Enzo Decaro è il protagonista della commedia di Peppino De Filippo Non è vero ma ci credo, con Francesca Ciardiello, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone, regia di Leo Muscato in scena sabato 5 ore 21 e domenica 6 marzo ore 17 al Teatro Traiano per la stagione nata dalla collaborazione tra il Comune di Civitavecchia e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio.
«Ho
mosso i primi passi nel mondo del teatro quando avevo poco più di vent’anni. Mi
ero trasferito a Roma per fare l’Università e non sapevo ancora nulla di questo
mestiere. Mi presentai a un provino con Luigi De Filippo e lui mi prese a
bottega nella sua compagnia. Mi insegnò letteralmente a stare in palcoscenico,
dandomi l’opportunità di vivere la straordinaria avventura delle vecchie
tournée da 200 repliche l’anno. Rimasi con lui per due stagioni; poi mi
trasferii a Milano per studiare regia. Ci siamo rivisti ventidue anni dopo,
pochi mesi prima che morisse. Mi chiese di pensare a un progetto da fare
insieme. Ne pensai mille, ma non abbiamo avuto il tempo di realizzarne uno»
spiega Leo Muscato.
Ereditando
la direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo, Leo Muscato
inaugura questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che ha fatto
con lui (Non è vero ma ci credo), rispettando i canoni della tradizione del
teatro napoletano, ma dando a questa storia un sapore più contemporaneo. Il
protagonista dello spettacolo assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molier̀e
che Luigi De Filippo amava molto.
L’avaro,
avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere
vittima della iettatura. La sua vita è diventata un vero e proprio inferno
perché vede segni funesti ovunque: nella gente che incontra, nella
corrispondenza che trova sulla scrivania, nei sogni che fa di notte. Forse teme
che qualcuno o qualcosa possa minacciare l’impero economico che è riuscito a
mettere in piedi con tanti sacrifici. Qualunque cosa, anche la più banale, lo
manda in crisi. Chi gli sta accanto non sa più come approcciarlo. La moglie e
la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi; non possono uscire di casa
perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare
quelle assurde manie ossessive. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la
soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto
che porti sfortuna. L’uomo minaccia di denunciarlo, portarlo in tribunale e
intentare una causa per calunnia. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo
in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio
appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente, gioviale e
preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel
giovane: la sua gobba. Da qui partono una serie di eventi paradossali ed
esilaranti che vedranno al centro della vicenda la credulità del povero
commendator Savastano.
«Peppino
De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli
anni 30. Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti.
Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai
giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un po’
tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e
Maradona. Lo spettacolo concepito con un ritmo iperbolico condenserà l’intera
vicenda in un solo atto di 90 minuti» dalle note di regia di Leo Muscato.
Biglietti:
intero ridotto
Poltronissima: euro 27,00 + 2,00 prev. euro 25,00 + 2,00 prev.
Poltrona: euro 25,00 +
2,00 prev. euro 23,00
+ 2,00 prev.
Galleria: euro 22,00
+ 1,50 prev. euro
20,00 + 1,50 prev.
Balconata: euro 18,00 +
1,50 prev. euro 16,00
+ 1,50 prev.
Biglietto
Cambio Turno: euro 5,00
TEATRO
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tel. 0766 370011
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botteghino:
dal martedì al sabato orari 9.00 -13.00 / 15.00 – 19.00
Apertura in caso di spettacolo: domenica e festivi
16.00 – 17.30