Segnalibro, Lorenzo Marone a Fattitaliani: la penna mi serve per scavare dentro di me. L'intervista

Dal 5 novembre in libreria il nuovo libro di Lorenzo Marone. S'intitola La donna degli alberi (pagg. 224, €16), un romanzo lirico e poetico sulla forza d’animo che, a volte senza saperlo, custodiamo dentro di noi. Un invito a coltivare la bellezza del minuscolo e dell’essenziale, a preoccuparsi anche per ciò che verrà e che è altro da noi. Fattitaliani lo ha intervistato per la rubrica Segnalibro.

Quali libri ci sono attualmente sul suo comodino?
'La mia famiglia e altri animali', di Gerald Durrell, Adelphi, e 'Lei ha mai visto Hitler?', di Kempowski, per Sellerio.
L'ultimo "grande" libro che ha letto?
Lettera a un bambino mai nato della Fallaci.
Chi o cosa influenza la sua decisione di leggere un libro?
Recensioni, copertina, consigli di amici.
Quale classico della letteratura ha letto di recente per la prima volta?
Lettera a un bambino mai nato 
Secondo lei, che tipo di scrittura oggi dimostra una particolare vitalità?
Fumetti e saggistica, in particolare i primi, intendendo le graphic model. La narrativa la vedo stanca.
Personalmente, quale genere di lettura Le procura piacere ultimamente?
Leggo più saggi ultimamente. Cito un libro che in realtà è a metà tra saggio e fiction: I pesci non esistono di Lulu Miller, Add editore.
L'ultimo libro che l'ha fatta sorridere/ridere?
Vita su un pianeta nervoso di Matt Haig, tratta tematiche importanti di questo tempo con leggerezza e ironia. E anche la biografia di Woody Allen, il libro non mi è piaciuto molto, ma le sue battute come sempre sono esilaranti.
L'ultimo libro che l'ha fatta commuovere/piangere?
Non ne trovo uno che mi fa commuovere da tanto, troppo.
L'ultimo libro che l'ha fatta arrabbiare?
Tutti quelli che abbandono. Perché ho perso tempo e denaro.
Quale libro sorprenderebbe i suoi amici se lo trovassero nella sua biblioteca?
Mmh... forse un giallo, che leggo difficilmente. Ma nella libreria ho tutti quelli comprati negli anni, da Agata Christie alla Cornwell, Mary Higgins Clark, e poi ovviamente Stephen King. Prima leggevo tanti thriller, ho sempre letto tutti i generi.
Qual è il suo protagonista preferito in assoluto? e l'antagonista?
Ce ne sono troppi, dico 'lo svedese' di Pastorale Americana, e Barney Panofsky de La versione di Barney.  Antagonisti non saprei, un cattivo che mi è rimasto dentro è William Hamleigh de I pilastri della Terra di Follett. Cattivissimo, arrivi a odiarlo davvero.
Lei organizza una cena: quali scrittori, vivi o defunti, inviterebbe?
Invito due donne e due uomini, due americani e due italiane: Philip Roth, Charles Bukowski, Elsa Morante e Oriana Fallaci.
Ricorda l'ultimo libro che non è riuscito a finire?
Purtroppo quello di Barbero su Dante. Ammiro molto Barbero, avevo ascoltato una sua presentazione, bellissima, ma il libro mi ha annoiato, non so, troppi dati, poca narrazione.
Quale scrittore vorrebbe come autore della sua biografia?
Non so rispondere, non mi vedo a raccontare la mia vita a un altro che scrive. La penna mi serve proprio per scavare dentro di me, altrimenti meglio l'analista. 
Che cosa c'è di Lorenzo Marone ne "La donna degli alberi"?
Tutto quello che sono in questo momento della mia vita.
Ne "La donna degli alberi" c'è un passaggio, una parte che lo potrebbe riassumere nella sua essenza?
"...appoggiata a un tronco marcio sono rimasta a guardare il bocciolo a forma di campana che col suo bianco latte osava sfidare ciò che restava del ghiaccio. Il suo sollevarsi minuscolo al di sopra della terra bagnata mi appariva atto di ribellione e sopravvivenza, mi parlava di speranza e mi ha commosso, un piccolo fiore a dirmi che viviamo tutti senza futuro, e che il nostro primario compito è attendere il sole che verrà, per aprire ancora un giorno la corolla." Giovanni Zambito.

IL LIBRO. La donna è sola, inquieta, in fuga: non vuole più restare dove non c’è amore. Ha lasciato la città, nella quale tutto è frenetico e in vendita, ed è tornata nella vecchia baita dell’infanzia, sul Monte. Qui vive senza passato, aspetta che la neve seppellisca i ricordi e segue il ritmo della natura. C’è un inverno da attraversare, il freddo da combattere, la solitudine da farsi amica. Ci sono i rumori e le creature del bosco, una volpe curiosa e un gufo reale che bubola sotto il tetto. E c’è l’uomo dal giaccone rosso, che arriva e che va, come il vento. A valle lo chiamano lo Straniero: vuole risistemare il rifugio e piantare abeti sul versante nord della montagna, per aiutarla a resistere e a tornare fertile. Una notte terribile riporta la paura, ma la donna si accorge che ci sono persone che vegliano su di lei: la Guaritrice, muta dalla nascita, che comprende il linguaggio delle piante e fa nascere i bambini; la Rossa, che gestisce la locanda del paese; la Benefattrice, che la nutre di cibo e premure. Donne che sanno dare riparo alle anime rotte, e che come lei cercano di vivere pienamente nel loro angolo di mondo. Mentre la montagna si prepara al disgelo e a rifiorire, anche la donna si rimette in cammino. Arriverà un altro inverno, ma ora il Monte la chiama. Un romanzo lirico e poetico sulla forza d’animo che, a volte senza saperlo, custodiamo dentro di noi. Un invito a coltivare la bellezza del minuscolo e dell’essenziale, a preoccuparsi anche per ciò che verrà e che è altro da noi. Una piccola intima rivoluzione, quella di una donna che con un gesto antico sovverte il suo – e il nostro – stare al mondo.

Foto di Riccardo Piccirillo
L’AUTORE Lorenzo Marone (Napoli, 1974) ha pubblicato La tentazione di essere felici (Longanesi, 2015; premio Stresa 2015, premio Scrivere per amore 2015, premio Caffè Corretto – Città di Cave 2016), che ha ispirato un film, La tenerezza, con regia di Gianni Amelio; La tristezza ha il sonno leggero (Longanesi, 2016; premio Como 2016), da cui è stato tratto un film omonimo con regia di Marco Mario De Notaris; Magari domani resto (Feltrinelli, 2017; premio Selezione Bancarella 2017); Un ragazzo normale (Feltrinelli, 2018; premio Giancarlo Siani 2018); Tutto sarà perfetto (Feltrinelli, 2019) e i saggi Cara Napoli (Feltrinelli, 2018) e Inventario di un cuore in allarme (Einaudi, 2020). Ha una rubrica domenicale, “i Granelli”, su “la Repubblica” di Napoli e collabora con “tuttolibri”.


Fattitaliani

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