Alex Polidori a Fattitaliani: noi giovani dobbiamo essere il motore del cambiamento. L'intervista canzonata

Fattitaliani
Disponibile in digitale su tutte le principali piattaforme "Mare di plastica", nuovo singolo di Alex Polidori cantautore, attore e noto doppiatore che segna il suo ritorno in musica, facendosi portavoce di un importantissimo messaggio volto alla sensibilizzazione della delicatissima questione dell’inquinamento ambientale con particolare riferimento alla tematica della plastica nei nostri mari.
 “Mare di Plastica - dichiara Alex - è un brano dalla forte valenza sociale al quale sono molto legato. Il progetto nasce in seguito all’interesse scaturito dopo aver visto un servizio in tv in cui si parlava dell’emergenza ambientale. Ho iniziato così a documentarmi, appassionandomi a questo tema, cercando di capire quale potesse essere la forma migliore per dare il mio contributo concreto a questa cara questione.  La musica ha un potere formidabile e riesce a veicolare i messaggi meglio di qualunque altro mezzo di comunicazione e forma d’arte. L’idea che con una canzone avrei potuto contribuire, anche in minima parte, a sensibilizzare le persone spingendole a cambiare le proprie abitudini e a rispettare il nostro pianeta, mi ha convinto a finire Mare di Plastica, condividendolo con tutto il mio pubblico”. Fattitaliani gli ha rivolto delle domande utilizzando i titoli dei suoi brani per L'intervista canzonata.
Quanta coscienza c'è secondo te sui problemi ambientali? più fra i giovani o gli adulti?

Ancora troppo poca. Per fortuna ultimamente se ne parla di più, ma prima che sentissimo parlare di Greta Thumberg sapevamo veramente poco al riguardo. Forse grazie anche a internet e ai social i giovani sono più informati e sono anche più vogliosi di assicurarsi un futuro migliore, un pianeta più sano. Molti adulti invece fanno fatica a capire e soprattutto a cambiare le proprie abitudini in favore della salvaguardia dell’ambiente. Noi giovani dobbiamo essere il motore del cambiamento e trascinare anche i più grandi.
Che cosa ti intristisce di più nel vedere questo immenso "Mare di plastica"?
La fauna Marina che è vittima dei nostri crimini verso il mare. Vedere alcune immagini di specie che devono combattere contro i nostri rifiuti, muoiono per colpa nostra, è davvero triste. Ma si possono cambiare le cose. Bisogna impegnarsi e provarci!
In che aspetto soprattutto il Covid-19 si è mostrato un "Virus bastardo"? com'è nata la canzone?
Si è mostrato bastardo nell’essere super contagioso, nel fatto che purtroppo la diffusione ha avuto gravi conseguenze sui più deboli. La canzone è nata da un esperimento social. Ho chiesto a chi mi segue su Instagram di aiutarmi a scrivere una canzone, suggerendomi attraverso dei sondaggi il mood della canzone e poi attraverso parole concetti e frasi che venivano loro in mente ho provato a scrivere un testo, componendolo quasi come un puzzle. Ovviamente ho messo molto del mio dopo aver scelto circa dovuto una trentina di parole, frasi, stati d’animo e concetti vari. Tutto convergeva verso la quarantena e quindi sono partito a scrivere su questo, ma in maniera molto spensierata e fresca.
Come sei nella vita privata? c'è qualcosa che ti fa diventare "Paranoico"? hai delle ossessioni?
In realtà sono molto tranquillo, ma ho delle situazioni che mi mandano in agitazione come tutti. La canzone “paranoico” l’ho scritta pensando non troppo a me quanto ad altre persone che fanno parte della mia vita che hanno sfumature di ipocondria soprattutto. Ma in realtà siamo tutti un po’ paranoico per qualcosa, e spesso la miglior cura può essere l’amore, una persona su cui contare che ti faccia dimenticare tutto, come dico nella mia canzone.
Hai abitudini negative che è difficile sradicare? e ogni volta ti portano a dire a te e agli altri "Non lo faccio apposta"?
Si sono tanto ritardatario. E mi contorno di persone super puntuali. Purtroppo è un mio difetto sui cui sto lavorando, ma spesso è più forte di me, non calcolo bene i tempi o non mi organizzo bene. Però riesco sempre a rimediare col sorriso e per fortuna non sempre di arrabbiano. Ho scritto una canzone anche su questo, non lo faccio apposta, appunto, perché è quasi una patologia, non lo faccio volontariamente. 😂
Adesso come vedi la situazione post emergenza? a tuo avviso, "Va tutto bene"?
Purtroppo non va tutto bene come nella mia canzone, ma bisogna pensare positivo e far ripartire tutto. La situazione non è ancora delle
Migliori, e non bisogna abbassare la guardia. Dobbiamo far diventare il distanziamento e l’uso della mascherina (se possibile lavabile e non monouso perchè si creano Degli sprechi assurdi in ottica ambientale) delle abitudini. Quello che dico ai ragazzi, visto che ho riscontrato questa situazione io stesso,  è che non bisogna vergognarsi di portare la mascherina anche se si sta con amici, soprattutto se si è in tanti, magari ad una festa, non bisogna aver paura di passare per paranoici, perché il problema esiste e non ci possiamo permettere  di chiuderci in casa di nuovo. Alla fine non costa niente portarla quando è necessario.
Il tuo essere eclettico e trasversale trova dei riferimenti fra gli artisti italiani?
Ho sempre ammirato molto Fiorello. Da piccolo Volevo diventare come lui perché sa fare tutto. Ovviamente parliamo di un personaggio inarrivabile. In Italia, il fatto di intraprendere e perseguire più strade artistiche non è sempre ben visto. Mi è capitato più volte di sentirmi dire che dovevo scegliere se percorrere una strada o un’altra. Io mi sento sia attore/doppiatore che cantautore, e continuerò su entrambe le strade parallelamente. Giovanni Zambito.

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