Tra fede e arte. Il Palazzo Lateranense apre al pubblico

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Paolo Ondarza - Città del Vaticano
. Arazzi di manifattura francese, affreschi cinquecenteschi, pregiati mobili e varie opere d’arte costellano l’itinerario guidato lungo le sale del Palazzo Lateranense dalle Suore Missionarie della Divina Rivelazione, impegnate nell’evangelizzazione attraverso la bellezza. “La città di Roma - spiega a Vatican News suor  Rebecca Nazzaro - è da sempre al centro della vita politica e spirituale della Chiesa”.

Fede e bellezza

Fede e bellezza sono indissolubilmente intrecciate lungo la storia del Palazzo costruito sul terreno della famiglia dei Laterani e donato a Papa Milziade I dall’imperatore Costantino. Qui sorse la prima basilica romana intitolata inizialmente al Salvatore e successivamente dedicata ai Santi Giovanni Battista ed Evangelista.


Un luogo per il 'Patriarchium'

“Fu scelto un luogo lontano dal pomerium, dai centri di culto e amministrativi del mondo pagano”, specifica suor Rebecca Nazzaro. Accanto alla Basilica, sede del vescovo di Roma, doveva sorgere la sua casa, la sua regia: il Patriarchium. “Durante il Medioevo, la Chiesa ebbe in questo luogo il suo cuore pulsante: qui - scrive il cardinale vicario Angelo De Donatis nel suo intervento in occasione della presentazione alla stampa dell'apertura al pubblico del Palazzo - sono stati celebrati cinque concili ecumenici e diversi sinodi. Bonifacio VIII annunciò con emozione  l’indizione nel 1300 del primo Giubileo della Storia”. Il Medioevo è l’epoca di massimo splendore per il Patrairchium che cesserà di essere dimora papale con l’esilio avignonese.


Sisto V e il nuovo Palazzo

Nel 1377 Gregorio XI riporterà la sede del Pontefice a Roma, trasferendola però in Vaticano sulla tomba dell’Apostolo Pietro. Fu sotto Sisto V, il cui regno durò appena cinque anni pur lasciando un impronta profonda sul piano sociale, urbanistico ed economico, che nel 1589 venne abbattuto l’antico Patriarchium. Al suo posto l’archietto Domenico Fontana fu incaricato di costruire il Palazzo Lateranense, nuovamente deputato ad abitazione e decorato dei magnifici affreschi giunti fino ai nostri giorni. In seguito i Pontefici non hanno più vissuto in questo edificio che però ha conservato la prerogativa di Patriarchium: appena eletti tutti i Papi fino ad oggi hanno continuato a compiere il significativo atto della presa di possesso del Laterano.

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