di Giovanni Chiaramonte. Tre tipi di bisogni che non si declinano sempre alla stessa maniera in ogni fase della vita, non sempre hanno lo stesso peso. Certamente al momento della diagnosi la parte medica è centrale. L'educazione sarà l'asse centrale che permetterà al ragazzo di gestire le varie fasi della vita, adulta inclusa, dove il quadro degli elementi forti e deboli del bambino/ragazzo/adulto declineranno la tipologia di interventi, sempre finalizzati alla maggior possibile futura autonomia. Non c'è, o è molto limitata, spontaneità di apprendimento nell'autismo: piu' che per il ragazzo normodotato, va costruito un contesto che stimoli costantemente creando una dinamica efficace di apprendimento. Apprendere a comunicare, apprendere a decodificare il mondo, apprendere ad intervenire nel contesto sociale sono le finalità de percorso.
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