Mo/Ts, 1° ep “7084”: l’equilibrio fra il passato, il presente e il futuro

Fattitaliani


“7084” è il titolo perfetto per il primo EP dei Mo/Ts.

E’ un titolo perfetto perché rappresenta l’equilibrio fra il passato, il presente e il futuro. Un futuro lontanissimo, ma contato il susseguirsi di eventi “molto forti” che hanno cambiato le nostre quotidianità, il presente sembra velocissimo, e il passato, anche recente, molto molto lontano.

A confermare questo pensiero anche la sonorità, dei Mo/Ts, con lo sguardo rivolto all’elettronica pop di ispirazione europea più che italiana, e con i testi legati a scandagliare l’attualità, a raccontare eventi e l’anima della gente, sempre con la propria voce, con il proprio cuore e con la propria testa.

Ma “7084” non è solo l’anno proiettato in un futuro lontanissimo a cui i Mo/Ts hanno pensato: è anche l’unione degli anni di nascita dei due componenti del gruppo Nicholas Belli (in arte Nichel) e Andrea Quadrelli (in arte Hosea). Una storia artistica la loro nata durante la Finale della Prima edizione del Festival di Rimini, in cui entrambi erano finalisti come autori. Anche il nome, MO/TS, è infatti null’altro che l’unione delle due province di provenienza: Modena e Triste.

“7084” è un ep formato da 6 tracce, di cui 3 già pubblicate come singoli: A casa tutto Ok, Paradise e Se non avessi te. Brani che hanno avuto riscontri di ascolti e di critica molto buoni.

L’ep, composto interamente da Nichel e Hosea, è stato arrangiato e prodotto da Cristiano Norbedo, il “terzo” Mo/Ts.

Questi sono i titoli delle tracce:

A casa tutto ok

Paradise

Se non avessi te

Jolly Roger

Countdown

Godersi la tristezza


Di cosa parlano le canzoni?

Sono molte le cose di cui parliamo in questo lavoro. Passiamo da “A casa tutto ok “dove descriviamo un egoismo che vuoi o non vuoi colpisce tutti, a “Paradise” in cui denunciamo il malessere del mondo che identifichiamo in una mancanza generalizzata d’amore, il quale amore però si materializza in un brano come “Se non avessi te”.

“Jolly Roger” invece tratta del nostro desiderio di cambiare lo stato delle cose come se fossimo dei pirati di terra.In “Countdown” ci siamo immaginati una apocalisse in cui un numero sparuto di farfalle continuano nella ricerca di quello che resta dell’amore.E per finire “Godersi la tristezza” esplora quella strana felicità che percorre l’animo umano quando la malinconia fa capolino.

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