Le prime note della musica di Kris Defoort dicono tutto... la voce del sax, dolce, struggente, viva, profondamente umana, ci annuncia che andrà in scena una storia di persone. Siamo in America, pasqua del 1939, o forse a Bruxelles, Belgio, 2021?
L'orchestra aggiunge e completa, fin dalla prime battute, il loro canto. La musica fa parte della storia: siamo all'opera, non al cinema, dove la musica è semplicemente sfondo e contorno!
Una scenografia scarna, essenziale, rispettosa: un foglio scuro semplice, dove fare risaltare musica e canto.
Incanta la voce di Delia...misurata, dolce, viva, femminile, matura, carica di aspettative e di presentimenti. Canta sottovoce, dice di lei David, ma parla al cuore degli spettatori.
Bastano pochi minuti e la finezza dell'esecuzione musicale, il garbo delle voci, l'eleganza misurata dei costumi di vita quotidiana preannunciano che assisteremo a qualcosa di straordinario, forse un piccolo capolavoro: si respira bellezza!
Razzismo è odio, odio innato nell'uomo che proietta sull'altro la sua ombra. Il razzismo è nella natura di ognuno. Siamo a Baltimora, nel 1939? o siamo a Molembeek, a Matongè, a Bruxelles oggi?
Nel 1939 il razzismo è esplicito. Nel 2021 è implicito, nascosto, coperto: piu' duro ancora da lottare, forse!
La musica racconta la storia: impossibile non essere catturati. Siamo nel cuore dell'opera classica...musica e storia del libretto in perfetto, vero sincrono.... Due lingue, musica e parola, lo stesso sovrapponibile significato. Si spera che queste note non finiscano mai.... E' bello ascoltarle... ricche e belle come la promessa del futuro della storia di David e Delia ma anche cariche di vitalità, ribellione, intelligenza, come la splendida giovane Ruth, la forza del rinnovamento, che paga con la morte del marito il suo osare.
Tante facce giovani in sala: le storie vere catturano e parlano a un pubblico nuovo. Questi visi nuovi tra il pubblico del teatro sono il frutto di un lungo lavoro di rinnovamento dell'Opera nel suo complesso. David e Delia incrociano due mondi di due colori diversi, come Bruxelles è un crocevia e un incrocio di razze e culture. La Monnaie vive del mix delle culture: non teme l'incontro del diverso, del nuovo, dello sconosciuto...rischia, talvolta sbaglia ma non manca del coraggio di inventare il futuro.
La Monnaie ha regalato al suo pubblico una sera felice.
Il tempo dirà se The time of our singing è un capolavoro. A me lo è sembrato!
THE TIME OF OUR SINGING
Opera in three acts
Music by Kris Defoort
Libretto by Peter van Kraaij, based on the novel by Richard Powers
Création mondiale / Wereldpremière
Commande de / Opdrachtwerk van
LOD muziektheater & La Monnaie / De Munt
Direction musicale / Muzikale leiding KWAMÉ RYAN
Mise en scène / Regie TED HUFFMAN
Décors / Decor JOHANNES SCHÜTZ
Costumes / Kostuums ASTRID KLEIN
Éclairages / Belichting BERND PURKRABEK
Chorégraphie / Choreografie ALAN BARNES
Vidéo / Video PIERRE MARTIN
Dramaturgie PETER VAN KRAAIJ
ANTONIO CUENCA RUIZ
Ingénieur du son / Geluidsingenieur VINCENT DE BAST
Delia Daley CLARON MCFADDEN
William Daley MARK S. DOSS
David Strom SIMON BAILEY
Jonah LEVY SEKGAPANE
Joey PETER BRATHWAITE
Ruth ABIGAIL ABRAHAM
Lisette Soer LILLY JØRSTAD
Étudiants / Studenten CHLOÉ BRYAN, ASHLEIGH CONNER,
ISSAÏAH FISZMAN, MIAMI HOLNESS
Pianiste / Pianist DAVID ZOBEL
ORCHESTRE DE CHAMBRE DE LA MONNAIE / KAMERORKEST VAN DE MUNT
Konzertmeister ERIC ROBBERECHT
ENSEMBLE DE JAZZ / JAZZENSEMBLE
(Mark Turner, Lander Gyselinck, Nicolas Thys & Hendrik Lasure)
CHŒURS D’ENFANTS ET DE JEUNES DE LA MONNAIE s.l.d. de /
KINDER- EN JEUGDKOREN VAN DE MUNT o.l.v. Benoît Giaux
14, 16, 17, 19, 21, 22, 24 & 26 SEPT 2021
LA MONNAIE / DE MUNT