di Laura Gorini - Senza gavetta, senza porte chiuse in faccia e senza esperienza - a mio avviso - non si raggiungeranno mai gli obbiettivi prefissati
Ha festeggiato 41 anni di attività la Carpenteria Augusto Giacomazzo. Il suo fondatore, il simpatico e coraggioso Augusto, ci ha raccontato le origini della sua attività e di come- a suo avviso- sia cambiata nel corso del tempo l' imprenditoria.
Signor Augusto, lei ha fondato molti
anni fa la sua impresa. Ma che ricordi ha di quel periodo?
Ho ricordi nitidi
come se fosse ieri; all’età di 17 anni
pensavo ed ero convinto di lavorare come falegname o in qualche attività legata a questo settore, ma poi la vita, le
necessità e le opportunità mi hanno portato
invece nel mondo della metalmeccanica.
A circa 30 anni decido di aprire una mia attività, ricordo i grandi sacrifici per riuscire a rientrare con le spese ogni mese, pagai con la liquidazione l’attrezzatura che acquistai, fondamentale per poter lavorare. Al mio fianco anche mia moglie Giannalisa; con gli anni incrementai sempre più la mia attività, la voglia di realizzarmi e con l’amore di mia moglie, il suo supporto e il veder sorridere i miei figli furono per me linfa vitale e mi diedero la spinta per dare sempre di più.
Chi o che cosa l'ha spinta a diventare
un imprenditore?
L’azienda per cui lavoravo vedendo le mie grandi capacità mi propose di “mettermi improprio e di iniziare a lavorare per conto terzi. E così fu.”
Ma come è cambiato il ruolo di un imprenditore nel corso del tempo nel
nostro Paese?
Alla base rimane sempre la passione e la voglia di dare sempre di più, ma nel corso del tempo sono aumentate con la crescita dell’azienda -giustamente- anche le responsabilità e, negli ultimi anni, la burocrazia ferrea a cui non ero abituato.
Augusto Giacomazzo con il figlio Erich e il nipote Nicolò
E soprattutto che cosa significa
esserlo oggi in questo momento così critico che stiamo vivendo?
Oggi ancor è ancor più difficile; sono sempre la passione, l’amore per le tradizioni e per ciò che si è costruito che la fa da padrone più che mai. Fortunatamente fin da giovane mio figlio Erich è stato al mio fianco in azienda e negli anni crescendo ha preso sempre più le redini di tutta la nostra realtà. Ad oggi ha in mano la gestione totale della “Carpenteria Augusto Giacomazzo”. Con mia grande soddisfazione da un paio d’anni è entrato in azienda anche mio nipote Nicolò. Sono orgoglioso che la “Giacomazzo Carpenteria” ha 3 generazioni al suo interno; la nostra realtà vanta 41 anni di attività.
Quanto conta -a suo avviso- la gavetta
per riuscire a farcela nel vasto mondo dell'imprenditoria e del lavoro in linea
più generale?
Rispondo a questa domanda con una sola frase: senza gavetta, senza porte chiuse in faccia e senza esperienza -a mio avviso- non si raggiungeranno mai gli obbiettivi prefissati.
Quali sono i valori e i concetti che ha
cercato di insegnare a suo figlio e a suo nipote che oggi si occupano della sua
impresa?
Fondamentale il rispetto per se stessi e per il prossimo, la correttezza, la passione e l’amore per il proprio lavoro.
Eppure, essendo un uomo molto impegnato dal punto di vista lavorativo, ha ricoperto fino a poco tempo fa anche il ruolo di presidente della Pro loco del Comune di San Giustina in Colle. Che cosa ha amato in particolare di questa esperienza?
Vedo che è informata su di me! (sorride) Beh, molte sono
le cose che ho fatto per il mio Comune con l’unico desiderio
di creare occasioni che portassero i cittadini a trascorrere del tempo assieme.
Negli anni 66/67 ho fondato la prima squadra di calcio “Justinense calcio” non c’era nulla al di
fuori del lavoro, della casa e della parrocchia: ho pensato che una squadra dei
calcio potesse essere qualcosa che portasse svago e divertimento a tanti
ragazzi.
Negli anni 80
assieme ad un gruppo di amici abbiamo organizzato la prima sagra paesana e
fondai la Pro Loco (40 anni come Presidente) di Santa Giustina in Colle PD; fu
un successo fin da subito! E poi, pochi anni dopo, come Pro Loco demmo vita
alla Festa dei Fiori con quest’anno Covid 19
permettendo sarebbe la 38esima edizione. Negli anni, sempre come Pro Loco,
venne organizzato lo storico oramai Carnevale di Santa Giustina in Colle che
negli ultimi anni si svolgeva con sfilata di carri a partire dalle 21.30,
davvero molto suggestiva e apprezzata la versione serale illuminata dalle
stelle. Inoltre mio figlio Erich sempre a mio fianco diede vita all’October Fest, evento che negli anni ha riscosso
un grande successo tra i giovani e i meno giovani. Che altro dire? Questi
eventi sono ad oggi sono una ricorrenza e data fissa ogni anno.
Uno degli ultimi
eventi organizzati è stata con la partecipazione di molte
altre associazioni “la Cena del Bosco” il cui ricavato
fu donato ai paesi colpiti dall’alluvione nel
novembre 2018 nella zona del Bellunese.
Stare tra la gente condividere con loro mi rende felice e nel dna mio figlio Erich scorre la stessa passione. Non per nulla non perde occasione per organizzare e promuovere eventi ludici e culturali.
E ora che cosa si sente di augurare a sé stesso, ai suoi cari e ai giovani
imprenditori di oggi per i prossimi mesi?
Con il periodo che stiamo vivendo tutti noi, in primis la salute, la serenità, vedere crescere sempre più la mia azienda, quindi vedere negli occhi di mio figlio, di mio nipote e di tutta la mia famiglia gioia e soddisfazione.
Questa intervista è stata realizzata in stretta collaborazione con Barbara Zorzi Communication & Marketing (www.barbarazorzi-communication.it <http://www.barbarazorzi-communication.it> ) che cura per la Giacomazzo Carpenteria (www.giacomazzo.it <http://www.giacomazzo.it> ) da gennaio di quest’anno tutta la parte della comunicazione online e offline e social media marketing. Ufficio stampa Dottoressa Laura Gorini
Crediti Fotografici: Giancarlo Tomasello - Barbara Zorzi Communication & Marketing
Ufficio Stampa: Laura Dott.ssa Gorini
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