Guasto: il cantautore partenopeo presenta “Funkyland”. L'intervista

“Funkyland” (NyNa City 91 records) è il nuovo singolo di Guasto, attualmente disponibile in digitale e rotazione radiofonica. Il videoclip diretto da Alessandro Freschi – Frè, vede l’artista, protagonista di un tour per Napoli, che si trasforma in un volo musicale che parte dalla città e si dirige verso il pianeta FUNKYLAND. Per saperne di più, abbiamo fatto qualche domanda al cantautore partenopeo.


Parliamo del tuo nuovo singolo “Funkyland”. Com’è nato? Cosa rappresenta per te?

Funkyland è nato in studio di registrazione mentre arrangiavo insieme ai miei produttori e compagni di viaggio, Antonio de Carmine e Mauro Spenillo alias Principe&SocioM, uno dei brani che farà parte del mio primo disco, che uscirà entro fine anno. Da un riff di chitarra che eseguiva cantava le note di quello che poi sarebbe diventato quel "Come ti va" dell'inciso di Funkyland.. La vita, come la musica, è quello che ti accade mentre stai suonando, mentre stai vivendo.

A quale idea si ispira il videoclip diretto da Alessandro Freschi – Frè?

Nasce dall'idea di voler valorizzare e mostrare una faccia di Napoli più funky rispetto ai soliti clichè, prendendo come riferimento Pino Daniele, Enzo Avitabile, o gli attuali Nu Genea. Il videoclip è stato realizzato girando tra le strade e i vicoli della mia amata Partenope, terra ideale, ricca di contaminazioni, di storia, cultura, paesaggi mozzafiato, passeggiando e danzando sotto monumenti storici, tra le pietre di tufo e il piperno, nei vicoli e tra i palazzi antichi, riportati al contemporaneo grazie alle opere dipinte sui muri, da una generazioni di giovani artisti, che esprimono nuove forme d’arte attraverso immagini di personaggi illustri della storia, dello sport, dello spettacolo, della musica, del cinema, della cultura, diventati rappresentativi, e vere e proprie icone di Napoli nel mondo.

Come è nata la collaborazione con Antonio De Carmine e Mauro Spenillo, alias Principe e Socio M.?

È nata per puro caso, come d'altronde tutte le cose belle della vita, credo siano figlie del caos. Luigi, il tastierista di una tribute band a Pino Daniele che conosco bene, vendette una tastiera su un sito di strumenti musicali, e Mauro Spenillo l'acquistò. Quando si incontrarono per consegnare la tastiera, Luigi, prima di andare via, fece ascoltare alcuni miei inediti, che a Mauro piacquero molto. Ci vedemmo qualche giorno dopo a casa sua, e da lì non ci siamo più lasciati. Successivamente, qualche mese più tardi, ho avuto il piacere di conoscere anche Antonio de Carmine, detto Principe. È stato amore a prima vista, un'intesa umana ed artistica che ci ha legati ed uniti fin da subito. Uno dei loro primi dischi si chiamava, non a caso, Alibi Funky. L'amore in comune per Pino Daniele e tutta la bella musica, quella vera, che ci emoziona, hanno fatto il resto. Ormai sono più di due anni che collaboriamo e conto di lavorare e continuare a produrre bella musica insieme a loro per tanto, tanto tempo ancora.

Quali sono le tue influenze musicali?

Mi influenza tutto ciò che ascolto e mi piace. E Guasto è la somma di tutti gli ascolti che ho fatto e continuo a fare, non saziando mai la mia sete di scoprire. La curiosità credo che sia alla base di tutto. Senza contaminazioni non esisterebbe la vita. Nuovi generi musicali, ed artisti originali, nascono dalla contaminazione di due o più generi, dalla fusione di vari mondi. Quindi non saprei rispondere in realtà... Quando ero bambino, mio padre in macchina ascoltava da Barry White a Eros Ramazzotti, da Eduardo De Crescenzo agli Incognito, da Michael Jackson a Pino Daniele, da Mango a Jamiroquai, da Michele Zarrillo agli Earth Wind and Fire. Poi crescendo, col tempo, ho ampliato ancora di più i miei orizzonti, atterrando su pianeti sconosciuti fino a quel momento, avvicinandomi al jazz e al rap per esempio. Mi piace moltissimo anche alcuni artisti della scena indie attuale. Credo rappresentino il nuovo cantautorato (che io amo... da De Andrè, a Lucio Dalla, da De Gregori a Vasco Rossi, a Lucio Battisti ecc ecc.) la sua evoluzione.

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

È iniziata in macchina di mio padre credo... Cantavo tutto quello che mio papà metteva nel lettore cd. Mi divertivo ad imitare il loro modo di cantare. Certo, i miei a volte un po' meno durante i lunghi viaggi, tanto che quando staccavano la musica per parlare perchè non riuscivano a sentirsi, io piangevo. Ricordo che il mio primo insegnante di canto è stato Giuliano Sangiorgi. A furia di imitare i suoi falsetti, ho imparato anch'io senza mai studiare tecnicamente cone fare. Poi successivamente alle scuole medie entrai in una sezione sperimentale di musica, suonavo la chitarra. Volevo imitare Pino Daniele. E da lì ho iniziato a comporre le mie prime canzoni, poi non mi sono più fermato.

Con quale artista ti piacerebbe collaborare e perché?

L’elenco sarebbe davvero lunghissimo, e sentirei di fare un torto a qualcuno che è da sempre e per sempre presente nella mia playlist non nominandolo. Quindi dirò i primi artisti che mi vengono in mente: Willie Peyote, Daniele Silvestri, Cesare Cremonini, Nu Genea, Dario Brunori, Ditonellapiaga, Calcutta, Elisa, Samuele Bersani, Malika Ayane, Salmo, Jovanotti, Tananai, Marco Castello, Franco 126…

Considerando che ho escluso i feat stranieri che vorrei fare... Sono stato bravo!

Progetti futuri?

Ci sarà un disco entro la fine dell'anno, e mi auguro tanta, tantissima musica dal vivo.


Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top