Vulnus, Barnaba Mario: abbiamo unito rock e rap. L'intervista

Fattitaliani

“Vulnus “ ovvero “Ferita” in latino, nasce da un’idea di Barnaba Mario, cantante del duo DRAGNET & LA NEVE e la partecipazione di Davide La Neve alla chitarra (Spotify). L'intervista

Parlaci del nuovo album...

Il nostro ultimo lavoro si intitola Vulnus dal latino che significa ferita, è nato prima della pandemia del 2020 tra una birra e un pezzo di pizza, era un periodaccio che ha come protagoniste le nostre avventure amorose e non solo. Davide, il chitarrista, era un amico decennale di cui praticamente non si conosceva il lato artistico, una sera decise di portare a casa di amici una chitarra acustica e strimpellare qualcosa d’avanti a tutti, rimanemmo tutti un po' sbalorditi del fatto che sapesse suonare così bene e che avesse una cultura musicale rock fuori dal comune e tutto da autodidatta. Ricordo benissimo quella sera, un nostro amico aveva questa casa in campagna dove aveva un sottospecie di sala prove con un batteria fatta su misura per lui e improvvisammo una jam session, io come artista rap di lunga data, non potevo far a meno di riesumare qualche scritto che avevo e nacque da li “Com’era prima” il primo singolo del disco uscito il 3 Dicembre 2021. Nel periodo della pandemia decidemmo di costruire qualcosa e ogni giorno Davide mi mandava giri di chitarra su cui poter scrivere, la verità è anche che abbiamo avuto la fortuna di avere lo studio di registrazione del nostro amico Francesco Putignano che metteva gratuitamente a disposizione competenze e strumentazione, registravamo e lavoravamo ogni settimana, in un anno abbiamo registrato più di 30 tracce di cui solo cinque avrebbero visto la luce. Abbiamo così deciso di unire due stili diversi tra loro che sono il rock e il rap, raccontando musicalmente le nostre avventure, cercando in qualche modo di dare una nostra firma.

Quali sono i tuoi cantanti di riferimento? 

Potremmo parlare di tantissimi artisti che ci hanno inspirato, viste le contaminazioni che portiamo con il nostro genere, e sono uno più importante dell’altro, non possiamo non citare i Kaleo come gruppo contemporaneo sotto il profilo delle sonorità e per il lato della scrittura artisti contemporanei come Murubutu e Claver Gold che rispecchiano il passato di Mario, cantante del duo, immerso da anni nel rap underground. Particolare influenza la si è avuta grazie anche ai grandi classici del rock e del blues, come Slash chitarrista dello storico gruppo dei Guns and Roses ancora attivo, Jimmy Page, chitarrista e fondatore del gruppo dei Led Zeppelin e Jhon Mayer, chitarrista e cantautore statunitense, artisti che con la potenza della chitarra elettrica hanno dato uno spunto enorme alla realizzazione di ogni singola traccia del nostro disco “Vulnus”.

In questi anni di dischi importanti né sono usciti tantissimi, fondamentali anche per l’evoluzione che la musica ha avuto, nello specifico dischi come “÷/Divide” di Ed Sheeran dove la musica pop è sposata perfettamente con la chitarra strumento cardine dell’artista, ma anche dischi italiani come “Infernum” di Murubutu e Claver Gold che ci riportano nella letteratura italiana ripercorrendo il viaggio che Dante Alighieri affronta nei primi gironi dell’inferno della “Divina commedia” con l’utilizzo di un italiano e una sintassi fuori dal comune e dagli standard del rap che tutti conosciamo, ascoltando questi due capolavori della musica ci si può render conto come i due differenti stili siano stati presi e uniti per dar vita al nostro disco, un disco che contenesse sia musicalità e storie che possano esser vissute da tutti noi, cercando di catapultare l’ascoltatore nella realtà dell’autore. Il perché di queste scelte è soggettivo come la musica, viviamo differenti stati emotivi giornalmente e periodicamente, questi artisti, insieme a tantissimi altri sono riusciti a mettere insieme uno stile e una musicalità che possa avere la loro firma, provenienti anche loro da qualche altra contaminazione ma evolvendola in modo serio e con criterio abbinandoci espressività utilizzando la parola come massimo mezzo di esposizione e di comunicazione.

Qual è l’esperienza lavorativa che più ti ha segnato fino ad ora?

