Ricordiamolo Laltro e non l’altro: non è un errore, perché, se parliamo di Lucio Battisti, possiamo dire senza tema di smentita che esiste Lucio ed esiste un Laltro Battisti, nome proprio e cognome della seconda vita artistica del grande artista di Poggio Bustone. Dopo i successi con cui Battisti ha stravolto i canoni della cosiddetta musica leggera italiana terminato il sodalizio con il paroliere Mogol, dal suo esilio negli anni ‘80 e ’90 il grande Lucio, infatti, si avventura in quei magici anni a ridisegnare i codici della canzone pop-rock. E’ il periodo dell’uso dell’elettronica e - fatta eccezione dell'album autobiografico E Già - della preziosa collaborazione con il paroliere Pasquale Panella. Sono gli anni del Battisti più di nicchia, sperimentale e sperimentatore, che non ha paura di allontanarsi dalla più classica forma della canzone (strofa ritornello inciso). Anni dibattutissimi di cui si sa molto poco e che Davide Mineo - fra musica e parole - ha voluto ripercorrere portando con sé sul palco noti personaggi della musica che ne conoscono preziosi aneddoti. |