Una location d’eccezione, una delle mete estive più ambite e lussuose al mondo, a metà strada tra Baia Sardinia e Porto Cervo per una vera esperienza a 5 stelle nel “porto nascosto” - questo il significato della denominazione gallurese del luogo - in cui verranno esposte 20 opere della “Sardinia Collection 2022” di Edward Spitz. L’ingresso aperto al pubblico è gratuito.
In occasione della Exhibition Sardinia Collection 2022 a Poltu Quatu, Edward Spitz presenterà delle nuove opere realizzate per l’occasione, sul tema della salvaguardia e della sostenibilità ambientale: uno dei temi più delicati della modernità. La location di presentazione non poteva che essere lo specchio di uno dei siti naturalistici più belli e affascinanti d’Italia, tra mare, insenature e fitta vegetazione.
L’artista misterioso prende forte ispirazione dal mondo del fumetto, individuando quelli che sono i personaggi più iconici tra i pilastri della narrativa del settore come Topolino, Paperino, Minnie, Paperone e tanti altri e li trasforma in vere e proprie icone pop senza tempo.
In questo processo di trasformazione che compie l’artista, l’opera acquisisce un messaggio e un significato più ampio: quelle che sono figure che siamo soliti associare ai nostri ricordi di infanzia, diventano mezzi per comunicare al mondo dei temi sociali ed economici, paradossi e controversie dei tempi moderni, in maniera ironica e dissacrante. L’artista non giudica, osserva e riproduce con la sua chiave di comunicazione speciale.
Così gli ingredienti fondanti della società capitalista, tra materialismo, edonismo e consumismo, muovono i fili del comportamento umano e vengono immortalati da Edward Spitz in opere d’arte che accostano i protagonisti storici dei fumetti agli elementi più iconici e controversi della modernità. In questo senso il velo di mistero che avvolge l’artista ha una chiave di lettura unica: in un’era in cui l’immagine e l’estetica sono la priorità, scegliere di rimanere nell’anonimato senza volto, e di far parlare le opere al posto della persona, è sicuramente una scelta rivoluzionaria.
E se l’arte è da sempre la modalità con cui l’artista conferisce l’immortalità all’opera, la tecnica di Edward Spitz si muove in questo senso: le pagine di originali fumetti d’epoca costituiscono lo sfondo dell’opera, a cui l’artista sovrappone delle icone e degli elementi dipinti a mano, sigillati per sempre nella tela da uno spesso strato di resina, in un risultato che fonde pop art e street art.
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