È disponibile in libreria e negli store digitali “Non solo un’alba” (CTL Editore), il nuovo libro della scrittrice ravennate Chiara Cruciani.
Gli abbiamo rivolto qualche domanda proprio in occasione di questo romanzo e queste sono le risposte che ci ha dato:
Ciao Chiara, benvenuta sulle pagine di Fattitaliani. “Non
solo un’alba” è il tuo nuovo romanzo. Come è nato?
Io lavoro in sala operatoria e durante il periodo di lock-down, come molti, sono rimasta isolata dalla mia famiglia per prevenire il contagio. L’unico modo che avevo per stare vicino alla mia famiglia era parlare con loro telefonicamente. Un giorno, durante una di queste conversazioni, mia madre accennò ad un episodio accaduto a mia nonna quando era giovane e di come la febbre spagnola avesse cambiato la sua vita. Ne rimasi affascinata subito e cominciai a farle mille domande. Poi proposi a mia madre, che è casalinga e in zona rossa non poteva muoversi, di provare a scrivere una sorta di quaderno delle memorie perché quelle incredibili vicende sembravano quelle della protagonista di un libro. Mi rispose che un giorno o l’altro l’avrebbe fatto. Ogni giorno mi raccontava un capitolo nuovo e pian piano tutta la storia prese forma, io nel frattempo prendevo appunti e, una volta terminata la storia, ho deciso di provare a scrivere nero su bianco tutto quello che avevo ascoltato.
Quanto tempo hai impiegato a scrivere la storia?
Un paio di mesi. Era il periodo di lockdown della prima ondata di Covid ed eravamo chiusi in casa, ho dedicato quasi tutto il tempo alla stesura di questo romanzo.
Da quale idea nasce la copertina del libro?
Mi è stata proposta dalla casa editrice e mi ha colpita subito perché credo che ci siano molti elementi che rappresentino la trama. I due giovani che si baciano sotto un cielo stellato di cui possiamo distinguere solo le sagome perché sono avvolti dal buio e dalla nebbia ma a loro sembra non importare perché sono impegnati ad abbracciarsi e baciarsi teneramente. Mi sono immaginata un sole caldo e colorato sbucare all’orizzonte dopo quel lungo bacio che riporta nella scena la luce e i colori.
Quale messaggio speri che i tuoi lettori colgano tra le
pagine di “Non solo un’alba”.
Mi piacerebbe trasmettere un messaggio di speranza attraverso questa storia, mostrando come una donna forte e coraggiosa abbia affrontato grandi difficoltà fiera e a testa alta lottando sempre per i valori in cui crede. In un momento storico così buio abbiamo bisogno, secondo me, di figure come Luisa da cui prendere esempio.
Quali saranno i tuoi progetti per questo 2022?
Sto
lavorando alla stesura di un nuovo romanzo che sarà completamente diverso dal
primo, si tratta di un racconto con personaggi e luoghi di fantasia.