Tre ragazze scapestrate, con delle situazioni alle spalle difficili e complicate dal punto di vista familiare, lavorativo, sociale: problematiche eppure esilaranti e autentiche. Sono Caro, Fabi e Ana, le tre protagoniste della serie "Mi senti?" disponibile su Netflix.
Gli episodi, ciascuno di circa 25 minuti, sono scritti con sapienza, competenza, completa adesione al reale, senza stereotipi, ammiccamenti allo spettatore.
Le giovani donne vestono quasi sempre allo stesso modo: da un lato per riflettere la loro non florida condizione economica e dall'altro per rappresentarle come una sorta di fumetto i cui personaggi siano sempre riconoscibili nella loro essenza.
Le attrici Mélissa Bédard, Ève Landry e Florence Longpré sono formidabili così come i caratteri e gli interpreti secondari: dalla psicologa alla madre di Ada, alla trans Bretzel, ai rispettivi fidanzati (o simili).
Certe scene sono al contempo divertenti e drammatiche se non tragiche: rivelano la precarietà in cui vivono tutte e tre e l'amicizia fortissima che le lega, a prescindere dalle difficoltà e le momentanee incomprensioni.
Certe scene sono al contempo divertenti e drammatiche se non tragiche: rivelano la precarietà in cui vivono tutte e tre e l'amicizia fortissima che le lega, a prescindere dalle difficoltà e le momentanee incomprensioni.
Una serie da gustare e da apprezzare.
Interessantissima anche dal punto di vista linguistico: il francese canadese qui è tutt'altro e si rivela essere un ottimo esercizio di comprensione lessicale e fonetica con le dovute differenze rispetto al francese europeo.
Interessantissima anche dal punto di vista linguistico: il francese canadese qui è tutt'altro e si rivela essere un ottimo esercizio di comprensione lessicale e fonetica con le dovute differenze rispetto al francese europeo.