Nella mia vita, ho fatto tantissimi lavori, dal cameriere all’operaio edile, dall’autista ai driver che consegnano panini a domicilio, ma l’esperienza lavorativa che ho ritenuto più importante e significativa è stata quella di poter lavorare come grafico e videomaker di numerosi artisti italiani, tanto che tutto il materiale di arte visiva del nostro lavoro è stato curato tutto da me.

Poter lavorare con grandi nomi della scena italiana ti dà modo di capire come quell’artista, visivamente parlando, vuole arrivare alla gente, ovviamente mettendoci l’esperienza del tuo bagaglio, mi ha formato molto questo, anche quando realizzo grafiche e copertine anche per artisti meno noti, cerco di inserire sempre il mio stile un po' da lettura fra le righe. Saper comunicare è un tassello importante se si vuole far arrivare un messaggio.

Invece quella mai fatta e che ti piacerebbe fare?

Vorrei tantissimo poter lavorare per qualche brand di abbigliamento anche meno noto, realizzare grafiche per capi d’abbigliamento da ricamare o da stampare, portando alla luce una mia realizzazione a cui sto lavorando da tempo. Chiariamoci non sono appassionato di alta moda, ma l’idea che un messaggio grafico presente sull’abbigliamento di qualcuno passa per le vie di una grande metropoli o di una piccola cittadina mi fa impazzire. Vorrei dare importanza anche sull’abbigliamento e quello che a volte vestiamo, visto che molte volte indossiamo capi che hanno realizzazioni o scritte di cui il compratore/possessore nemmeno né conosce il senso e molte delle volte sono subliminali verso la persona stessa che veste il capo, paradossale ma vero.

Progetti futuri? Farai un tour? 

Tantissimi, indipendentemente se il disco andrà bene o male, noi non potremmo mai fermare la voglia di creare e costruire, i nostri canali saranno sempre aggiornati, saremo sempre presenti, anche nel momento in cui ci fermeremo artisticamente, nel nostro piccolo avremmo sempre qualcosa a cui stiamo lavorando da far ascoltare. Abbiamo obiettivi che ad oggi confluiscono sulla stessa strada e su questa strada ci sono io come cantante e Davide come chitarrista.

Ci auguriamo di fare un tour anche di apertura a qualche cantante italiano, come esperienza sarebbe meravigliosa, ma con i tempi che corrono la vediamo un po' dura, avevamo chiuso sulla nostra regione un mini-tour con una decina di date ma la pandemia, di nuovo, ci sta mettendo con le spalle al muro anche se in modo più contenuto , annullandoci la maggior parte delle date, ma non disperiamo siamo in lavorazione.

IL DISCO

Le tracce sono state tutte registrate a Ostuni presso lo studio di registrazione di Francesco Putignano, amico e fonico del duo, che abbraccia la stesura del lavoro in pre-pandemia nel 2020.

In ogni singola la traccia elemento comune è la chitarra che, sia acustica o elettrica, è suonata da Davide La Neve che prende come riferimento i grandi classici del Rock anni 90 come i Gun’s and Roses fino ad arrivare al suono incisivo post-moderno dei Kaleo.

Lo studio della scrittura del disco ha fondamenta nel rap italiano che muta lì dove la chitarra incisiva permette alla voce di aprirsi con ritornelli pieni di chorus fino a fondere due tipi di sonorità.

Ogni traccia è stata accuratamente revisionata e mixata da Francesco Putignano e William Muschio che né ha poi curato il master totale.

Solo nella prima traccia abbiamo la collaborazione e il lavoro del tecnico del suono Francesco Barletta del “Last Floor Studio” sito a San Michele Salentino (Br).

Il disco presenta collaborazioni come il noto Moder, rapper della provincia di Ravenna, fondatore del collettivo “Il lato oscuro della costa”, che vanta collaborazioni con Claver Gold, Wiser keegan e tanti altri rapper del panorama rap e non solo, Moder è presente nella traccia nr. 3 “Sii te stesso”.

Altra collaborazione importante nel disco è la presenza del maestro di armonica Martino Palmisano in un’intera traccia, esattamente la nr. 5 ovvero “Jack”, il maestro residente nel brindisino ha contribuito a ricreare all’interno del singolo un ambiente da pub che ricorda molto le lontani pub-house americane con uno stile più unico che raro.

