Essere pro o contro il MES non è come tifare per una squadra di calcio, ma piuttosto ragionare prendendo atto della gravità della realtà italiana. E’ è un peccato che troppi si siano esposti dichiarando “Mai il MES !” e non abbiano ora il coraggio di eventualmente tornare indietro.
I fondi del MES sono (sarebbero) purtroppo essenziali per l’Italia, ma quelle che continuano a non essere chiare sono piuttosto le condizioni per accedervi ed è su queste che si dovrebbe finalmente e seriamente discutere.
Il problema è che l’Italia è appesa al filo della BCE che in queste settimane sta acquistando “quintalate” di titoli di stato italiani e - senza questi acquisti della Banca Centrale Europea - saremmo al crollo generale. In questo senso il MES può essere un aiuto alternativo e prezioso.
Certo che se poi i soldi fossero gettati via in ospedali fantasma o sprechi nella sanità come in mille casi è avvenuto nel passato allora sarebbe un suicidio.
Il dramma vero è però anche l’incoscienza di Conte, un premier che continua a rimandare, tergiversare, mediare, posporre viste le liti nel suo governo: se la casa brucia ogni ritardo nell ’intervenire è un delitto e invece - pur di rimanere in piedi - Conte gigioneggia, mentre la situazione precipita. MA VOGLIAMO RENDERCENE CONTO, FINALMENTE?
Marco Zacchera