premiati al campionato mondiale delle arti magiche o che hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali.
TUTTI PARLANO DI JAMIE il Musical
musiche e
orchestrazioni di DAN GILLESPIE SELLS | libretto di TOM MACRAE
da un’idea originale di JONATHAN BUTTERELL
con
BARBARA COLA | FRANCO MANNELLA | LUDOVICA DI DONATO
LISA ANGELILLO | BENEDETTA BOSCHI | UMBERTO NOTO
MICHELE SAVOIA | SEBASTIAN GIMELLI MOROSINI
ensemble
GIOVANNI ABBRACCIAVENTO
| ELENA BARANI
| ROBERT EDIOGU
GIOVANNI ERNANI DI TIZIO
| ERICA MARINIELLO
| GIUSEPPE MENOZZI
MATILDE PELLEGRI
| GIOVANNA TINO
scene ALESSANDRO CHITI
costumi FRANCESCA GROSSI
direzione musicale DINO SCUDERI
supervisione artistica e coreografie LACCIO
adattamento e regia PIERO DI BLASIO
produzione ALESSANDRO LONGOBARDI per VIOLA PRODUZIONI
in accordo con RGM PRODUCTIONS
14 FEBBRAIO – 5 MARZO 2023
Edizione italiana
del pluripremiato musical Everybody’s talking about Jamie è una storia
di formazione moderna per una generazione alla ricerca della sua “vera”
identità, che vuole affermare sé stessa al di là del genere, dell’orientamento
sessuale e delle convenzioni sociali. Una storia, come già avvenuto per Billy Elliot, che parte da un piccolo
paese inglese per portare la sua rivoluzione “gentile” in giro per il mondo.
Giancarlo Commare veste gli
scintillanti panni di Jamie, attore rivelazione delle ultime stagioni
televisive e cinematografiche, dalla serie Skam
Italia al film Maschile singolare,
dal Paradiso delle Signore alla serie
Sky Original Romulus 2 a quella di
Rai1 Rinascere nel ruolo di Manuel
Bortuzzo.
Barbara Cola, cantante e
interprete di svariati musical, con la sua voce potente interpreta il ruolo di
Margaret New, la mamma di Jamie; l’attore e doppiatore Franco Mannella è
Hugo, alias la drag queen Logo Chanelle; Ludovica Di Donato, attrice
e affermata TikToker, interpreta Ray, l’amica del madre di Jamie.
L’attrice e cantante Lisa Angellilo è Miss Hedge, la severa
insegnante di Jamie; Pritti, l’amica del cuore di Jamie è Benedetta Boschi.
Umberto Noto interpreta il ruolo di una delle drag e del Padre di Jamie;
le altre due drag del locale Legs Eleven sono Michele Savoia e Sebastian
Gimelli Morosini.
Lo spettacolo,
diretto da Piero Di Blasio (che ne ha curato anche l’adattamento), mette
in scena nel classico stile del Musical Theatre, un testo divertente ma anche
commovente con canzoni pop e coreografie originali; uno stile fresco, giovane
ed immediato che, grazie alla sua forza ed energia, riesce a travolgere il
pubblico con il suo messaggio di inclusività e libertà.
Le musiche originali composte da Dan Gillespie Sells, leader della band
inglese “The feeling” attiva dalla seconda metà degli anni ’90, rispecchiano il
movimento pop progressive di quegli anni, miste al nuovo soft-rock, creando
un'alchimia di musica e testi che catturano immediatamente il pubblico. “Puro pop britannico” come il
compositore ama definire la colonna sonora di Tutti parlano di Jamie, con
qualche riferimento a band della scena pop inglese anni ‘80 come i celeberrimi Frankie Goes to Hollywood.
Le coreografie di Laccio
attingono da diversi generi: dal vogueging e waacking degli anni ’60/’70, con
movenze glamour e femminili, alla street dance dei ghetti dai tratti più mascolini.