Ultime ma non meno importanti le collaborazioni di Xoblaim e Gegh Murakami all’anagrafe Samuele Fiorella e Eugenio D’amico noti artisti del panorama trap underground entrambi  compaesani e amici del duo Dragnet & La Neve.

Le sonorità del disco spaziano dal rock anni 90 sino ad arrivare alla new wave della trap dando modo di spaziare con gli argomenti trattando testi che fanno parte della rocambolesca vita del duo , un disco emotivo e  motivazionale che suona classic rock ma anche grunge, un mondo da scoprire.

Elenco tracce:             

1-       Com’era prima

2-       Sabbie Mobili

3-       Sii te stesso feat. Moder

4-       Alaska Pt. 3 feat Xoblaim & Gegh

5-      Jack feat. Martino Palmisano

BIO DRAGNET & LA NEVE

Mario Barnaba conosciuto anche come Dragnet o Il Ragno classe 92, nato a Francavilla Fontana. Rapper militante  nella provincia di Brindisi, instaura un rapporto solido con la cultura hip hop fondando nel 2012 la Brindisi Hip-Hop Community, movimento che vede le teste hip-hop della provincia riunirsi sotto un unico nome, pubblicando ''Brindisi Hip Hop Community Compilation” una compilation fisica dei migliori rapper brindisini.Nel 2016 l'incontro con Dj Fastcut segna la collaborazione che vede pubblicare "Meglio Cartone Animato che Coglione E.P. " con all'interno 3 produzioni con quest'ultimo e una produzione di Dj Nuck. Nel 2017 con l'entrata in RapPirata Puglia, crew del rapper Fabiano Ballarin meglio conosciuto come Inoki, viene pubblicato “ M.A.R.I.O.”  disco ufficiale targato ''RAP PIRATA PUGLIA'' con all'interno diverse collaborazioni da cui sono stati estratti due video e una best collabo da parte del noto rapper Vacca. Nel 2019 pubblica “Araneae” un e.p. con all'interno Wiser Keegan e Dj Fastcut dei Dead Poets. Nel 2020 insieme ad Orso, Francesco Andriola, fondano i BeardBoyzClick, un duo che si presenta con un rap hardcore e crudo con tematiche sociali. Con le varie uscite presenti sulle piattaforme, lo studio della musica per Mario non si ferma, dedicando e concentrando l'attenzione nel corso del 2020/2021 non solo al rap ma anche al rock insieme a Davide la Neve, chitarrista, lavorando con la collaborazione di Francesco Putignano, produttore e fonico, a delle sonorità più indie e tranquile parallelamente ai progetti portati avanti con i BeardBoyzClick. Nel 2021 lascia definitivamente il percorso con RapPirata per dedicarsi esclusivamente alla musica indipendente, ricreando un proprio spazio tra i vari social ogni opera fino ad ora lavorata è pubblicata sui maggiori vettori di ascolto e di visione quali, Spotify, I-tunes, Google music and more.

Davide La Neve conosciuto come La Neve classe 1997, nasce a Ostuni. Impegna la maggior parte della sua adolescenza allo studio da autodidatta al mondo della musica rock, concentrandosi sulle sonorità della chitarra classica, acustica e elettrica. L'attenzione si sofferma sullo studio dei grandi classici del rock quali, Gun's and Roses, Metallica, Red hot Chili Peppers, Eric Clapton, fino ad arrivare ad oggi a band più contemporanee come i Kaleo, Imagine Dragons e cantanti come Ed Sheeran.

L'influenze di questi ultimi fanno scoprire a Davide la necessità di intraprendere una propria tecnica e comuncarla agli ascoltatori prima disinguendosi sui social con la realizzazione di varie cover e poi tramite la scrittura e l'arrangiamento di vari pezzi mai usciti. Amico decennale di Mario, tentano insieme, un tentivo di uscita nel 2018 sotto il nome di D.GHOST pubblicando il primo singolo del duo con annesso video. Nel 2019 inizia la collaborazione ufficiale, quando la crescita professionale e artistica, porta i due a intraprendere lo studio delle sonorità indie-rock e rap fino a farle collidere, facendo così nascere il duO DRAGNET & LA NEVE con il loro primo singolo "COM'ERA PRIMA", ufficializzandosì così come primo chitarrista del duo.

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