Alessandra Iannotta: "Una poesia vera che trova la sua forza nella universalità dei sentimenti". L'intervista

“Panni al vento” è il nuovo libro della scrittrice e poetessa romana Alessandra Iannotta. Una raccolta di centouno poesie scritte in questi ultimi cinque anni. L'autrice con un linguaggio immediato ma potente, esplora l'interiorità di una persona, di una donna viva che trova se stessa ogni giorno nel mondo e nei suoi dettagli più poetici.

Alessandra Iannotta si racconta ai lettori di Fattitaliani in questa intervista.

Partiamo dal titolo della tua intensa raccolta di poesie. Come mai chiamarla “Panni al vento”?

Ho pensato alle poesie come a tanti panni stesi al sole della vita.

Le poesie della silloge sono, infatti, proprio come i panni, tutte diverse in quanto affrontano i temi più disparati.

Ho associato la vita al vento pensando al primo e all'ultimo respiro come a due carezze di vento che non conosce tempo.

La scelta del titolo della raccolta ha avuto anche però una motivazione più profonda.

Le poesie, al pari dei panni al vento, resteranno appese al sole della vita se il lettore non deciderà, aprendosi all'ascolto, di staccare “le mollette”. Solo allora le poesie potranno essere indossate dal lettore che le farà sue per sempre.

Tre aggettivi per descrivere “Panni al vento”.

Una raccolta meravigliosa, luminosa, filosofica. 

Tu hai scritto: nel 2015 un libro di poesie in prosa “Sangria al Grippiale”, nel 2019 il tuo primo romanzo “Gli occhi di Asha” e nel 2020 “Panni al vento”. Ce ne vuoi parlare?

Sono profondamente legata a tutti i miei libri. Scrivo poesie da quando ero piccola.

Con “Sangria al grippiale” ho provato, per la prima volta, ad allargare “il mio scrivere poesia” ed è così arrivato un racconto poetico che ha come protagonista la vita di una donna di nome Gea, capace di parlare anche con le cose, prima bambina, poi adolescente, e infine adulta.

“Gli occhi di Asha” è il mio primo romanzo. Mi piace definirlo come un ossimoro letterario. Il romanzo, infatti, è intriso di favola, di poesia e quindi, fin dalle prime pagine, è capace di trasportare il lettore in un mondo fantastico. Il romanzo è tuttavia estremamente realistico perché fotografa vite in cui molti potranno rispecchiarsi. È infine un romanzo filosofico perché dà le chiavi per vivere con più leggerezza e gioia.

“Panni al vento” è una raccolta di 101 poesie, non ingabbiate nello sforzo di una ricerca stilistica e, come tali, capaci di parlare al cuore di tutti!

Come vedi il presente e il futuro della cultura in Italia?

Sento che oggi più di ieri c'è la spinta a voler ridare alla cultura la centralità che merita.

Confido nella capacità dei giovani di riuscire, con la loro bellezza e la loro forza, a creare un mondo dove la parola tornerà ad essere “Logos ”. 

Stai già scrivendo il tuo prossimo libro?

Ho ultimato il mio secondo romanzo che spero di riuscire a pubblicare il prossimo anno, sto lavorando al mio terzo romanzo.

Continuo a scrivere poesie che vorrei presto raccogliere in una nuova raccolta.

Mi piacerebbe pubblicare anche una favola per bambini che ho scritto durante il primo lockdown.

Fattitaliani

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