"Stiamo cominciando a rivedere i turisti, anche se naturalmente in modo molto ridotto rispetto ai flussi che registravamo pre Covid- racconta alla Dire Federica Suban, presidente della Fipe di Trieste e titolare di un ristorante- siamo ancora un po' penalizzati dal meteo, ma le prime note positive ci sono". Tavoli pieni un po' ovunque sia sabato che domenica in citta'. "Ieri- prosegue Suban- ho accolto anche due gruppi di turisti stranieri, uno russo e uno ungherese, e questo fa pensare che qualcosa si stia muovendo. Finalmente. So che anche molti austriaci non vedono l'ora di tornare, sono di casa qui e anche per questo- aggiunge- penso che Trieste, prima di altre citta', beneficera' di una ripresa, grazie ai nostri vicini confinanti, pronti a tornare".
Nel fine settimana appena concluso poche le camere occupate negli hotel, ma le telefonate e le mail stanno arrivando. "Prenotazioni soprattutto da meta' giugno- spiega alla Dire Guerrino Lanci, presidente di Federalberghi Trieste- ma numeri piu' importanti li registreremo non prima di luglio e agosto, e poi anche a settembre e ottobre". Tanti in realta' i turisti nel week end nel centro di Trieste, "molti pero' erano comitive e gruppetti venuti in giornata- racconta Lanci- i pernottamenti invece sono stati irrisori".
E sulla categoria pesa anche la grande assenza delle gite scolastiche, che prima del Covid, proprio ad aprile e maggio, avevano fatto segnare un'impennata a Trieste: "Una fetta di turismo completamente persa per il secondo anno- ricorda Federalberghi- cosi' come le vacanze primaverili. Guardiamo con ottimismo all'estate e al prossimo autunno, quando speriamo davvero- conclude- che ci sia una vera ripartenza".
Fonte: Agenzia Dire