Un muro di 12 metri separa completamente il palco dalla platea.
Questa enorme pagina bianca si anima di paradossi taglienti, visioni poetiche, suoni e coreografie oniriche che compongono un affresco ironico e impietoso sul tema della censura e sul potere, ormai inesistente, dell’arte.
Leonardo
Manzan, classe 1992, si diploma attore alla Civica Scuola di Arte Drammatica
Paolo Grassi di Milano. Esordisce alla regia con lo spettacolo It’s App to You
(vincitore di numerosi premi tra cui InBox 2018). Vince il bando per registi Under
30 della Biennale di Venezia 2018/19 con lo spettacolo-concerto Cirano deve
morire. Invitato alla Biennale Teatro 2020, presenta lo spettacolo Glory Wall che
si aggiudica il premio come Miglior spettacolo, ed è la sua personale
interpretazione del tema del Festival: la censura.
“l’arte vive di costrizioni e muore di libertà” Paul Valéry
Note di
regia:
Glory Wall nasce su commissione. Di
fronte al tema della censura scelto da Antonio Latella per la Biennale Teatro
di Venezia n. 48 non ho cercato scorciatoie come l’omaggio ai grandi nomi
censurati, la citazione o la libera interpretazione. Ho affrontato il tema
senza mezzi termini, ho scelto il muro contro muro. È nato un corpo a corpo con
quella richiesta, che era a sua volta una provocazione. Il tema andava preso
sul serio, quindi ridicolizzato, poi dissacrato nella sua colpevole solennità e
infine vissuto. Così ho costruito un muro che nasconde completamente il
palcoscenico alla vista, che censura l’azione sul palco e sposta tutta
l’attenzione sul pubblico. Nascondersi significa rinunciare volontariamente a
una serie di convenzioni teatrali, negare il corpo dell’attore, privare il
pubblico della tutela del regista e dei tecnici in sala che “gli guardano le
spalle”. Portare a casa lo spettacolo da dietro a un muro significa abituarsi a
perdere un po’ il controllo della situazione, ma significa anche sentirsi più
importanti e più liberi (del resto, questo fa la censura: dà credibilità alle
opinioni che attacca).
Glory Wall è uno spettacolo che mostra, in una forma immaginifica, ironica e provocatoria, con un’estetica che mischia il contemporaneo figurativo, il pop e il fumetto, il processo di riconoscimento della censura che è in noi, della censura che è costitutiva del teatro di oggi, questo mondo che crede di essere importante perché si autocertifica tale, questo piccolo mondo che, a parole, è tutto per il dialogo, ma un dialogo impossibile tra chi non ha niente da dirsi che non sappia già. Uno spettacolo che non si accontenta di riconoscere lo status quo, uno spettacolo che è scomodo in senso letterale: vuole farci stare scomodi tutti, noi sul palco e voi in platea. Uno spettacolo che mette in discussione tutto. Glory Wall. Leonardo Manzan
“Mettendo
il pubblico di fronte a un muro bianco, che blocca la vista della scena, Manzan
gioca in modo molto intelligente, ironico e divertente con l’idea del censurare
sé stessi e gli altri - e con l’importanza diminuita del teatro. Il gioco che
imposta con questo muro è radicale, coerente e molto immaginativo dal punto di
vista formale, creando immagini e scene che riecheggeranno per molto tempo,
interagendo con il pubblico attraverso minuscoli fori. Lo fa con un gioco nel
quale è il regista di frammentarie parti del corpo, cioè mani, dita e polsi, che
compiono micro-azioni attraverso questi fori. Lo spettacolo porta l’esperimento
di Beckett con Not I a un livello superiore.”
Motivazioni
della giuria internazionale
Maggie Rose, Susanne Burkhardt, Evelyn Coussens, Justo Barranco,
Prezzi intero € 25, ridotto over 70 €18, ridotto under 26 €15, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com - promozione@teatrovascello.it
Teatro
Vascello via Giacinto Carini 78 Roma Monteverde
Acquista
i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/biglietto/glory-wall/171935
GENNAIO - MAGGIO 2022
dal martedì al venerdì ore 21 - sabato ore 19 - domenica ore 17
GLORY WALL
di Leonardo Manzan e Rocco Placidi
con Paola Giannini, Giulia Mancini, Alessandro Bay Rossi, Leonardo Manzan, Rocco Placidi
scenografie Giuseppe Stellato
luci Paride Donatelli
progetto sonoro Filippo Lilli
regia Leonardo Manzan
produzione Centro di Produzione Teatrale La Fabbrica dell'Attore -Teatro Vascello, Elledieffe
Miglior spettacolo de La Biennale Teatro 2020
Qui il link alla stagione completa
Qui il link alla stagione completa progetti
Come raggiungerci con mezzi privati: Parcheggio
per automobili lungo Via delle Mura Gianicolensi, a circa 100 metri dal Teatro.
Parcheggi a pagamento vicini al Teatro Vascello: Via Giacinto Carini, 43, Roma;
Via Maurizio Quadrio, 22, 00152 Roma, Via R. Giovagnoli, 20,00152 Roma
Con mezzi pubblici: autobus 75 ferma davanti al teatro Vascello che si può
prendere da stazione Termini, Colosseo, Piramide, oppure: 44, 710, 870, 871. Treno
Metropolitano: da Ostiense fermata Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro
Vascello. Oppure fermata della metro Cipro e Treno Metropolitano fino a
Stazione Quattro Venti a due passi dal Teatro Vascello
SOSTIENI LA CULTURA VIENI AL
TEATRO VASCELLO