Stili apparentemente lontani in un dialogo volto a celebrare le diversità e a
comunicare qualcosa di nuovo e unico come Tutti parlano di Jamie.
Viola Produzioni, detentrice per l’Italia dei diritti
dello spettacolo, per mettere in scena questo testo ha aspettato questo preciso
momento storico, con un tessuto sociale pronto per poter comprendere i messaggi
importanti dello spettacolo.
La produzione
italiana è l’unica autorizzata dall’originale anglosassone a mettere in
scena una versione dello spettacolo completamente nuova: dalle scene ai
costumi, dalle coreografie alla regia, senza però intaccare l’integrità di
musica e testo.
Per l’occasione sono
state messe insieme le figure artistiche più rappresentative del settore e le
più adatte ad un musical come Tutti parlano di Jamie e il collaudato cast
creativo delle produzioni del Teatro Brancaccio: la regia dello spettacolo è di
Piero Di Blasio, già regista del musical La Piccola Bottega degli
Orrori, che per primo ha creduto nel progetto; le coreografie e la
supervisione artistica sono firmate da Laccio che approda al musical per
la prima volta, con grande successo.
La direzione musicale è del Maestro Dino Scuderi,
direttore musicale di tanti musical italiani come oltre che compositore di
musiche per il teatro e il cinema. Le scenografie sono firmate dal
pluripremiato Alessandro Chiti. I costumi sono stati affidati a Francesca
Grossi,. Il disegno luci è di Emanuele Agliati, il disegno suono è
di Emanuele Carlucci.
LA TRAMA
Tutti parlano di Jamie racconta le vicende
di Jamie, un adolescente che vive nella tranquilla cittadina di
Sheffield, nel nord dell’Inghilterra. Va a scuola, come tutti i ragazzi della
sua età, ma a differenza loro, Jamie ha un sogno ambizioso: essere libero di
esprimere sé stesso anche attraverso abiti femminili.
Non è solo la scelta
di voler diventare una Drag Queen, come crede all’inizio, a renderlo “diverso”,
ma soprattutto la voglia di normalità nella diversità, come scoprirà alla fine.
Ogni persona è unica e irripetibile… è il “glitter sopra il grigio di città”.
Abbandonato dal
padre, ma supportato dall’amorevole madre Margaret, dalla sua migliore amica
Pritti e da un mentore eccentrico (Hugo – Loco Chanelle), Jamie scopre il gusto
della libertà: la libertà di essere se stessi. Tra una professoressa un po’
dura (Miss Hedge), una “zia” particolare (Ray, la migliore amica della mamma),
il bullo della scuola (Dean) ed una classe di compagni scatenati, Jamie si
avvierà al ballo di fine anno con una sola idea in mente: presentarsi come la
migliore e più reale versione di sé, distruggendo convinzioni e costrizioni e
abbattendo il muro più alto e duro di tutti, quello del giudizio.
Jamie non è uno
studente “diverso”, ma un concetto, un seme, un’idea che vuole instillarsi
nella mente di tutte le persone. Jamie non vuole sbandierare il suo
orientamento sessuale, ma solamente essere libero di indossare abiti che lo
rappresentino: abiti considerati femminili. Non ha paura della gente e di
quello che potrebbe pensare e combatte i bulli col sorriso.
NOTE DI REGIA
Jamie è stata una
folgorazione. Un innamoramento non adolescenziale, ma adulto e maturo. Uno di
quelli consapevoli che crescono esponenzialmente dopo il primo fuoco iniziale.
Così, da una mail
mandata in una notte di Agosto del 2019, mi sono ritrovato negli uffici delle
Nimax a Londra a discutere e lottare per portare Everybody’s talking about
Jamie in Italia.
Non è stato tutto
facile e non è stato tutto immediato, perché un “figlio” come Jamie ha bisogno
di attenzioni, di fiducia, ma anche di tanta consapevolezza. Quella non è mai
mancata, anzi…
Per questo siamo
finalmente a teatro con la versione italiana dopo tre anni. Tre anni di fatica,
di lotte, di discussioni, di amore, di rispetto e di fiducia incondizionata
verso ogni anima che è entrata in contatto con il mondo Jamie.
