SCUOLA STATALE DI BARCELLONA, ALLARME DEI GENITORI E DEI DOCENTI SUL FUTURO

Fattitaliani

La Delegazione RSU della Uil scuola Rua di Barcellona rileva, con forte preoccupazione, la mancata risoluzione della questione delle sedi scolastiche, questione aperta ormai da tre anni: non essendoci a Barcellona, a differenza di Madrid, un edificio di proprietà dello Stato italiano adibito all’importantissima funzione che il sistema educativo nazionale svolge nella diffusione della cultura e della lingua italiana, tutta la comunità scolastica vive un momento di assoluta inquietudine e precarietà. 

Alla luce del fatto che l’edificio di Ptge. Mendez Vigo, che ospita il Liceo scientifico, ha un contratto in scadenza il 31 luglio 2021, e che alla data odierna non risultano trattative già concluse per locali alternativi ad esso, esprimiamo una profonda preoccupazione, condivisa dalle famiglie, chiamate in questo delicato momento a rinnovare le iscrizioni dei loro figli che aspirano ad una continuità didattica nell’istituzione scolastica italiana.

Ricordiamo che i primi due anni del Liceo corrispondono, nel sistema spagnolo, agli ultimi 2 anni della ESO: pertanto, il non sapere quale sia esattamente la dislocazione della sede scolastica incide anche sulla scuola secondaria di I grado, dove il secondo e il terzo anno corrispondono ai primi due anni della ESO. 

Ciò significa dissuadere le famiglie ad intraprendere un nuovo ciclo formativo nella scuola italiana e a perdere definitivamente l’opportunità di una formazione approfondita e polivalente che ancora riusciamo ad assicurare. 

Rivolgiamo il nostro appello alle autorità consolari italiane di Barcellona e al Ministro degli Affari Esteri Di Maio affinché siano date, al più presto, risposte esaurienti alle forti preoccupazioni delle famiglie e di tutta la comunità scolastica tali da garantire un futuro certo alla nostra scuola statale di Barcellona. 

Crediamo fortemente che le risposte in tal senso possano essere davvero risolutive trovando una sede di concerto con le autorità locali o con l’acquisizione di una struttura nel patrimonio demaniale di modo da risolvere in via definitiva gli annosi problemi strutturali dell’intero IISC di Barcellona ed aprire ad una serena prospettiva di crescita e stabilità della nostra scuola che, ricordiamo, è uno storico presidio della nostra lingua e cultura in una città nella quale la comunità italiana è numerosissima e storicamente radicata.

 


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