Intervista a Giorgio Finestrone dei Tankarp, un sound inconfondibile

di Laura Gorini - La cosa che più pesa per tutti noi musicisti è non poter sentire il calore del pubblico nei concerti.

I Tankarp è un duo ambient con sfumature pop jazz nato alla fine del 2018 dall'idea del percussionista-batterista jazz Giorgio Finestrone. La nascita deriva dalla ricerca sempre del medesimo percussionista di creare un sound nuovo ed inconfondibile. Il nome Tankarp deriva invece dalla fusione dei due strumenti principali : il tank drum (strumento idiofono a percussione) e l' arpa elettrica. Il duo è formato dal percussionista Giorgio Finestrone e dallo arpista classico Jakub Rizman. Il repertorio dei Tankarp è molto vasto perché percorre i migliori standards degli anni 80-90, tutto riarrangiato con il loro sounds sperimentale orientale. Recentemente è uscito il loro nuovo album "Open up" dove è possibile ascoltare sonorità per l'appunto orientali e spagnoleggianti. L 'album è disponibile sul sito Empateya edizioni e sui vari digital stories. 

Per essere sempre aggiornati sul loro inconfondibile sound è possibile trovarli sulle pagine di Facebook, Instagram e sul loro sito www.tankarp.wordpress.com. Noi abbiamo scambiato quattro chiacchiere al volo con il loro fondatore.

Giorgio, come stai vivendo questo momento?

Questo è un periodo difficile per tutti noi musicisti e artisti che vivono sui i valori della libertà e della continua ricerca musicale. La cosa che più pesa per tutti noi è non poter sentire il calore del pubblico ai concerti.

Gli artisti sono anche scesi in piazza per far sentire la loro voce. E' stata ascoltata secondo te?

No, direi che il settore che è stato totalmente dimenticato, soprattutto quello meramente musicale.

Non ti sei mai sentito “ una voce fuori dal coro”?

Spero che la protesta abbia dato maggiore visibilità ad un settore che ne ha molto risentito in questa pandemia


Certamente le persone, dovendo stare a casa più spesso, trascorrono più tempo navigando su Internet, magari per ascoltare buona musica. E' davvero così secondo te?

Sì, sicuramente la musica è un buon rifugio per tutti coloro che si sentono persi offrendo la possibilità di continuare a viaggiare seppur con la mente.

Tra l'altro durante questo periodo molto buio è uscito l 'album ''Open up'' che è un invito alla speranza e alla rinascita per l'intera comunità. Il cd ha sonorità ricercate con timbriche orientali e spagnoleggianti . Esso è stata composto dal duo ambient ''Tankarp'' fondato da me e dal mio amico Jakub Rizman.

Ma se dovessi scegliere un brano per descrivere questo ultimo anno quale sceglieresti e perché?

Il brano che mi identifica in questo periodo che stiamo vivendo è ''My favorite things'' suonata dal grande sassofonista jazz John Coltrane . Il pezzo ha delle sonorità uniche che solo un genio come Coltrane poteva esprimere.

E uno che invece può descrivere la tua vita prima del Covid?

Un brano che esprime al meglio il periodo del pre-covid è “Africa” dei grandissimi Toto.

Infine, come musicista e artista che cosa ti auguri per il futuro?

Mi auguro - con le dovute misure - di poter ritornare presto a vivere suonando in mezzo al pubblico.


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