Si era tenuta a Roma presso i locali della FUIS (Federazione Unitaria Scrittori Italiani) la presentazione dell’Antologia “Inno all’infinito” edita dalla Bertoni Editore e curata dal poeta e coordinatore del marchio “Poesiaedizioni” Bruno Mohorovich.
Nell’incontro dopo i
saluti del Presidente della FUIS Dott. Natale Antonio Rossi, l’editore Jean Luc
Bertoni ha ricordato come il marchio “poesiaedizioni” nell’imminente 2022
incomincerà a pubblicare autori provenienti da tutti i continenti e a
contribuire alla riscoperta di autori del passato, italiani e stranieri.
Altra importante
iniziativa che vedrà la luce nella primavera prossima sarà il festival “Poesia
Trasimeno” che si terrà sulle rive del lago umbro.
Il volume “Inno
all’Infinito”, chiude la trilogia degli “Inni”, di cui si è parlato in un mio
precedente articolo, avviata nel 2020 e che comprende “Inno all’amore” varata
in occasione della festa di S.Valentino e “Inno alla morte”, omaggio a
Ungaretti e pubblicata nell’ambito delle celebrazioni della giornata mondiale
della poesia.
È stato un voler
omaggiare la poesia leopardiana. Ricordiamo che “L’infinito”, composto a
Recanati nel 1819, fu il primo dei canti a cui il poeta diede il nome di
idilli.
Nell’immaginare
l’infinito, il pensiero del poeta si smarrisce, si perde, ma questo naufragare
nell’immensità provoca una sensazione indefinibile di piacere e di dolcezza nel
suo sentirsi riassorbire nel tutto.
Le problematiche sollevate da Leopardi costituiscono un ribollire di
domande ed esigenze che sono la stoffa del nostro io.
Si tratta, dunque,
dell'esperienza di sproporzione tra fattori che ci costituiscono.
La realtà, infatti, è
un fattore che ci costituisce, così come il nostro animo, che è grande come sorgente di
emozione, e pur è così fragile di fronte all'imperterrito andare delle cose.
La verità di Leopardi
non può essere una negazione, ma è in quel “Misterio eterno / dell'esser
nostro”, nella domanda finale rivolta
alla natura umana: “or come, / se frale in tutto e vile, / se polve ed /
ombra sei, tant'alto senti?”.
Il Mistero
che ci avvolge e che vorremmo accogliere e abbracciare, come scrive Roberta
Arduini nella sua poesia “Affidarsi al Cielo” presente nell’antologia,
nei versetti finali: ……”Apro le braccia e sono Infinito” (in foto).
“Si può dire che l’antologia
ha voluto, attraverso le composizioni di 130 poeti, indagare quell’infinito, che
per definizione è illimitato e che consente, chiudendo magari gli occhi di
vederlo, abbandonandosi al suo ascolto, immettendo in esso la musica che ognuno
sente” ha riferito Bruno Mohorovich, anche prefatore del volume.
Ha anche evidenziato come l’Infinito acquista per ciascun autore presente nell’antologia, diverse raffigurazioni: da quello passionale (Infinito amore / da sempre e per s
empre…”; “Senza confine il mio cuore, / è libero di andare oltre corrente…”), al naturalistico (“Avvolta dentro un manto di cielo…”; “Oh, quelle colline verdeggianti […] velate all’orizzonte…/ mi privano della vista del mare[…] serpeggiano la cima… / a cercare la vetta / e godere / del confine tra cielo e terra”; “Terso l’orizzonte, profila spumose / parabole di cirri e brillìo di flutti…”; “Il fruscio delle spighe di grano / danza la Vita / nella brezza della sera.”), dal religioso, (“Paradiso: / canto di parole luminose, /rivestite di soave umanità…”; “Nell’infinito tuo essere / in quell’essenza di te / perdo me stessa.”; “…il tuo cielo è dentro me…”; “…Ti cercherò / nell’aura armonica del vespro…/ t’ascolterò Signore in fredde sere…”), all’artistico laddove emblematica è la lettura di “Il viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich, nel quale la grandezza sublime della natura è espressa dall’immensità spaziale e dall’altezza della montagna rocciosa in vetta alla quale l’uomo, solitario, guarda verso l’infinito.
Oltre all’ “Inno” è stata presentata anche
l’Agenda Poetica 2022 che racchiude i versi di 160 poeti che si sono espressi
sul tema “la parola / le parole”.
I volumi sono ordinabili sul sito della Bertoni editore http://www.bertonieditore.com/ ed è disponibile il numero 329 888 1111 per
informazioni.
Vito Piepoli