Arsen Palestini presenta il suo nuovo album ‘Finding a New Job’, una raccolta di fatti, emozioni, situazioni e allucinazioni. L'intervista

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Arsen Palestini, storico rapper delle Menti Criminali, presenta il suo nuovo progetto ‘Finding a New Job’, un album di 10 tracce, sia strumentali che cantate in Inglese e in Italiano. In collaborazione con numerosi musicisti e producer indipendenti come Fidel Kato, Simone Romani (che ha mixato e masterizzato gran parte del lavoro), Mimma Pisto, Stefano Segatori e altri, il disco è come sempre incentrato sull’Hip Hop ma con molte variazioni sul tema, in direzione Trap/Urban, Jazz, Indie, Trip Hop. L'intervista.

Parlaci del nuovo album. Che impronta hai voluto dargli?

Nel mio album non c'è un vero concept, ma una raccolta di fatti, emozioni, situazioni e allucinazioni che mi sono capitati nell'ultimo anno.

In generale preferisco fare così, nei dischi deve starci tutta la vita di chi li fa, e spesso nella vita un filo conduttore non c'è. Al solito, ho collaborato con vari beatmaker amici di vario genere (Fidel Kato, Simone Romani, Stefano Segatori e altri),

e questo dà anche una certa varietà ai pezzi, così su 10 pezzi diversi, almeno uno che ti piace, lo puoi sempre trovare! 

 

Quali sono i tuoi cantanti di riferimento?

 

Ti faccio un elenco brutale e alla rinfusa, io sono piuttosto onnivoro: Battiato, Massive Attack, Amy Winehouse, Wu-Tang Clan, Beastie Boys, RHCP. Battisti, Kendrick Lamar, 

Morricone, Calibro 35, Assalti Frontali, Loyle Carner, RATM, Run The Jewels, Salmo, Nirvana, Talking Heads, Lana Del Rey, Baustelle, Daft Punk, Portishead, 

Dalla, Guru, DJ Shadow et al.

 

Qual è l'esperienza lavorativa che più ti ha segnato fino ad ora?

 

Nel lavoro vero e proprio, l'insegnamento scolastico (sono durato circa 3 anni prima di scappare). Nella sfera musicale, beh, ovviamente quella col mio gruppo storico, le Menti Criminali, in cui abbiamo fatto e vissuto di tutto: dischi, concerti, video, abbandoni, allontanamenti, riavvicinamenti, esperimenti di ogni tipo.

 

Invece quella mai fatta e che ti piacerebbe fare?

 

 Un contratto con la Sony! No no, sto scherzando eh... Forse un vero tour organizzato, anche in posti piccoli ma con uno staff che ti segue per davvero. Purtroppo come è noto, chi è del tutto indipendente si arrangia e quindi è anche fotografo, agente di booking, social media manager e tanto altro. Per poi guadagnare...beh lasciamo stare.

 

Progetti futuri? Farai un tour?

 

5) Per ora sto ricominciando l'esperienza di 'Viaggio tra i Solchi', una specie di serata di divulgazione musicale con chiacchiere e DJ set insieme a Fidel Kato e a Nema, un beatmaker LoFi nostro amico. E' divertente e simpatica, per ora solo a Roma, in futuro chissà. Vediamo quest'estate se invece si riesce a fare qualche live, spero di sì.

Link utili:

SPOTIFY LINK:

https://open.spotify.com/artist/1xzcTqtmAIxb8WOYijxYKN?si=YUXzZdRKQWyZT3ZF5m4G9w

Biografia: Arsen Palestini è in attività fin dai primi anni ’90 con le Menti Criminali, una delle prime crew di Rap in Italiano, con cui ha all’attivo 6 LP e svariati singoli e video. Successivamente ha sviluppato altri progetti contaminati (Trip Hop, LoFi, Indietronica) come Amusement Arcade e Amusin’ Projects, sempre in collaborazione con producers dall’Italia e dall’estero. Vanta collaborazioni con Resonanz Kreis, Claver Gold, Kento, Fidel Kato, Cuba Cabbal, Donald D e molti altri.

Track by track:

1)    Arte da Dare a Te: La prima canzone del disco, su base Electropop spumeggiante di Simone Romani, è un inno alla Musica nella sua pura essenza artistica. Alla voce, oltre ad Arsen, la performer jazz Mimma Pisto.

2)    Kilos of Ego: Il beat è di Fidel Kato, originale producer e rapper romano, grande amico di Arsen. Si prende in giro l’ego spaventoso delle persone in questi tempi narcisisti e totalmente devoti all’immagine.

3)    Cryptolove: Musica e parole di Arsen Palestini, con un Rap classico un pochino jazzato: l’amore va su e giù come una criptovaluta, come il Bitcoin. Ci si guadagna o ci si perde? Resta il dubbio.

4)    Passive Income: Qui una piccola incursione dell’Urban/Trap. Il reddito passivo è il sogno dei nostri tempi, e anche di tutti gli artisti che vorrebbero monetizzare con i social, i digital store, eccetera.

5)    July Was Super Hot: Canzone vagamente spoken word, piuttosto indefinibile, il beat è composto praticamente solo di campionamenti. Resta il ricordo di un bellissimo Luglio, senza paranoie e senza pandemie.

6)    Mare Buio: Il beat, con un pizzico di gusto anni ’80, è di uno dei collaboratori preferiti di Arsen, il chitarrista virtuoso Stefano Segatori. Tutto composto e inciso a San Benedetto del Tronto e vicino al suo mare anonimo ma misterioso. E’ il secondo pezzo in Italiano dell’album.

7)    Video Game Player: Un piccolo divertissement Trap su base del talentuoso beatmaker pugliese Pako, e i suoni dei videogiochi vintage inseriti da Simone Romani. Nostalgia dei videogames dell’adolescenza, con una piccola dedica a Lana del Rey.

8)    Summertime and the Living is Creepy: strumentale breve, composta da Arsen con un AKAI MPK Mini Play.

9)    Thousands of Miles: Trip Hop in paranoia su beat di Leonardo Leonori, altro amico e bravo musicista romano. Il testo evoca Miles Davis, a cui (ma anche ad altri) Arsen periodicamente chiede supporto e ispirazione.

10)  Cryptolove (Instrumental): E’ semplicemente la base di Cryptolove.

 

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