La scomparsa del filosofo Lino Di Stefano

di Pierfranco BruniTradizionalista nella sua formazione, classicista nei suoi approfondimento su Dante, spiritualista nella sua visione letteraria. Ci ha lasciato, nei giorni scorsi, il filosofo e lo storico della letteratura Lino Di Stefano. Il Covid lo ha portato via. Uno dei maggiori studiosi gentialiani, acuto e severo, che io abbia conosciuto lungo il mio cammino. Un dantista serio che ha applicato la lezione di Gentile.

Tanto che scrisse:

"...Benedetto Croce non lesinò forti rilievi all’Autore della Commedia e ciò perché egli applicò le categorie della distinzione anche al poema sacro con la nota dicotomìa ‘poesia’ –’non-poesia’ che, com’è noto, rischiava di frantumare la compattezza dell’opera dantesca; ma, qui, siamo ad un altro livello.
Gentile, al contrario, nei suoi capitali ‘Studi su Dante’, guardò sempre all’unità dell’opera del grande Fiorentino, opera e di stampo poetico e di impostazione filosofica..."

Componente del consiglio nazionale del Sindacato libero scrittori italiani ha contribuito sempre a mantenere vitale l'opera di Francesco Grisi. Un grisiano cristiano lungo la via della ortodossia. 


Uno degli ultimi testi su Gentile è stato pubblicato dalla casa editrice Solfanelli. Il suo Gentile è stato un forte punto di riferimento nella tradizione del classicismo umanistico. Studioso di Platone e della grecità della filosofia.

Nel suo testo di Solfanelli, di un Gentile psicologo, si legge: "...se è vero che il filosofo ha redatto opere di grande valore speculativo, è altrettanto certo che pochi studiosi hanno affrontato la questione 'Gentile psicologo'. Questi, grande pensatore - il maggiore del Novecento - è stato anche un insigne pedagogista, un illustre storico della filosofia, un acuto critico letterario e un dotato psicologo. E sebbene non abbia scritto un'opera specifica sull'argomento, è giocoforza riconoscere che egli in Teoria generale dello spirito come atto puro - in particolare in Sommario di pedagogia come scienza filosofica - in Difesa della filosofia e in 'La riforma dell'educazione', ha dimostrato, in molte pagine, la propria competenza in materia. Da lui vista per un verso, come scienza legata alla filosofia - di cui tra l'altro, insieme con la sociologia è figlia - e, per l'altro, come dottrina empirica. Alcune pagine sono dedicate anche ai temi del subconscio e dell'inconscio, a dimostrazione che il filosofo possedeva una preparazione completa in tali campi con autori citati sempre di prima mano".

Lino Di Stefano non solo filosofo, ma anche poeta e critico letterario. Numerosi sono i suoi scritti su Pirandello e il pirandellismo, su Augusto Del Noce, sulla letteratura tra Otto e Novecento. Ha pubblicato diversi testi anche con le edizioni Thule di Tommaso Romano. 

La sua ricerca si basava sui pensatori della filosofia del XX secolo e il rapporto tra il primo Novecento e la fine dell'Ottocento, su Benedetto Croce e Kant. Importanti restano i suoi scritti su Francrsco Grisi. Ma è tra Dante e Gentile che la sua visione culturale si è mossa. Era nato a Campobasso nel 1938.
Fattitaliani

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