Tra gli animali domestici, lui è tra i più amati, basti pensare ai 7 milioni di italiani che l’hanno accolto nelle loro case ed il 17 febbraio, come d’abitudine gli si dedica un’intera giornata di celebrazioni. È il gatto, l’animale da compagnia per il quale spesso, però, si rincorrono falsi miti, mezze verità, credenze che affondano le radici in leggende metropolitane intorno alla sua cura, che non sempre corrispondono al vero. A svelare il mistero sono gli esperti di Ca’ Zampa, il primo Gruppo italiano di Centri per il benessere degli animali domestici presenti a Milano, Roma, Brugherio, Cremona, Udine e Mestre.
“Si
conosce sempre di più del mondo felino -
afferma Massimo Beccati, veterinario di Ca’ Zampa - tuttavia a
dispetto di quanto comunemente si pensa, il gatto è un animale che va seguito
con molta attenzione in modo da garantirgli un completo benessere. Basti
pensare che 1 gatto su 5 soffre di patologie legate al tratto urinario e per
prevenire è sufficiente attuare piccoli accorgimenti, come l’adozione di una
corretta dieta e l’analisi delle urine almeno 1 o 2 volte all’anno. E prima
ancora di accoglierlo in casa, è opportuno mettere l’abitazione a sua misura in
modo da garantirgli un ambiente dove possa sviluppare i suoi sensi in maniera
completa”.
Alimentazione,
regole di igiene, casa a misura di gatto e salute. Ecco i 7 miti da sfatare per
non avere più segreti con lui e pensare al suo completo benessere.
1.
Può cibarsi di soli vegetali
Il gatto è un animale carnivoro. Stop alle tendenze alimentari di cui si sente parlare. “Alimentarlo
seguendo esclusivamente una dieta a base di carne cruda, sebbene possa
essere interessante dal punto di vista del profilo nutrizionale – spiega la
nutrizionista di Ca’ Zampa Diletta Neviani - comporta sempre un alto
rischio sanitario sia per l’animale che la assume sia per chi convive con lui.
Questo perchè tramite le feci, il gatto potrebbe diffondere nell'ambiente
domestico malattie pericolose anche per l’uomo (come la salmonella e l’escherichia
coli). Anche optare per una dieta vegana non è una buona scelta: il gatto
è un carnivoro stretto ed ha bisogno di alcuni nutrienti che non sono presenti
nel mondo vegetale, per potersi alimentare in modo completo e bilanciato”.
2.
Non sente il sapore dolce
La
percezione dei sapori nel gatto è influenzata dalle sue esigenze nutrizionali. “Essendo
un carnivoro stretto – afferma Neviani - predilige su tutti il gusto salato.
È in grado di percepire anche l’amaro e l’acido, gusti che gli
permettono di comprendere lo stato di conservazione e la qualità del cibo, ecco
perchè sono animali così selettivi. In teoria le papille gustative per il gusto
dolce sono scarsamente presenti, anche se è curiosa la recente tendenza
rilevata in alcuni soggetti a prediligere cibi zuccherini”.
3.
Non ama l’acqua
È un credo
diffuso che i gatti abbiano paura dell’acqua: in realtà, come tutti i felini,
sanno muoversi bene nell’ambiente acquatico.
Ci
sono alcuni motivi per cui il gatto non ama l’acqua, per esempio il pelo
bagnato li rende più pesanti e goffi, il loro olfatto molto sviluppato non ama
le profumazioni, l’acqua fredda abbassa la temperatura corporea. Non è detto
però che l’esperienza del bagno non possa essere piacevole o accettabile
per il gatto, si possono abituare fin da cuccioli, e ci sono addirittura
gatti che amano nuotare, come il Turco Van dal pelo idrorepellente. Inoltre, i gatti a pelo lungo ( come il Persiano
Siberiano Mainecoon ) necessitano di continui spazzolamenti e cure
dermocosmetiche.
4.
È un animale pigro
Secondo
i comportamentalisti felini, il gatto non soffre di solitudine ma può
soffrire di noia: il suo corpo atletico a un apparto sensoriale sensibile,
richiedono che abbia sempre qualcosa da fare per il suo benessere psicofisico. Se
per il cane servono almeno 4 passeggiate al giorno, per il gatto sono
sufficienti 5 minuti di attività e stimolazione 5 volte al giorno,
preferibilmente di mattina e di sera. È quindi opportuno curare l’ambiente in
cui vive in casa in modo da essere a sua misura. Ad esempio:
·
ama guardare fuori dalla finestra: per farlo felice basta creare un punto di osservazione
utilizzando uno scaffale, una libreria o anche una sedia;
·
ama infilarsi in "tane" in cui rifugiarsi. Basta un semplice cartone con un foro di
entrata;
·
gli piace scrutare la casa
dall’alto. I gatti hanno infatti una visione a 200 gradi, a differenza
dell'uomo che si ferma a 180. Sì a mensole che girano per tutta la stanza e a
scale su cui arrampicarsi;
·
mettere in sicurezza lo spazio: allontanare dalla sua portata piante che possono essere
tossiche, oggetti che possono essere facilmente ingoiati e proteggere i cavi
elettrici.
5.
Non ha bisogno di cure veterinarie
Solo 1
proprietario su 4 fa visitare regolarmente il proprio gatto. È importante
recarsi dal veterinario almeno 3 volte all’anno. Ma soprattutto, è bene
abituarsi a costanti controlli: un controllo delle urine almeno 1 o 2 volte
all'anno, sia nei gatti maschi sia femmine. La sabbia preposta al
raccoglimento delle urine è un sistema di controllo domestico che evita lo
stress dell'analisi delle urine ambulatoriale che prevede quasi sempre la
sedazione. Questo è un plus importante. Ma non solo. E’ importante anche un controllo
odontoiatrico: il 70% dei gatti soffrono di problemi alla bocca, la maggior
parte dei quali sono causati da una scarsa igiene orale e dall’accumulo di
placca e tartaro che sono al primo posto nella classifica dei problemi di
salute a cui vanno incontro gli amici a quattro zampe. Reni, fegato e cuore
sono gli organi più colpiti da infezioni secondarie derivanti dalla scarsa
igiene orale. Parola d’ordine: prevenzione.
6.
Ha 7 vite
I
gatti, nonostante la loro piccola stazza, sanno cavarsela egregiamente in molte
situazioni, questo è motivo per il quale si ritiene che abbiano sette vite, o
forse sarebbe meglio dire sette possibilità di cavarsela in più rispetto ad
altri animali, o umani. Hanno un sesto senso molto sviluppato, oltre
agli altri. Possono muoversi agevolmente nella penombra, sono ottimi
cacciatori, sanno atterrare “in piedi” pure cadendo da altezze elevante, fanno
salti acrobatici, sanno ritrovare la via di casa, sono molto agili e ultimo ma
non meno importante sono animali molto puliti, una prevenzione non
trascurabile.
7.
Il carattere dipende dal colore del
mantello
È un collegamento che non ha nessuna base scientifica ma alcuni ricercatori sostengono che ci sia un legame tra il livello di melanina (che dà il colore) e quello di dopamina (che regola, tra le altre cose, la sensazione di piacere). Ogni gatto ha una personalità a sé ma i proprietari in generale riportano che i gatti chiari, i rossi e i maschi sono più tranquilli e socievoli, i tricolore (tortie) i più lunatici, i gatti scuri i più misteriosi e intraprendenti.
Per
maggiori informazioni: www.cazampa.it