FattoSano presenta a Fattitaliani "Il ballo del Grizzly" un ep colorato. L'intervista

Fattitaliani
Qualche giorno fa è uscito "Il ballo del Grizzly" (Etichetta e Distribuzione Sette AFK Label), il primo ep di FattoSano, anticipato dal singolo "Buffet", il cui video, girato nella campagna di Torino per la regia di Federico Pari e Adriano Vecchio, è stato realizzato in un capannone vicino a casa dell'artista, arredato per l'occasione. L'intervista di Fattitaliani.

M'intriga molto il tuo nome d'arte: da dove viene questa scelta? Sembra un ossimoro...
Il merito dell’idea di utilizzare il nome “FattoSano” va dato al mio primo “compare di musica” Fabio aka Bobo. All’inizio, essendo un duo, gli venne in mente il nome “FattiSani”. Il motivo? Eravamo 16enni a volte “fatti” e a volte “sani” (chi vuol intendere, intenda). Sì, un ossimoro simpatico. Poco dopo allo “scioglimento” del duo, tenni il nome al singolare: FattoSano. Grazie Bobo! 
Quanto dice e racconta di te l'EP "Il ballo del Grizzly"?
Domanda che mi fa pensare. Non è un EP con testi troppo descrittivi sulla mia persona. Scrivendo, non ho pensato molto a come raccontarmi, ho messo le strumentali in cuffia e ho dato libero sfogo. Per questo lo chiamo un “EP colorato”. Sicuramente un EP che dice e racconta di me quanto basta, per chi sa leggere tra le righe.
Che cosa ti piacerebbe che venisse capito del disco in modo particolare?
Non c’è molto da capire. Scrivere una canzone è un po’ come esporre una propria idea, un punto di vista, scherzare e giocare con le parole, con la musica. Mi piacerebbe che l’ascoltatore “ascoltasse”; di conseguenza che si divertisse, che rimuginasse sugli argomenti, insomma ballarsela insieme al grizzly.
Hai dei riferimenti cui t'ispiri?
Sono nato l’11 ottobre 1992. Il primo vero album musicale che ascoltai dall’inizio alla fine fu “Domani Smetto” degli Articolo 31 uscito nel 2002. Colpa di mio fratello Piergiacomo che era già fan sfegatato, un giorno inserì il cd in auto e da lì fu subito amore. Altri artisti del genere che seguirono: Eminem, Fabri Fibra, Caparezza, Marracash, il Rap n’ roll di J-Ax, questi cinque principalmente pompati in cuffia in adolescenza (tuttora in corso nell’anno 2020). Ovviamente se parliamo di “rima” sono obbligato a nominare Fabrizio De Andrè, Guccini, anche loro Maestri Jedi. Mi è sempre stato simpatico Lucio Dalla, mette a proprio agio. Questi ultimi me li ascoltavo tra i cd di mio padre.
Insisti molto sull'importanza dell'ironia... In che modo aiuta nei rapporti interpersonali secondo la tua esperienza?
Non me la ricordo mai la definizione di “ironia”, però è bellissimo utilizzare e fare dell’ironia. Puoi dire quello che pensi senza essere sgarbato, molto spesso è un modo per far sviluppare il cervello altrui. Fa ridere, ti fa stare bene, è uno yoga mentale. Semplicemente fantastica.
Com'è cambiato nel tempo il tuo rapporto con la musica sia in termini di ascoltatore che di rapper?
Il rapporto credo non sia cambiato più di tanto sia come ascoltatore, sia da rapper. Faccio ancora fatica a ricordarmi i titoli delle canzoni (ride). Ascoltando rap, ho sempre dato importanza al testo, se una canzone non mi dice e non mi attira più di tanto di penna, skippo facilmente. Con l’aiuto di Adriano Sette Vecchio, Maestro Jedi Producer, oggi reco più attenzione alla composizione musicale di un brano. Più ci si addentra nella musica, più si scopre un mondo fantastico. Un’avventura. Magari il mio rapporto con quest’ultima non è cambiato più di tanto, ma sicuramente muterà. Bella storia. Giovanni Zambito.

L'Ep "Il ballo del Grizzly"
Cercare di dare una risposta sul perché della scelta del titolo bizzarro di questo Ep , "Il ballo del Grizzly", non avrebbe senso, anche perché il criterio dei titoli stessi di ogni singolo brano contenuti in questo lavoro, sfugge l'umana comprensione. Un EP colorato.
Chiamatela ispirazione divina, e come in tutte le parabole, c'è un fondo di verità. 
- MA CHE SBATTA: perché lo slang dei più giovani spesso dice molto più di tante parole forbite. Una generazione che non vuole il peso delle responsabilità. “Che sbatta!” Vogliamo libertà. 
- PROSECCO: il vino più amato dello Stivale diventa un paradossale gioco di parole in cui il Prosecco stesso diventa una personificazione, e come se la cantano le bollicine!
- ITALIANO LOCO YANKEE: il brano parla della difficoltà di ogni italiano condannato a non potersi più identificare in alcun tessuto sociale, un italiano perso, senza passioni, senza più riferimenti culturali. 
- SUNNY DAY: strofe in italiano, ritornello in inglese: perché a volte la nostra madrelingua non ci basta. Le difficoltà di ogni giorno, questo mondo veloce che ci rende stanchi, ci fa perdere molto spesso il senso della vita. Da quanto tempo non vi fermate ad osservare il tramonto? 
Cenni Biografici
Nato l’11 ottobre del ’92 nella provincia di Torino (Chieri), Riccardo Marchiori (FattoSano) figlio di Tiziano e Antonietta, vissuto per il suo primo quarto di secolo a Cambiano, è un ragazzino che non viene notato tra gli amici per capacità agonistiche al campetto del paesino, ma piuttosto per la sua stazza ed altezza. Silenzioso ma con battuta pronta, piuttosto bravo a disegnare, il ragazzo si fa notare anche quando è taciturno. Mentre la maggior parte degli amici ascoltava tecno, lui amoreggiava con il rap, colpa degli Articolo 31 e del fratello Piergiacomo complice che glieli ha fatti conoscere. 
Il percorso di approccio alla musica inizia a 15 anni, la sua prima “canzone” con l'amico Fabio (pazzo per Fabri Fibra).
A diciannove anni decide di frequentare vari corsi di musica tra cui un corso di scrittura nella scuola di musica di Chieri (TO), Infinite Art. Il corso di scrittura tenuto da un cantautore e autore italiano di nome Alessandro Gallo della durata di due anni che lo fece appassionare ancor di più nella scrittura dei testi.
Dopo questi anni passati nella scuola il suo percorso continua da autodidatta.
A 21anni realizza la sua prima demo musicale dal titolo "Confusion" con l'amico Stefano aka RebuSkunk; una composizione di dodici tracce musicali con testi scritti da lui e le basi musicali create con aiuto di amici musicisti, pubblicate su SoundCloud. Negli anni successivi continua tra “lezioni di flow” con Jaku Feliz Reyes giovane rapper della provincia di Torino, collaborazioni con voci femminili, prime esibizioni in pubblico con la sola strumentale sul palco a fargli da braccio e primi video musicali con LN Studio dei Docks Dora. Anni di divertimento, di crescita e soprattutto di condivisione insieme a persone con la stessa passione per la musica. Proprio in questa fase di momenti musicali conosce la figura di Adriano Vecchio, compositore e arrangiatore, che diviene un riferimento negli anni a venire e lo accoglie nel suo studio a casse aperte.
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