Alberto Siro: intervista allo scrittore de “La Sincronicità delle onde” candidato al Premio Campiello

Alberto Siro è l'autore de “La Sincronicità delle onde”, romanzo uscito per CTL Editore qualche mese fa. Lo scrittore milanese, dopo la laurea in giurisprudenza si è trasferito a Niterói, nello Stato di Rio De Janeiro, dove è venuto in contatto con la comunità surfistica locale, sino al rientro nella città natale. “La Sincronicità delle Onde” è candidato al Premio Campiello.

Abbiamo intervistato Alberto Siro per saperne di più sul nuovo romanzo.

Ciao Alberto, benvenuto. Dovendo riassumere in poche righe il senso del tuo libro, “La Sincronicità delle Onde”, cosa diresti?

Che siamo tanto il risultato delle esperienze che abbiamo vissuto, quanto di quelle che abbiamo sognato e soprattutto mancato, e per andare avanti dobbiamo tenere conto, per forza di cose, anche delle seconde. Anzi, soprattutto delle seconde, perché arrivati a una certa età penso si venga più influenzati dalla consapevolezza di quello che non si è realizzato, che non da quello che si ha ottenuto.

Da quale idea nasce la copertina del libro?

È un disegno del mio amico Luciano Salese, che prende spunto da una serie di elementi del romanzo. Ci sono il surf, un’onda anomala, e una casa lontana… è un’immagine realistica e allo stesso tempo onirica, come la storia che mi sono impegnato a raccontare.

Che atmosfera si respira in questo romanzo?

Direi nostalgica. C’è un protagonista occulto, che volevo fosse un po’ l’incarnazione degli Anni Novanta, il periodo del grunge e delle disillusioni rispetto al decennio precedente, che è stato diciamo più caratterizzato dall’edonismo. Penso di avere tratto ispirazione dalla corrente del Realismo magico, in particolare da alcuni autori giapponesi, e dal film di Milius, “Un mercoledì da leoni”. 

Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…

Scrivere un secondo romanzo, ovviamente, e una raccolta di racconti (su questa sto lavorando). E un bel viaggio surfistico, come il protagonista, ma più sereno, chiaramente...

Dove ti porterà il tuo amore per la carta e la penna? Su cosa stai lavorando?

Sto scrivendo dei racconti brevi e completando un soggetto che potrebbe andare bene per un altro romanzo. Purtroppo ho esordito tardi, benché scriva racconti sin dalla tenera età. Da bambino li scrivevo e li buttavo; spero che quelli che sto scrivendo ora non abbia lo stesso impulso.

Prossimi impegni?

Legati alla scrittura? Non saprei, mi adeguo ai diktat della mia bravissima agente, Michela Tanfoglio, che a maggio è impegnata al Salone del Libro.


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