Uscito per Stazione Musica Records "Reale", il nuovo singolo di Leanò. Dopo i precedenti singoli "Tremo" e "Cicale", ecco un piccolo e timido singolo estivo che è un inno alla semplicità delle piccole cose, la cantautrice di Milano infatti, nel suo mondo sentimenti urbani e atmosfere subacquee, ci invita a godere del presente per sentirsi vivi. Fattitaliani l'ha intervistata.
Come nasce il singolo Reale?
Reale nasce l’anno scorso in un periodo in cui
sentivo il bisogno di riconnettermi con la parte più spensierata di me. Di
solito quando sento questa necessità vado in mezzo alla natura, sia per la
tranquillità che riesce a offrire sia per le piccole sfide che propone.
C'è qualcosa che lo accomuna ai
precedenti?
Desiderio di semplicità, di riscatto e
autodeterminazione.
C'è un confine fra Leanò artista e Leanò
persona?
Non ho un personaggio diverso da come sono in
realtà, ma sicuramente certi aspetti di me non vengono fuori nelle canzoni,
oppure altri emergono di più.
Quanto la tua città incide sulla tua
ispirazione e la voglia di fare musica?
Milano riesce a dare molti stimoli creativi,
di quelli che nascono dall’incontro con l’altro, da persone che hanno lo stesso
obiettivo e/o che esprimono la loro creatività in modi diversi dal mio. Tuttavia, il caos e la vita frenetica della
città a volte mi sta stretta e sento il bisogno di cercare ispirazione
raccogliendomi, ritrovandomi in me stessa.
Che rapporto hai con l'estate e i
tormentoni della bella stagione?
Prendo atto che esistono soprattutto quando
viaggio e mi fermo negli autogrill, o quando vado al supermercato. C’è chi li definisce “inquinamento sonoro”, ma
la mia visione non è così drastica: fanno parte degli stimoli che arrivano
dall’esterno e possono non essere demonizzati. Molti sono belli e nascondono
dietro l’apparente semplicità del testo dei significati con cui risuono!
Dove il pubblico potrà ascoltarti o
vederti?
Quest’estate girerò un po’ il Lazio, la Campania e la Basilicata, non vedo l’ora! Giovanni Zambito.
BIO:
Leanò colora città e campagna di suoni fatti di gioco e ricerca personale.
Un po’ milanese, un po’ cilentana, la sua scrittura esplora sonorità indie-pop e urban, unendo melodie di impronta tradizionale-popolare a una ricerca sonora più sperimentale. La sua musica si ispira al legame che ha con la natura e col corpo. Ciò che vive si traduce in un linguaggio semplice e onirico, che riflette una lettura curiosa e attenta sia del mondo che la circonda sia del proprio mondo interiore.
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