Che cosa si vedrà di
questo “travaglio”, visto che parliamo di figlio, nella regia di Jamie… beh,
tutto.
Questo spettacolo
non può essere una scampagnata in collina. Non può essere una serata lustrini e
paillettes e poi tutti a letto dopo Carosello. Questo spettacolo è un pugno in
pancia. È uno schiaffo in faccia dato da delle splendide mani con unghie
curatissime e grande stile. È una coccola per il cuore che solo un tacco 15 può
dare.
Scegliere il cast,
renderli partecipi delle reali intenzioni di questo musical talmente moderno da
fare il giro è diventare un classico, portarli ad emozionarsi con me, come è
successo a me, è stato il compito più bello e difficile della mia breve
carriera.
Non si può pensare
di mettere in scena uno spettacolo come questo, solo muovendo le masse, o
gestendo le battute, o confezionando pacchetti perfetti. Con Tutti parlano
di Jamie ti devi sporcare le mani. Devi sbagliare, devi avere coraggio,
devi prenderti i tuoi tempi, le tue responsabilità. Perché non si sta
raccontando una storia possibile, ma una vita vera.
E quella stessa
verità va rispettata e omaggiata. Ogni sera. Ad ogni sorriso. Ad ogni applauso.
Jamie New ha bisogno di doveroso rispetto, incondizionato amore e una
scorpacciata infinita di sorrisi.
Insieme allo
scenografo Alessandro Chiti abbiamo lavorato proprio per rendere unico il
nuovissimo allestimento tutto italiano. Sì, perché la nostra sarà la prima
versione “no replica” tra tutte quelle in scena in questo momento.
La stretta
collaborazione tra lo staff creativo italiano e quello inglese ha portato alla
genesi di uno spettacolo nuovo e unico, che mantiene intatto lo spirito del
successo inglese (oltre alla struttura drammaturgica e alle canzoni), ma lo
arricchisce di una esperienza teatrale tutta italiana, strizzando l’occhio alla
società post industriale, narrata da Ken Loach, mischiato al glamour del mondo
Drag dagli anni ’70 ad oggi.
Piero Di Blasio
NOTE DI COREOGRAFIA
Il
musical Everybody’s talking about Jamie prende ispirazione da una storia
vera, la storia di Jamie New un ragazzino di 16 anni omosessuale che contro
ogni stereotipo lotta per raggiungere il proprio sogno!
Essere
libero di essere e di indossare quello che vuole, quello che più lo
rappresenta. Passando dalla voglia di diventare Drag Queen a quella di essere
un semplice e accettato ragazzo che ama indossare un abito considerato da
donna.
Per
rappresentare al meglio questo mondo, ci facciamo ispirare dal vogueing e dal
waacking, due stili nati tra gli anni ‘60 e ‘70 in America proprio nella
comunità LGBTQ+, che attraverso delle movenze “femminili” ispirate al
mondo della moda e delle star, davano libero spazio e sfogo alla comunità di
esprimersi senza freni all’interno dei club e delle ballroom, liberi di
esprimersi proprio come il nostro Jamie.
Altra
fondamentale fonte di ispirazione è stata la Street Dance, anch’essa nata
alla fine degli anni ‘70 in America come espressione della cultura di strada
dei ghetti, da sempre riconosciuta come uno stile molto mascolino che ci ha
aiutato a rappresentare la parte antagonista della nostra storia, ma non solo,
fondendo questi stili abbiamo provato a dimostrare come due mondi così
apparentemente lontani possano comunicare e creare un atmosfera unica e
inclusiva, proprio come la storia che vogliamo raccontare.
Laccio
Tutti
parlano di Jamie
il musical nasce a Londra con una versione scenografica molto particolare,
direi astratta, ma anche molto statica.
