“Con lo sport si cambia il mondo” così ha concluso il suo intervento Elio Sannicandro direttore del “Comitato Taranto 2026”, intervenuto anch’esso oltre alle autorità istituzionali e non, presenti alla conferenza "Dominate the water: sport, ambiente, storia", tenutasi sui catamarani nelle acque del Mar Grande dello Jonio, di fronte allo spettacolare e unico scenario del lungomare della città di Taranto, visto dal mare.
Partendo dal Molo Sant’Eligio, l’incontro si è svolto a bordo delle
imbarcazioni della Jonian Dolphin Conservation, il cui presidente è Carmelo
Fanizza, che da anni studia i delfini e gli altri cetacei che popolano il Golfo
di Taranto.
Il tutto nasce dal fatto che i prossimi 10 e 11 settembre farà tappa a
Taranto “Dominate the Water”, all’insegna dell’ecosostenibilità.
Si tratta dell’evento nazionale di nuoto in acque libere, che porta la
firma del campione di fondo Gregorio Paltrinieri, campione olimpico e quattro
volte campione del mondo, che ne è ispiratore, promotore e protagonista.
Dominate the Water è un festival dello sport, un inno al mare, una devozione
per l’ambiente, un calendario di gare di fondo intorno all’Italia per
promuovere i suoi incantevoli scenari, luoghi magnifici che devono essere
tutelati e protetti.
“Dopo le prove
generali di Piombino e Positano dello scorso anno, il 2022 rappresenta il
nostro anno uno: Lignano Sabbiadoro 30-31 luglio, Taranto 10-11
settembre, Asinara-Stintino 18-19 settembre, Positano 24-25 settembre. Quattro tappe per ricordare che amiamo il
nuoto, amiamo lo sport, amiamo l’Italia. Per questo cerco di portare in Italia
tutti i miei rivali internazionali. Credo che condividere queste esperienze sia
un bel modo per promuovere il nostro paese all’estero. Abbiamo tra l’altro già
numerose richieste per esportare il progetto, ma in questo momento siamo
focalizzati sull’Italia. I prossimi
10 e 11 settembre gareggerò nel mare di Taranto nello splendido scenario del
Canale Navigabile, vicino al Ponte Girevole e al Castello Aragonese” aveva riferito Paltrinieri.
Evento sportivo, ma non solo, visto che si promuovono gli aspetti legati
alla difesa del mare e alla tutela ambientale. In ogni tappa sono previste
iniziative in questo senso coinvolgendo gli organizzatori, le autorità del
posto e la gente incontrata.
La tappa tarantina è organizzata dal direttore sportivo Massimo Donadei
della Mediterraneo Sport, direttore generale del locale comitato organizzatore
che lavora e opera in strettissimo raccordo con gli ideatori di Dominate the water “un
circuito del quale siamo onorati di fare parte”, ha riferito.
E continuando:” Non è solo una gara è molto altro. Vogliamo sostenere e
promuovere il turismo sportivo, far conoscere le bellezze di Taranto e
soprattutto il nostro bellissimo mare. Obiettivo finale della nostra
manifestazione è anche quello di legarci come test event ai Giochi del
Mediterraneo del 2026 anch’essi a Taranto, ma anche con la previsione e
l’ambizione di ospitare qui altri appuntamenti di respiro europeo ed
internazionale”.
Un mondo sommerso, sconosciuto, eppure bellissimo nella sua varietà di colori,
di forme, di specie. La banchina sotto al Castello Aragonese è un’autentica
scoperta e la sua elevata biodiversità un positivo riscontro del buono stato
delle acque in un tratto di mare sottoposto a forti pressioni antropiche. Lo
hanno rivelato i ricercatori del Cnr-Istituto Talassografico, partner della
tappa tarantina.
“Il nostro mare è in buona salute – ha confermato il dott. Rubino del
Cnr – lo abbiamo constatato durante le immersioni fatte con il nostro
collaboratore-fotografo Giovanni Squittieri con il quale abbiamo girato un
video in fase di montaggio che illustra cosa c’è sotto il campo di gara su cui
gareggeranno i nuotatori di Dominate the water”.
Il nuoto in acque libere, quindi, come mezzo per far conoscere e
difendere il mare, ma anche per promuovere i territori e la loro storia. Sport,
ambiente e cultura.
E Taranto, culla della civiltà Magnogreca, è custode di importanti
testimonianze del passato legate anche al mondo dello sport.
Un’importante e significativa collaborazione in questo senso è stata
siglata nei giorni scorsi tra il locale comitato organizzatore di Dominate the water e
il Museo Archeologico MArTA.
"Sarà un onore per noi accogliere gli sportivi che animeranno
questa importante competizione internazionale – ha commentato la direttrice del
MArTA, Eva Degl’Innocenti – facendoli dialogare con uno dei reperti-simbolo del
nostro Museo, ovvero l'atleta di Taranto, conservato nel suo sarcofago del 480
a.C., vincitore delle Panatenaiche che ebbe, come questi atleti del XXI secolo,
contatto diretto con il mare, attestato dallo studio del suo scheletro.
L’intera sezione Atleti e guerrieri del MArTA narra l’importanza dello sport a
Taranto nell’antichità, di cui ci ha parlato anche Strabone che ricorda il
ginnasio tarantino come uno dei più grandi del Mediterraneo: valori
fondamentali per il progetto dei Giochi del Mediterraneo 2026, di cui il Museo
tarantino costituisce un elemento imprescindibile".
Vito Piepoli
Il programma delle gare si articola su due giornate:
1)
sabato 10
settembre si svolgerà la competizione sulla distanza del miglio marino (1.8km)
riservata ad atleti master e amatori, che rientra nel circuito regionale ed
interregionale Open Water Challeng Fin Puglia.
Sabato pomeriggio sempre per lo stesso circuito, si svolgerà la staffetta
4x750mt.
2)
Domenica 11
settembre è in programma il Gran Prix Italian Open Water sulla
distanza dei 3Km (mezzofondo sprint).
Tutte le gare prevedono partenza e arrivo nel
Canale Navigabile. Il campo gara sarà dislocato in Mar Grande, lato città
vecchia e sarà possibile assistere a tutte le fasi della competizione. Più di
quaranta persone, tra tecnici, giudici, organizzatori, salvamento, garantiranno
la massima sicurezza durante la manifestazione. Il villaggio degli atleti
ed il quartiere generale della manifestazione sarà allestito nel Castello
Aragonese.