Percorsi di Storia della moda: Pensare in grande. Si scrive Sicilia si legge Parigi

Grande attesa per il seminario di studi sul “rakam siciliano” promosso dallo storico e critico d’arte Pasquale Lettieri, docente all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e organizzato dalla fashion designer Mariella Gennarino.

Il seminario sarà rivolto agli studenti delle accademie di belle arti e dei licei artistici, ma anche agli addetti ai lavori e agli appassionati, che faranno richiesta per partecipare nell’aula virtuale che accoglierà il prezioso dibattito.

Al centro del workshop di eccellenza, che si terrà giovedì 7 gennaio a partire dalle ore 14.00, lo storico merletto siciliano detto “sfilato”, dalle sue origini alle ultime contaminazioni della postmodernità avanzata, fatte di sperimentalismi ed eresie.

Un evento ricco di preziosi interventi istituzionali e professionali per un incontro di saperi e tecniche raffinate a futura memoria.

Parteciperanno Alberto Samonà, Assessore ai Beni Culturali e all’Identità della Regione Sicilia, Alessandro Aricò, Presidente del Gruppo Parlamentare Diventerà Bellissima, Antonella Cavezzano, Assessore alla Cultura del comune di Santa Flavia, Stefano Zangara, Direttore del Parco Archeologico di Solunto, Himera e Jato, Aldo Premoli, docente Accademia di Belle Arti di Brera, Deborah Correnti, docente di design del tessuto e dell’accessorio ABARC, Abram Malik, poeta, docente Università L’Orientale di Napoli, Daniela Javarone, art manager. 

La moda gode di uno statuto speciale, che la associa ad una sorta di singolarità, nel sistema delle arti, intendendo, non già una situazione speciale riguardante il mercato degli abiti e degli accessori, ma un modo di funzionare del capitalismo maturo, che è costretto ad operare in spazi pieni, saturi, per cui può trovare entrate solo con il rendere necessarie tutte le sostituzioni che servono per assorbire le nuove produzioni. La questione del fascino, della bellezza, dell’eleganza, nella forma individuale dell’uomo e della donna, appartiene al senso profondo della nostra civiltà, greca e latina, con tutte le influenze che essa è stata in grado di accogliere, nella fasi storiche della sua trasformazione ed è consustanziale allo spirito della libertà, che nella modernità ha trovato l’ambiente ideale e sostanziale per diventare un distintivo non più riservato agli ottimati, ai classici, ma aperto a tutti, resa disponibile dalla possibilità di magnificare l’eccellenza della qualità e dell’unicità, che permangono, espandendosi baroccamente in tutte le direzioni, con le produzioni allargate, dette di massa, arricchite di un alto tasso di design, taglio, sperimentazione materiale. Filosofi, poeti, scrittori, esteti, atleti, attori, si sono fatti interpreti, di una elaborata cura della persona, di una attenzione per le forme, che portano dallo specchio di Narciso, dal delirio di Pigmalione, per lasciare traccia indelebili, nella memoria e nella storia delle geometrie armoniche basate sul concetto di ritmo, di simmetria, sintetizzate nell’armonia come specularità olimpiche di un concetto di furia, gestualità orgiastiche, convergenti verso l’erraticità e la ricerca, i cui approdi teorici, si svolgono, si confermano, nella contemplazione, come sospensione, nel nomadismo come attraversamento. L’evento, rivisitato e ampliato, appena ci saranno le condizioni socio-sanitarie sarà ripetuto in presenza, presso Palazzo Reale a Palermo, dove prenderà forma il progetto di una struttura stabile dedicata al ricamo siciliano. 


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