Band di 6 elementi capitanata da Calla Mc, personaggio centrale della scena hip hop italiana.
Pioniere di questo genere musicale
in Italia si fa conoscere dal grande pubblico per la sua collaborazione come
special guest nell’edizione del Festival di Sanremo del 1999 nel brano “Nessuno
può fermare questo tempo” interpretato da Elena Cataneo. Dopo anni di
attività come live performer in club e festival, Calla Mc è attualmente
impegnato anche nella produzione discografica di artisti emergenti e non.
Il progetto miscela le radici Old
School del cantato rap integrandole ad un sound tipicamente jazz/funk. La
combinazione dei testi sia in tipico slang americano che in lingua italiana, è
supportato da una molteplicità di ingredienti che attingono dalla Black Music,
spaziando dalla tradizione afroamericana alle sonorità contemporanee.
In questa intervista la band
presenta “7/4 Party”, il
nuovo singolo.
Parliamo
del vostro nuovo singolo “7/4 Party”. Com’è nato il testo? Qual è la sua
storia?
Innanzitutto, ci teniamo a fare notare
che il tempo in 7/4 è un ritmo inusuale per il genere hip hop, che solitamente
è in 4/4. Michele Iaia il batterista ha
avuto l’intuito di proporre un groove di batteria sul quale Rodolfo e Simone
hanno suonato un riff di 4 accordi. Ad Andrea (Mc Calla) è piaciuto e si è
cimentato a scrivere delle rime che combaciassero con la metrica ed è venuto
fuori Sette Quarti party.
Nel testo si parla di una band che va a fare la propria cosa, cioè suonare dal vivo. Quindi racconta in modo “scanzonato” il viaggio, dal caricare il furgone fino al concerto, puntando l’accento sull’aspetto più ludico della vita del musicista, anche se in realtà quando è fatto con serietà è anche molto impegnativa. E quindi se vuoi si racconta di un modello sano di affrontare il mestiere del musicista, lontano da droghe e altri sballi... magari giusto una birra ma “... non ubriacarti se poi ci riporti tu poi non riparti più!!!”
Il
singolo è estratto dal disco “Rapmosphere”, uscito lo scorso 22 aprile. Ci
parlate della genesi dell’album e qual è il filo conduttore comune che unisce
le tracce?
Inizialmente la band era nata per fare
dei live. Anche nel mondo dell’hip hop si possono fare le “cover” nel senso che
si prende una “base” di un brano noto e ci si mette sopra un rap che si sposi
bene con la musica. Noi abbiamo iniziato sfruttando musica e testi sia nostri
che presi da brani noti. Dopo un’intera estate di live (2019) abbiamo deciso di
fissare in un disco la buona energia che ad ogni concerto si creava tra di noi.
Nel disco però abbiamo voluto usare solo materiale musicale interamente nostro, e quindi ci abbiamo buttato dentro quello che ci andava di fare ascoltare, senza troppo farci condizionare da quello che il pubblico vorrebbe. Nei testi si parla di molti argomenti, e oltre a temi come l’amore è la musica, si parla anche del problema della plastica più che mai attuale, e in qualche brano si toccano anche argomenti più filosofici ed etici.
Ci siamo stati dietro molto anche per
via dei lock down in cui ovviamente non potevamo vederci... questo ha allungato
i tempi, e anche successivamente quando il disco era pronto non erano maturi i
tempi per poterlo poi presentare live. Diciamo che l’idea è partita a fine
estate 2019, forse c’è è voluto un annetto solo per la realizzazione.
Inizialmente abbiamo suonato live gran parte delle tracce poi c’è stato anche
un bel lavoro di post produzione di cui si è occupato Michi Iaia, infatti il
disco è stato registrato e mixato nel suo studio.
Quanto
è importante il feeling umano e artistico per sviluppare un progetto come il
vostro?
Diciamo il 100%? Forse esageriamo... ma
come in tutti i gruppi di lavoro se non si crea un gioco di squadra, diventa
impossibile produrre e creare. Noi siamo 6 individui... non siamo pochi e
ognuno apporta il proprio contributo. Ovviamente c’è chi traina e chi si
aggrega ma comunque questa è una formula che funziona.
Quale
consiglio potete dare a chi vuole iniziare una carriera musicale?
Non è facile dare consigli... avere un
buon carattere aiuta senz’altro. L’unione fa la forza ed è meglio avere molti
amici che molti nemici... è una ovvietà ma nella pratica non sembra così ovvio...
E poi sicuramente studiare ed essere
preparati. Oggi ci sono musicisti bravissimi che sbucano da ogni angolo del web.
Avete
già in programma dei concerti?
Stiamo facendo diversi live, da poco
abbiamo aperto il concerto di Kinga Glyk una grande artista del basso elettrico
che si fatta conoscere a livello internazionale, in una location meravigliosa,
l’anfiteatro romano a terni.
Poi il nostro brano Sette quarti party è
stato usato dal profilo ufficiale di tic Tok per un video che parla della
“black culture”.
Prossimi concerti: il 28 luglio a
Cattolica (Rn) nella piazza centrale, 8 agosto per Spiagge soul Festival a
Marina di Ravenna - il 30 agosto per il Milano Marittima Jazz festival. Altri
eventi sono in fase di definizione per cui vi invitiamo a seguirci sui social
per gli aggiornamenti.