Un atto vile nel giardino didattico dell’IISS “Don Vincenti” di Bisacquino-Corleone

Il Dirigente scolastico Giuseppe Zambito: IL CEMENTO NON METTERÀ RADICI!

Nella notte tra il 10 e 11 aprile veniva sparso del cemento in polvere sul tronco di un ulivo messo a dimora nel realizzando giardino didattico a Corleone.  Un atto inutile e vile” – afferma Giuseppe Zambito, Dirigente Scolastico dell’IISS “Don Calogero Di Vincenti” di Bisacquino, con una sede distaccata a Corleone - “che non inficia il nostro impegno nella costruzione di una scuola sempre più aperta al territorio,  capace di immaginare e costruire spazi di bellezza”.

Il giardino didattico di Corleone nasce dal recupero di un'area di proprietà del Comune di Corleone, progettata dal prof. Biagio Cutropia e realizzato dagli studenti  e  dagli addetti dell’azienda agraria dell’Istituto, sessanta alberi da frutto e cinquecento piante aromatiche di trenta specie diverse.

Non si tratta soltanto di uno spazio verde, ma soprattutto di un laboratorio a cielo aperto di cittadinanza attiva e partecipata” - continua Zambito - “un “libro” aperto alla speranza e alla memoria. Un luogo speciale che abbiamo proposto di chiamare “Il Giardino dei Talenti perduti” dedicato a Giuseppe Letizia,  (giovane pastore, vittima della mafia che all'età di 13 anni assistette all'omicidio del sindacalista Placido Rizzotto) e a tutti i bambini che non hanno avuto un futuro”.

Il dirigente scolastico Giuseppe Zambito con il prof. Biagio Cutropia progettista del giardino

Sulla vicenda sono interventi, esprimendo la loro solidarietà, il Sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi, la giunta e il consiglio comunale. 

L’Istituto Superiore “Don Vincenti” è impegnato in diverse iniziative in collaborazione con Enti e le associazioni del territorio. L’azienda agraria produce vino e olio e gestisce un terreno confiscato alla mafia dove sono state piantati duecentoventi alberi di mandorlo.  

L’inaugurazione del giardino, covid permettendo, è previsto nel prossimo mese di maggio e sarà restituito alla città, per la promozione di iniziative culturali, dove protagonisti saranno le ragazze e i ragazzi di Corleone.

Dirigente Zambito, quale messaggio vuole mandare agli autori del brutto gesto?

 “Che c’è posto anche per loro in questo processo di cambiamento e che il cemento, qui,  non metterà radici!”

Studenti del "Di Vincenti" presso il mandorleto su terreno confiscato alla mafia

Fattitaliani

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