Tito Livraghi, Giulia Samoyloff. La leonessa di Milano: nuovo romanzo del noto medico scrittore

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«Milano era diventata il palcoscenico di Giulia. Dopo il periodo di ambientamento, trasferì in città lo stile di vita a cui era da sempre abituata in Russia. Glielo ­consentivano la ricchezza, l’assoluta indipendenza, anche una certa sfrontatezza. Il destino aveva scelto per lei Milano, ma avrebbero potuto essere Parigi o Vienna o Lubiana. Milano era la capitale di una provincia del gigantesco impero austriaco, dove si parlava sia tedesco che italiano? Benissimo, non avrebbe avuto problemi, parlava entrambe le lingue. Era tra le capitali della musica? Perfetto, non poteva capitarle di meglio. E così entrò prepotentemente nel bel mondo milanese…».

Il 30 gennaio 1828, in corso di Porta Orientale si incrociano tre persone che non si conoscono e che daranno vita a tre storie parallele. Una è la contessa russa Giulia Samoyloff, appena giunta a Milano (è imparentata coi Litta, una delle casate più note e blasonate del capoluogo lombardo), dove si fermerà per vent’anni in un sontuoso palazzo del Borgo Nuovo: ricchissima, bellissima, eccentrica, diventerà subito il riferimento della società mondana cittadina.

Il nuovo romanzo del noto medico scrittore Tito Livraghi: una emozionante cavalcata nei vent'anni che precedono le gloriose Cinque Giornate di Milano, nella quale si intrecciano le vicende di sorprendenti personaggi realmente esistiti a quelle di donne e uomini comuni catapultati sul palcoscenico della grande Storia.

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