Altre
versioni realizzate sono sempre una replica della versione originale.
In
Italia, per la prima volta, ho avuto il piacere di inventarmi, insieme al
regista, una versione nuova e completamente diversa, dove elementi scenografici,
in continuo movimento, si fondono con il ritmo musicale incalzante e diventano
protagonisti insieme agli attori/ ballerini, contribuendo non solo a accennare
ambienti, ma anche a scandire tempi e spazi.
Fondamentale
l’uso sapiente delle luci, che evocano atmosfere tra il realismo metropolitano
della provincia inglese e il mondo luccicante del drag/musical.
Alessandro Chiti
L’ispirazione dei costumi arriva dal sentimento che hanno
suscitato in me i personaggi.
Essendo questa una storia vera e collocata nei nostri giorni,
i colori e l’idea di costume si realizza mettendomi nella testa di un ragazzo
che lotta per riuscire a tirar fuori ogni colore e dolore che ha dentro di sé.
Francesca Grossi
NUOVO SPETTACOLO
produzione VENTIDIECI
27 FEBBRAIO 2023
Dopo i sold out della passata stagione Angelo Duro torna a
calcare il palcoscenico del Teatro brancaccio con il suo nuovo one man show che
ci farà ridere, riflettere e, forse, anche cambiare.
Palermitano purosangue, Angelo Duro è un comico con un
carattere iperrealista e controverso, seguitissimo dal pubblico per la sua
ironia cinica e imprevedibile.
E’ conosciuto ai più per la grande notorietà che ha
ottenuto nel programma televisivo “Le Iene” su Italia 1, dove con “Nuccio-Vip”
prima, e con “il Rissoso” e “I sogni di Angelo” poi, riusciva a ottenere i
picchi di audience in ogni puntata. In seguito, si è affacciato anche al
cinema, nel film “Tiramisù” con Fabio De Luigi. E’ divenuto in pochi anni una
delle più influenti personalità sui social network, seguito da quasi due
milioni di followers.
I suoi video su facebook raggiungono milioni di persone e
contano milioni di visualizzazioni, con centinaia di migliaia di commenti e
likes, a testimoniare che sono in molti a pensarla come lui su tanti argomenti
e che approvano il suo modo di vedere la vita.:
CHECCO ZALONE
AMORE + IVA
scritto da LUCA MEDICI, SERGIO MARIA RUBINO, ANTONIO IAMMARINO
Organizzazione generale LUCIO PRESTA, NICCOLÒ PRESTA, GIANMARCO MAZZI
Produzione prodotto da ARCOBALENO TRE | MZL
8
– 29 MARZO 2023
Prodotto da Arcobaleno Tre e MZL, con l’organizzazione
generale di Lucio e Niccolò Presta insieme a Gianmarco Mazzi, il nuovo tour di
Checco Zalone durerà un anno e approderà al Teatro Brancaccio dall’8 marzo
2023.
Amore + Iva è uno spettacolo totalmente inedito in cui musica, racconti, imitazioni e parodie saranno accompagnati dall’inconfondibile ironia di uno degli artisti più caleidoscopici e amati dal pubblico italiano.
Il brano è scritto da Luca Medici,
Antonio Iammarino, Giuseppe Saponari, Sergio Maria Rubino. Etichetta musicale:
Officina Musicale. Edizioni: MZL. Cover: Dionisio Beatrice. Disegni: Filippo
Marcelli. Montaggio: Luca De Nicolo. Post produzione: Inlusion Creative Hub.
Comico,
attore, showman, imitatore, cantautore, musicista, cabarettista, sceneggiatore
e regista italiano, Luca Medici esordisce su Telenorba con il personaggio che
lo rende celebre, Checco Zalone, prima di approdare a Zelig e farsi conoscere al grande pubblico con “Siamo una squadra
fortissimi”, un vero e proprio inno dedicato alla Nazionale Italiana di calcio
che in quell’anno vince il Mondiale. Nel 2009 esce il suo primo film, Cado dalle nubi, diretto da Gennaro Nunziante. La colonna sonora è composta da
canzoni originali: tra queste, “Angela” ottiene la nomination ai David di
Donatello.
