La Monnaie: The Time of Our Singing. Una nuova magnifica opera di Kris Defoort.


di Giovanni Chiaramonte. The Time of Our Singing è la storia di una famiglia americana, frutto dell'unione tra un ebreo bianco tedesco  e una donna di colore, genitori di tre figli: Jonah, Joey e Ruth. L'opera si muove fra due livelli temporali: la generazione dei genitori, Delia e David Strom, e quella dei figli, che vivono sulla loro pelle la trasformazione della società per i diritti civili. I figli hanno il talento musicale della madre. La musica è l'elemento principe all'interno della famiglia - Anche Jonah ha una voce eccezionale, e la sua carriera di cantante  lo conduce in Europa. Joey, suo fratello minore lo segue come accompagnatore  Ruth, la loro sorella piccola, lotta invece contro il mondo dei bianchi come attivista col marito delle Pantere Nere. I tre figli  prendono coscienza, ciascuno a proprio modo della realtà del mondo.

Le prime note della musica di Kris Defoort dicono tutto... la voce del sax, dolce, struggente, viva, profondamente  umana, ci annuncia che andrà in scena una storia di persone. Siamo in America, pasqua del 1939, o forse a Bruxelles, Belgio, 2021?


Delia Daley, madre, nera. David Strom, suo marito, ebreo, bianco, straniero.

L'orchestra aggiunge e completa, fin dalla prime battute, il loro canto. La musica fa parte della storia: siamo all'opera, non al cinema, dove la musica è semplicemente sfondo e contorno!

Una scenografia scarna, essenziale, rispettosa: un foglio scuro semplice, dove fare risaltare musica e canto.

Incanta la voce di Delia...misurata, dolce, viva, femminile, matura, carica di aspettative e di presentimenti. Canta sottovoce, dice di lei David,  ma parla al cuore degli spettatori.

Bastano pochi minuti e la finezza dell'esecuzione musicale, il garbo delle voci, l'eleganza misurata dei costumi di vita quotidiana preannunciano che assisteremo a qualcosa di straordinario, forse un piccolo capolavoro: si respira bellezza!


Delia e David: due origini, due colori della pelle differente. Significativo nell'America del 1939. Significativo nella Bruxelles del 2021. Significativo nell'Europa evoluta ma ipocrita del 2021. I figli non sono neri non sono bianchi: sono diversi, e la diversità produce esclusione e nei migliori lotta. Loro sono diversi, noi siamo diversi. La storia parla di loro nel loro tempo, questa storia parla di noi nel nostro tempo. 

Razzismo è odio, odio innato nell'uomo che proietta sull'altro la sua ombra. Il razzismo è nella natura di ognuno. Siamo a Baltimora, nel 1939? o siamo a Molembeek, a Matongè, a Bruxelles oggi?

Nel 1939 il razzismo è esplicito. Nel 2021 è implicito, nascosto, coperto: piu' duro ancora da lottare, forse!

La musica racconta la storia: impossibile non essere catturati. Siamo nel cuore dell'opera classica...musica e storia del libretto in perfetto, vero sincrono.... Due lingue, musica e parola, lo stesso sovrapponibile significato. Si spera che queste note non finiscano mai.... E' bello ascoltarle... ricche e belle come la promessa del futuro della storia di David e Delia ma anche cariche di vitalità, ribellione, intelligenza, come la splendida giovane Ruth, la forza del rinnovamento, che paga con la morte del marito il suo osare.


Una musica intensa, vitale, leggera, sorprendente ma strutturata in un racconto musicale perfettamente coerente e leggibile. Del Jazz ha la vitalità della classica la struttura.

Tante facce giovani in sala: le storie vere catturano e parlano a un pubblico nuovo. Questi visi nuovi tra il pubblico del teatro sono il frutto di un lungo lavoro di rinnovamento dell'Opera nel suo complesso. David e Delia incrociano due mondi di due colori diversi, come Bruxelles è un crocevia e un incrocio di razze e culture. La Monnaie vive del mix delle culture: non teme l'incontro del diverso, del nuovo, dello sconosciuto...rischia, talvolta sbaglia ma non manca del coraggio di inventare il futuro.

La Monnaie ha regalato al suo pubblico una sera felice.

Il tempo dirà se The time of our singing è un capolavoro. A me lo è sembrato!


THE TIME OF OUR SINGING

Opera in three acts

Music by Kris Defoort

Libretto by Peter van Kraaij, based on the novel by Richard Powers

Création mondiale / Wereldpremière

Commande de / Opdrachtwerk van 

LOD muziektheater & La Monnaie / De Munt


Direction musicale / Muzikale leiding KWAMÉ RYAN

Mise en scène / Regie TED HUFFMAN

Décors / Decor JOHANNES SCHÜTZ

Costumes / Kostuums ASTRID KLEIN

Éclairages / Belichting BERND PURKRABEK

Chorégraphie / Choreografie ALAN BARNES

Vidéo / Video PIERRE MARTIN

Dramaturgie PETER VAN KRAAIJ

ANTONIO CUENCA RUIZ

Ingénieur du son / Geluidsingenieur VINCENT DE BAST

Delia Daley CLARON MCFADDEN

William Daley MARK S. DOSS

David Strom SIMON BAILEY 

Jonah LEVY SEKGAPANE

Joey PETER BRATHWAITE

Ruth ABIGAIL ABRAHAM

Lisette Soer LILLY JØRSTAD

Étudiants / Studenten CHLOÉ BRYAN, ASHLEIGH CONNER,

ISSAÏAH FISZMAN, MIAMI HOLNESS

Pianiste / Pianist DAVID ZOBEL

ORCHESTRE DE CHAMBRE DE LA MONNAIE / KAMERORKEST VAN DE MUNT

Konzertmeister ERIC ROBBERECHT

ENSEMBLE DE JAZZ / JAZZENSEMBLE

(Mark Turner, Lander Gyselinck, Nicolas Thys & Hendrik Lasure)

CHŒURS D’ENFANTS ET DE JEUNES DE LA MONNAIE s.l.d. de / 

KINDER- EN JEUGDKOREN VAN DE MUNT o.l.v. Benoît Giaux


14, 16, 17, 19, 21, 22, 24 & 26 SEPT 2021 

LA MONNAIE / DE MUNT



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