La storica controversia tra Giovanni Verga e Pietro Mascagni sarà al centro dell’evento “Verga, Mascagni = Capuleti e Montecchi? No!”, che andrà in scena domani sera, 29 dicembre, alle ore 18, in diretta streaming sui canali social (Yotube, Facebook, Instagram) dell’assessorato alla Cultura del Comune di Catania, nell’ambito della rassegna “Palcoscenico Catania. Il teatro e i grandi autori catanesi raccontano la Città”, realizzata dal Comune di Catania con il patrocinio della Regione Siciliana. La querelle tra i due grandi interpreti del verismo italiano, nel soggetto ideato da Guia Jelo e Gianfranco Pappalardo Fiumara con la regia di Riccardo Maria Tarci, sarà paragonata alla rivalità tra Capuleti e Montecchi, le due nobili famiglie di Verona protagoniste della celebre opera di Shakespeare. In scena, dalla Sala Bellini del palazzo di Città di Catania, l’attrice Guia Jelo, che reciterà alcuni passi della novella ‘La Lupa, il maestro Gianfranco Pappalardo Fiumara, al pianoforte, Davide Sciacca, alla chitarra, ed il tenore Roberto Cresca. Lo spettacolo, felice connubio tra racconto e teatro, vedrà la fase narrativa affidata al dott. Nicolò Fiorenza, esperto di beni culturali, che ha valorizzato l’opera attraverso la ricostruzione dell’epoca storica in cui i due protagonisti hanno vissuto e attraverso le peculiarità artistiche e monumentali della città etnea. Tra le celebri arie che saranno eseguite: ‘Intermezzo sinfonico’, ‘Addio alla madre’ e ‘Siciliana’.
“Palcoscenico Catania è un’iniziativa volta alla valorizzazione della monumentalità di Catania, dei luoghi caratteristici, dei personaggi più illustri, da Bellini a Verga, attraverso personalità ed interpreti catanesi – dichiara Gianfranco Pappalardo Fiumara – E’ un’iniziativa validissima voluta dal sindaco di Catania Salvo Pogliese e dall’assessore alla Cultura, Barbara Mirabella, sempre molto impegnati nella promozione culturale della città di Catania. Il nostro evento – conclude - è incentrato tutto su Verga e Mascagni, che sono due personalità caratteristiche della cultura letteraria e musicale di quel periodo, indipendentemente dalla diatriba che li vide contrapporsi”.