Sempre
nel 2009, è sul piccolo schermo con il Checco
Zalone Show. Nel 2011 è protagonista del Resto Umile World Tour, a
cui segue l’omonimo programma televisivo. Nello stesso anno, Checco Zalone
torna al cinema segnando i primi record al botteghino con Che bella giornata, superati da Sole
a catinelle (2013), che risulta il film più visto dell’anno, e da Quo vado? (2016), tuttora il film
italiano più visto di sempre al cinema.
Zalone
esordisce alla regia con Tolo Tolo
(2020) che fa registrare il maggior incasso nella storia del cinema italiano
nel primo giorno di programmazione. Con Tolo
Tolo l’artista pugliese si aggiudica anche i primi due David di Donatello,
quello per la Migliore canzone originale (“Immigrato”) e il David dello
spettatore.
CLAUDIO BISIO
LA
MIA VITA RACCONTATA MALE
da FRANCESCO
PICCOLO
con i musicisti MARCO BIANCHI e PIETRO GUARRACINO
musiche PAOLO SILVESTRI
scene e costumi GUIDO FIORATO | luci ALDO MANTOVANI
regia di GIORGIO GALLIONE
produzione TEATRO NAZIONALE DI GENOVA
30
MARZO – 2 APRILE 2023
Perché
la vita, sembra dirci questo viaggio agrodolce nella vita del protagonista,
forse non è esattamente quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. E
che spesso non si vive la vita come vuoi tu, ma come vuole lei. Lo spettacolo è
perciò anche una indiretta riflessione sull’arte del narrare, su come il tempo
modifica e trasfigura gli accadimenti, giocando spesso a idealizzare il
passato, cancellando i brutti ricordi e magnificando quelli belli, reinventando
così il reale nell’ordine magico del racconto. Ma, ha scritto Gabriel Garcia
Marquez, le bugie dei bambini non sono altro che i segni di un grande talento
di narratore. In questa tessitura variegata e sorprendente si muove Claudio
Bisio accompagnato da due musicisti d’eccezione, per costruire una partitura
emozionante, spesso profonda ma pure giocosamente superficiale, personale,
ideale, civile ed etica.
Ci sono
due tipi di storie che si possono raccontare: quelle che fanno sentire migliori
e quelle che fanno sentire peggiori, ma quello che ho capito è che alla fine ognuno di noi è fatto di un equilibrio
finissimo di tutte le cose, belle o brutte; e ho imparato che, come i
bastoncini dello shangai – se tirassi via la cosa che meno mi piace della vita,
se ne verrebbe via per sempre anche quella che mi piace di più. Francesco Piccolo
Claudio Bisio e Giorgio
Gallione hanno lavorato insieme per la prima volta nello spettacolo Monsieur
Malaussène (1997), tratto dall’opera di Daniel Pennac. Nell’ambito
dell’esperienza del Teatro dell’Archivolto (che dal 2018 è confluito nel Teatro
Nazionale di Genova), è maturato un sodalizio artistico che successivamente ha
dato vita agli spettacoli La buona novella (2000), I bambini sono di
sinistra di Michele Serra (2003), Grazie di Daniel Pennac
(2005), Seta di Alessandro Baricco (2007), Io quella volta lì
avevo venticinque anni di Giorgio Gaber e Sandro Luporini (2009),
Father and son di Michele Serra (2014).
