Archivio. 10 anni fa moriva Gianni Brezza. L'intervista di Fattitaliani

Dieci anni fa moriva
Gianni Brezza, ballerino, coreografo, regista e marito di Loretta Goggi. Per l'occasione, ripubblichiamo un'intervista che concesse a Fattitaliani nel giugno 2008 in occasione dello spettacolo estivo "Stasera Goggi" di cui era regista. 

Dopo il grande successo mietuto in due anni di tournèe con Se stasera sono qui, Loretta Goggi torna quest'estate a girare in diverse città italiane per proporre lo spettacolo Stasera Goggi che debutterà l'11 luglio a Benevento nell'ambito della manifestazione Quattro notti e più di luna piena.

Anche in questo caso l'artista sarà diretta, accompagnata e sostenuta da Gianni Brezza, il quale, da sempre restio a concedere interviste e a rubare la scena alla moglie, ha accettato di parlare con noi dello show.

Rispetto a Se stasera sono qui - ci dice - cambieranno poche cose: intanto sarà un po' ridotto come durata.


E la scaletta delle canzoni?

Come ogni cantante, Loretta presenterà i suoi pezzi forti: da Dirtelo non dirtelo a Il mio prossimo amore, da Un amore grande e Io nascerò naturalmente a Maledetta primavera e il brano Estoy bailando che incise con la sorella Daniela in Spagna con grande successo di vendite, recentemente riproposto da due drag-queen. Per quanto riguarda i suoi omaggi musicali, ci sarà quello a Gabriella Ferri, ai Negramaro e a Lucio Battisti per il decimo anniversario della sua morte. Ricordo che fu Loretta a condurre il concerto-tributo in Campidoglio subito dopo la morte del cantautore e molti anni prima in tv aveva presentato uno special in cui Battisti prese parte come ospite. Non mancherà un balletto con quattro bravi ballerini che balleranno e canteranno.

Verranno riproposti anche i monologhi?

Ci saranno alcuni passaggi tra una fantasia musicale e l'altra e oltre alle imitazioni più famose ne stiamo mettendo a punto alcune nuove.


Ora che vi siete sposati dovreste aggiornare alcuni testi, no?

Guarda: a dire la verità, queste nozze sono state un vero salto nel buio (ride, ndr), una decisione prematura. Trent'anni sono pochi per una coppia: dovevamo aspettare ancora per conoscerci meglio. 

Conoscere così bene Loretta ti ha aiutato oppure ostacolato nel dirigerla?

All'inizio come professionista sono stato favorito approfittando del suo nome. Nel tempo poi si è  rivelato un handicap: alto 1,90, primo ballerino, fidanzato della Goggi qualcuno pensava chissà che nel vedermi cimentare nella regia. Diciamo che mi ha tarpato un po' le ali a differenza di altri registi che hanno diretto altri artisti, ma sono contento: ho fatto la regia della sua vita artistica e qualche altra volta pur non comparendo come regista ho dato una mano di aiuto.

Come mai avete accettato di lavorare d'estate di solito intoccabile e sacra per voi due?

Innanzitutto perché Loretta ha riscoperto che il pubblico la ama veramente e il contatto che ha avuto durante lo spettacolo l'ha galvanizzata e resa entusiasta come una ragazzina e quindi voleva ricominciare. Poi ci hanno fatto un'offerta che non si poteva rifiutare: le richieste sono tante.


Confermi che la vostra canzone è L'aria del sabato sera?

Confermo: mi sono innamorato di Loretta durante Fantastico che lei condusse con Grillo e la Parisi. Ma questo amore è felicemente durato nel tempo. Ancora oggi siamo come due ragazzini che camminano mano nella mano e la notte teneramente ci diciamo "buonanotte, amore": sono cose a cui non potremmo mai rinunciare.

Con tutti i problemi normali di una coppia...

Certo, fra alti e bassi, per quando si valuta ciò che si potrebbe perdere allora si supera il momento difficile: fortunatamente non è capitato per motivi di lavoro. E poi in questi trent'anni siamo vissuti 24 ore su 24 sempre insieme: valgono quindi il doppio, sessantanni!

C'è qualcosa che vi fa litigare spesso?

La sua memoria. Ne ha una di ferro: dopo anni si ricorda di persone incontrate una sola volta, di date e di luoghi; io invece sono meno mnemonico. Essendo così sicura della sua memoria quando le capita di sbagliare va fino in fondo: e qui si litiga.

Un complimento che vi fate spesso?

Sono abbastanza parco in questo: quando però sono contento, a Loretta basta guardarmi negli occhi per capirlo: per lei darei tutto in qualsiasi momento. Lei mi dice spesso che sono bello e mi chiama bello mio! Insomma, stiamo veramente e sinceramente bene insieme. Giovanni Zambito.

Fattitaliani

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