di Caterina Civallero - Nei testi classici di medicina tradizionale cinese le cause fisiologiche di disarmonia rispetto al benessere sono considerate imputabili alle passioni.
Scoprire che a creare
disturbi al nostro corpo sia la rabbia espressa o inespressa, o l'allegria
eccessiva o la sua mancanza, che a rosicchiare il nostro equilibrio siano le preoccupazioni
e la loro gestione, o il dover vivere il perenne stato di paura, o peggio ancora di
tristezza, potrebbe risultare incredibile, ma questa è la realtà.
Il mal
d'amore, il crepacuore come si
definiva un tempo il silente dolore che minava la vita dall'interno, la cotta o la sbandata riferite all'innamoramento, la malinconia[1]
e melancolia, l'attacco di panico, diventare verdi di rabbia, la rimuginazione continua che ci obbliga a vivere
nel passato in pieno stato ossessivo, sono i veri nemici della nostra salute;
ma allo stesso tempo, se adoperati con strategia e consapevolezza, possono
diventare i nostri migliori alleati.
La
medicina tradizionale cinese, abbreviata con l'acronimo MTC, spiega attraverso la legge dei cinque elementi come
analizzare, comprendere e gestire il flusso fra le diverse emozioni che ci
abitano quotidianamente, anche attraverso il regolare flusso dell'orologio
circadiano[2].
Spiegare
La Legge dei cinque elementi partendo
dal titolo di questo articolo ti aiuterà a comprendere che in natura ogni
movimento ha due facce: quella manifesta e quella secondaria, che per
importanza non è da meno della prima. “Una moneta ha lo stesso valore a
prescindere dalla faccia che mostra[3]”:
questa affermazione deve stimolare il ragionamento che tutto ha una doppia
valenza; dualità è il termine che descrive ciò di cui è formato ogni
accadimento, azione, pensiero, presa di posizione o decisione. Yin e Yang sono i termini utilizzati in
oriente, e in ambito olistico, per definire ciò che ha espressione maschile o
femminile. Qui non si tratta di una discriminazione fra sessi ma dobbiamo
imparare a comprendere che esiste un polo positivo e uno negativo per poter
alimentare una pila, così come serve il giorno e la sua luce e la notte con il
buio per poter usare la parola oggi o ieri. Se ci riferiamo alla materia
vivente possiamo descrivere l’esistenza di un dentro e un fuori solo a partire
dal concetto di unità e viceversa: una tazza creata dall’argilla con le nostre
mani esprime la sua funzione nel vuoto che essa stessa crea.
Partendo dal concetto che ogni cosa è duplice, e
che la dualità è imprescindibile, analizziamo quale forza anima la danza fra le
due parti.
Si
tratta per l’appunto della Legge degli
elementi, che la medicina tradizionale cinese e le scienze orientali
definiscono con i termini Legno, Fuoco, Terra, Metallo e Acqua. A ognuno di
essi viene attribuita un’emozione e rispettivamente si parla di Collera, Gioia,
Preoccupazione, Tristezza, Paura. Uso il maiuscolo, anche se è un errore, per
inquadrare mentalmente queste parole come entità o archetipi elevandone la
funzione di semplici sostantivi.
Ora immagina di essere alle prese con un giocatore
abile e che in palio ci sia un premio o una scommessa: chi perde paga la cena!
I tiri saranno più carichi di intensità, più veloci, forti e la traiettoria
della pallina si muoverà in diagonale fra i campi per rendere difficile la
presa all’avversario.
Queste due modalità di gioco ti hanno appena
descritto la legge dei cinque elementi nella sua condotta definita di Generazione o di Madre-Figlio e la seconda ti spiega cosa si intende quando si
parla di Ciclo di Distruzione o Nonno-Nipote.
Ne parlo approfonditamente nel libro Realizzo il mio sogno –
Creo scrivo pubblico – scritto con Alessandro Zecchinato.
Sempre rivolgendoci a chi frequenta i nostri corsi
di scrittura, o a chi ama leggere, anticipo un brano del nostro prossimo libro
che uscirà entro novembre 2021.
«A cosa serve la legge dei 5 elementi nella
costruzione di un testo?
Ricorda che puoi
scrivere solo di ciò che conosci e hai compreso bene.
Analizzare e poi approfondire questo tema ti consentirà di orientarti in descrizioni più veritiere e di bilanciare gli aggettivi che adopererai per animare un personaggio. Avrai maggiori possibilità di essere credibile quando sarai alle prese con un testo di fantasia e sarai riequilibrato dall’essere troppo rabbioso o entusiasta nei confronti di un personaggio che detesti o ami alla follia. La penna di uno scrittore non può contenere inchiostro velenoso, ma può essere caustica, purché si abbia una buona mira e si eviti di bruciare tutto il foglio con i propri scritti; se impari bene questo, scoprirai come il Legno si trasforma in Fuoco, il Fuoco in Terra e come dalla Terra poter passare agli altri elementi.»
Caterina Civallero
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[1] Melanconia (o malinconia) Stato psichico caratterizzato da
un’alterazione patologica del tono dell’umore, con un’immotivata tristezza,
talora accompagnata da ansia, e con inibizione di tutta la vita intellettuale.
[2] Il ciclo circadiano è una sorta di
orologio biologico dal periodo di 24 ore − il nome, infatti, deriva dal latino circa diem che significa “intorno al
giorno” − che si caratterizza per essere un complesso sistema interno
responsabile di cicli riguardanti la pressione arteriosa, la temperatura del
corpo, il tono muscolare, la frequenza cardiaca, il ritmo sonno-veglia, ecc.
[3] Tratto dal libro Il mio gemello mai nato di Caterina
Civallero e Maria Luisa Rossi, contenuto nel capitolo SENZA DI TE.