Premio Strega nel 2014 per Il desiderio di essere come tutti, Francesco
Piccolo è autore di numerosi libri di successo, da La separazione del
maschio a Momenti di trascurabile felicità a L’animale che mi
porto dentro. Pluripremiato anche per il suo lavoro di sceneggiatore, ha
collaborato tra gli altri con registi come Nanni Moretti, Paolo Virzì, Silvio
Soldini, Marco Bellocchio, Francesca Archibugi e con Saverio Costanzo per la
serie L’amica geniale. Autore molto amato da un pubblico eterogeneo, ci
regala una scrittura accurata e attenta alle piccole cose di ogni giorno, ai
sentimenti come alla coscienza sociale e individuale, ritraendo con garbo e
ironia l’Italia dei nostri tempi.
CAST in via di definizione
regia e coreografia di GIULIANO PEPARINI
produzione di PIU’ SU Srl
16 – 28 MAGGIO 2023
Nato a Roma, Giuliano Peparini è
uno dei registi e coreografi più prolifici ed eclettici di livello
internazionale.
Perfezionatosi nella scuola dell’American
Ballet di New York, è poi tornato in Europa, dove scritturato da Roland Petit
al Ballet National de Marseille, ne è divenuto nel 1997 danseur étoile. Nel
1998 ha presentato la sua prima coreografia, Horses all’Opéra di Marsiglia.
Divenuto assistente e Maître de
Ballet di Petit, ha curato le sue coreografie per le più grandi compagnie
mondiali come l’Opéra di Parigi, il Bol’šoj di Mosca, la Scala di Milano. Nel dicembre 2001
al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ha presentato la sua coreografia
Loulou, i sogni di un’Anti-Star per il balletto del Kirov.
In parallelo alla danza, ha
integrato la sua formazione nelle scuole di teatro Claude Mathieu, Jacques
Lecoq e nella Scuola di cinema La Fémis a Parigi. In quel periodo ha incontrato
Franco Dragone con il quale ha creato Le Rêve, giudicato “miglior show di Las
Vegas”.
Nel 2010 è divenuto Direttore
Associato e coreografo del più grande show acquatico del mondo: The house of
dancing water di scena a Macao. Nel 2012 ha curato regia e coreografia di 1789,
les amants de la Bastille, premiata con il Globe de Crystal.
È stato inoltre Direttore
Artistico e coreografo del talent show Amici, in onda su Canale 5,
dall’edizione 12 alla 19. Attualmente è giudice e Direttore Artistico per due
nuovi format della stessa trasmissione, Amici Celebrities e Amici Speciali.
Nel 2015 la sua opera musicale La
légende du Roi Arthur ha debuttato al Palais des Congrès di Parigi, mentre all’Opera di Roma è andato in scena il suo,
Schiaccianoci, ripreso poi nelle stagioni 2016/17/18. Nel 2017 ha firmato un
nuovo allestimento di Nutcracker alla Forest National di Bruxelles. Nel 2018 ha
debuttato in Francia Bô, premiato “miglior spettacolo dell’anno” e ha debuttato
alle Terme di Caracalla con Romeo e Giulietta, ripreso nel 2019.
Claudio Baglioni lo ha scelto
come regista e coreografo del suo “Al Centro” Tour, per i 50 anni di carriera all’Arena di Verona. Nel 2020 per l’Opera di Roma ha firmato Le quattro stagioni,
pensato per il Circo Massimo nel rispetto delle norme anti-covid, ripresa poi anche
al Teatro Costanzi. Nel 2021 Baglioni lo ha scelto ancora per il suo spettacolo
In questa storia che è la mia registrato all’Opera di Roma. Nel 2021 ha firmato
la direzione artistica dell’evento della griffe Dolce & Gabbana, curandone
lo show in piazza San Marco a Venezia, la cena di presentazione della nuova
linea di arredamento, e il party esclusivo di chiusura dell’evento. Nello
stesso anno firmerà la direzione artistica di un nuovo programma televisivo di
Claudio Baglioni per l’emittente Canale 5.
Nel 2022 firma la regia e
direzione artica del concerto a Caracalla di Claudio Balglioni 12 NOTE e del
matrimonio di Kourtney Kardashian.