Intervista a Lorenzo Di Salvio un autore “in erba” dallo stile del tutto innovativo

di Damiano Conchieri - Il mio stile è molto improntato al cartoon, particolarmente versatile: lo utilizzo sia nei doodles che nei fumetti.

Ha 15 anni e tanta voglia di vedere  sperimentare il mondo a colori, ovvero i suoi colori, quelli con cui ama riempire i suoi stessi disegni, che immancabilmente fanno parte di imperdibili storie a fumetti, rigorosamente marchiate Tomolo Edizioni. Nel tempo, nonostante la sua giovane età e lo studio, che non trascura mai nonostante la sua immensa passione, ha dato vita a innumerevoli storie e personaggi di vario tipo, ma più di tutti predilige lo stile Doodle. Vediamo che cosa ci ha raccontato in questa lunga chiacchierata a cuore aperto...

Lorenzo, presentati ai nostri lettori con pregi, vizi e virtù?

Ciao Damiano e grazie per l’ospitalità! Mi chiamo Lorenzo, ho 15 anni, frequento la seconda Liceo Classico a Reggio Emilia e sfrutto ogni attimo libero lasciatomi dallo studio per disegnare. In questo momento, soprattutto doodles. Sono una persona curiosa, che ama sperimentare e provare nuove tecniche di disegno, mi piace viaggiare per conoscere nuove persone e scoprire nuove culture. Sono molto permaloso, ma ne sono cosciente.



Quando e come hai iniziato a disegnare?

Ho sempre amato disegnare, fin da quando ero piccolo: non ricordo un momento in particolare in cui questa attività sia diventata più importante. Disegnando, riesco ad isolarmi dal mondo, dalle preoccupazioni e dallo stress legato alle interrogazioni di Greco e Latino. Alla scuola primaria ho cominciato il processo di elaborazione di uno stile tutto mio, che si ritrova spesso anche nei doodles.

Ma una cose è disegnare un altra scrivere: quando lavori a un libro, nasce prima lo schizzo a matita o prima la parola?

Sempre prima la parola: i disegni nascono successivamente, a seguito della storia che ho scritto.

Tu sei giovanissimo, eppure hai già le idee chiare a livello di stile. Con quali parole lo descriveresti?

Per quanto riguarda il disegno, il mio stile è molto improntato al cartoon, particolarmente versatile: lo utilizzo sia nei doodles che nei fumetti. Per quanto invece attiene alla scrittura, non credo di avere ancora un vero e proprio stile, ma adoro il lessico utilizzato da Salgari e gli argomenti trattati e gli stili narrativi di Lovecraft, Wells e Poe.

Come si può - a tuo avviso - averne uno proprio originale?

Sperimentando e traendo spunti da artisti diversi. Anche copiare, all’inizio, è importante: nel corso del tempo, poi, dalla semplice attività di copiatura si passa all’elaborazione di un proprio stile.

E credi che sia in nome di questo che ti sia stato chiesto di organizzare una tua mostra personale? Ce ne vuoi parlare?

La doodle art è abbastanza recente e non conosciuta da tutti: il fatto che io me ne occupi in maniera continuativa e che realizzi anche delle dirette sul mio profilo Instagram @dissy_doodleart ha attirato l’attenzione dell’ Informagiovani della mia zona, che mi ha proposto di realizzare una mostra. L’inaugurazione della stessa è sabato 18 Dicembre alle ore 16.00, ma la mostra resterà nei locali dell’Informagiovani di (RE) almeno sino a metà Gennaio, con possibilità di proroga nel caso di interesse da parte dei visitatori. In occasione dell'inaugurazione, viene presentato anche il mio ultimo libro "The book of doodles, a coloring book".

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top